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scrittrice e fotografa a Milena Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Louise Hamilton Caico (Nizza, 1861 – Palermo, 7 marzo 1927) è stata una scrittrice e fotografa italiana.
Louise, di origini anglo-francesi, era figlia di Federico appartenente al nobile ramo irlandese del casato degli Hamilton, e di Pilatte figlia di mercanti marsigliesi. Nasce sesta di sei figli a Nizza ma a due anni la famiglia si trasferisce a Firenze. A Firenze conobbe giovanissima Eugenio il ricco figlio di imprenditori minerari del centro Sicilia trasferitosi a pensione a casa loro per motivi di studio.
Sposa a Bordighera, dove gli Hamilton si erano trasferiti dopo Firenze, Eugenio Caico di Montedoro, intorno al 1880.[1] Il matrimonio, però, fu osteggiato per molti anni dalla famiglia Caico, solo nel 1897, dopo la nascita del sesto figlio, si poterono trasferire nel paese natale dello stesso Eugenio dove vissero fino al 1913. Louise ed Eugenio ebbero quattro figli Lina, Giulia, Federico e Letizia, più altri due morti poco dopo la nascita.
Montedoro era uno sperduto e arretrato paese dell'entroterra siciliano, dove i Caico avevano importanti interessi minerari; li la coppia visse per circa sedici anni.
Successivamente nel 1913 Louise si trasferisce a Palermo, dove visse fino alla data della morte avvenuta nel 1927 le sue spoglie mortali sono nel cimitero di Sant'Orsola a Palermo.[2]
La sua esperienza di vita nel piccolo e sperduto paese dell'entroterra nisseno sarà oggetto di acute indagini e analisi socio-culturali che trovarono sbocco in una testo del 1910 dal titolo: Sicilian Ways and Days[3] in cui con rara e sagace ironia tipicamente anglosassone analizza gli "strani" usi e costumi dei siciliani. Fu anche una brava fotografa che colse aspetti, luoghi e situazioni proprie dell'ambiente di Montedoro e della provincia nissena in genere, che immortalò con rara intelligenza visiva e capacità di analisi antropologica.
Le figlie Lina e Letizia Caico saranno per molti anni redattrici della rivista letteraria manoscritta Lucciola;[4] rivista che nacque probabilmente per volere di Louise al fine di impegnare e stimolare culturalmente in un'attività la figlia Letizia sedicenne, come spesso fanno i genitori, molto frustrata dalla noiosa vita di Montedoro.[5]
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