Laion
comune dell'Alto Adige/Südtirol, Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Laion (Lajen in tedesco, Laion/Laiun in ladino) è un comune italiano di 2 737 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.
Laion comune | |
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(IT) Laion (DE) Lajen | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefan Leiter (SVP) dal 22-9-2020 (3º mandato) |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°36′33.22″N 11°33′51.35″E |
Altitudine | 1 093 m s.l.m. |
Superficie | 37,53 km² |
Abitanti | 2 737[1] (31-8-2020) |
Densità | 72,93 ab./km² |
Frazioni | Albions, Ceves/Tschöfas, Fraina/Freins, Novale/Ried, San Pietro/St. Peter, Tanurza/Tanirz[2] |
Comuni confinanti | Barbiano, Castelrotto, Chiusa, Funes, Ortisei, Ponte Gardena, Villandro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39040 |
Prefisso | 0471 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021039 |
Cod. catastale | E420 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 4 186 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) laionesi (DE) Lajerier[5] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Laion nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
Si trova su un altopiano a circa 1100 m.
Il capoluogo, Laion, si trova a 1100 m di altitudine. Il punto più basso è Novale di Sotto (Unterried), a 470 m, il più alto Raschötz, a 2270 m.
Il toponimo è attestato tra il 985 e il 1005 come Legian[6], nel 1142 come Laian[7] e nel 1564 come Laien[8] e deriva possibilmente dal nome di persona latino Lagius o Legius, col suffisso -anum e col significato di "terreno di Lagio".[9] Il nome è anche incluso nel toponimo dell'insediamento antico Sublavione/Sublavio a Ponte Gardena.
Recenti sondaggi archeologici hanno permesso di individuare, nella zona Wasserbühel, tracce di epoca retica e romana.[10] Il villaggio vero e proprio risulta comunque essere nato attorno alla proprietà medioevale della chiesa vescovile di Frisinga che qui possedeva un vasto latifondo. Non è un caso la prima menzione del paese è dovuta a una transazione fra il vescovo Gottschalk di Frisinga e il capitolo del suo domo, avvenuta nel 985-1005.[11] Anche la chiesa vescovile di Ratisbona era proprietaria di beni a Laion nel 1005-1015.[12] I vasti possedimenti di chiese vescovili bavaresi a Laion nel primo medioevo sono da ricondursi sia all'antica appartenenza della Valle Isarco al ducato baiuvaro degli Agilolfingi sia all'importanza geostrategica che la zona rivestì grazie alla sua posizione lunga la tratta del Brennero.[13]
Nel XIX secolo, autorevoli esponenti della germanistica vollero vedere i natali del poeta Walther von der Vogelweide nel maso Vogelweider, posto nel Lajener Ried (Novale), e spinsero all'erezione di un monumento al poeta a Bolzano, ove questo fu inaugurato nel 1889.[14] Ad oggi non è però chiara la vera origine del poeta.
«Partito: nel primo d'argento, alla gabbia quadrata d'oro, entro cui è un uccello cantatore con la testa rivoltata; nel secondo di nero.»
Lo stemma del paese riprende le armi partite d'argento e di nero dei signori di Lajen und Teiss, che risalgono al 1147, e raffigura nella prima partizione un uccello rosso in una gabbia dorata. Tale simbolo è quello che si osserva nell'insegna araldica di Walther von der Vogelweide, il più famoso e celebrato poeta medievale tirolese.[15][16]
La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[17] |
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89,93% | madrelingua tedesca |
3,93% | madrelingua italiana |
6,14% | madrelingua ladina |
Al 31 dicembre 2004 Laion contava 866 abitanti, Novale 711, San Pietro 318, Albions 267, Ceves 123, Tanurza 70 e Fraina 46.
Abitanti censiti[18]
Il comune è servito dalla stazione di Ponte Gardena-Laion, sita sulla ferrovia del Brennero. Tra il 1916 e il 1960 anche la ferrovia della Val Gardena effettuava due fermate nel territorio di Laion, precisamente nelle frazioni di Novale e San Pietro.
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