Lingue occitano-romanze

ramo delle lingue romanze Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Lingue occitano-romanze

Il ramo dell'occitano-romanzo delle lingue romanze abbraccia i dialetti pertinenti alle lingue occitana e catalana[1] situate in Francia (Occitania, Catalogna settentrionale), Spagna (Catalogna, Comunità Valenzana, Isole Baleari, La Franja, El Carche), Andorra, Monaco, parti dell'Italia (Valli occitane, Alghero, Guardia Piemontese (CS)), e storicamente nella Contea di Tripoli e nei possessi della Corona d'Aragona. L'esistenza di questo gruppo di lingue è dibattuto su basi sia linguistiche che politiche.

Fatti in breve Occitano-romanzo, Parlato in ...
Occitano-romanzo
Parlato in Spagna
 Andorra
 Francia
 Italia
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Romanze
  Italo-occidentali
   Gallo-Iberico
    Gallo-romanzo
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     Dialetto provenzale e Dialetto nizzardo

     Dialetto vivaro-alpino

     Dialetto della Lozère

     Dialetto alvernese

     Dialetto limosino

     Dialetto linguadociano

     Dialetto guascone

     Dialetto balearico

     Dialetto algherese

     Dialetto catalano settentrionale

     Dialetto catalano centrale

     Dialetto catalano nord-occidentale

     Dialetto valenciano

     Dialetto ribagorzano

Chiudi

Secondo alcuni linguisti sia l'occitano che il catalano sarebbero considerati gallo-romanzi. Altri linguisti concordano per quanto concerne l'occitano ma considerano il catalano parte delle lingue ibero-romanze.

La questione dibattuta è sia politica che linguistica, dato che la divisione effettuata sulle lingue gallo-romanzo e ibero-romanze trae origine dalle attuali stati di Francia e Spagna, e perciò si basa su criteri più territoriali che storici e linguistici. Uno dei principali proponenti dell'unità delle lingue della penisola Iberica è stato il filologo ispanico Ramón Menéndez Pidal, mentre da lungo tempo altri come Wilhelm Meyer-Lübke (Das Katalanische, Heidelberg, 1925) hanno sostenuto la parentela tra occitano e catalano.

Durante il Medioevo, in cinque secoli (dall'VIII al XIII) di convergenza politica e sociale di questi territori, non c'è stata nessuna chiara distinzione o separazione tra l'occitano e il catalano. Per esempio, il trovatore provenzale, Albertet de Sisteron, deve specificare dicendo: "Monaci, ditemi secondo la vostre conoscenze chi sono migliori: i francesi o i catalani? E qui io includerò Guascogna, Provenza, Limosino, Alvernia e Viennois e di là la terra dei due re".[2] A Marsiglia, una canzone tipica provenzale viene chiamata 'canzone catalana'[3].

Variazione interna

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Classificazione supradialettale dell'occitano-romanzo secondo D. Sumien

Anche se la maggior parte dei linguisti separano il catalano dall'occitano, entrambe le lingue sono state trattate in modo unitario negli studi condotti dai linguisti occitani, tentando di classificare i dialetti dell'occitano in gruppi supradialettali. Questo è il caso di Pierre Bec[4] o, più recentemente, di Domergue Sumien[5]. Entrambi uniscono dentro un gruppo aquitano-pirenaico o preiberico il catalano, il guascone e una parte del linguadociano, lasciando il resto dell'occitano in uno (Sumien: alverno-mediterraneo) o due (Bec: alverno-mediterraneo, occitano centrale) gruppi.

Note

Voci correlate

Altri progetti

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