Loading AI tools
accetta a doppia lama Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La lábrys (λάβρυς, lidio; in greco antico πέλεκυς pélekys; in latino bipennis; in italiano anche ascia bipenne o bipenne) era una scure a due lame, simbolo del potere minoico.
Labrys Bipennis | |
---|---|
Labrys ornamentale minoica | |
Tipo | Scure |
Origine | Creta |
Impiego | |
Utilizzatori | Minoici |
Produzione | |
Entrata in servizio | Età del Bronzo Medio |
Descrizione | |
Tipo di lama | di scure in bronzo, doppia, speculare rispetto all'impugnatura. |
Tipo di manico | in legno, se votive anche in metallo. |
voci di armi presenti su Wikipedia |
Il simbolismo della labrys si riscontra fin dalla media età del bronzo nell'arte e nella mitologia cretese, tracia, nuragica, greca e bizantina. La labrys compare anche nel simbolismo religioso e mitologico africano.
Al contrario di quello che si possa credere, le raffigurazioni nella moderna arte "vichinga" di asce bipenni sono puramente frutto di fantasia, i guerrieri norreni e gli abitanti della Scandinavia non usarono mai tali armi.
Visto il suo significato religioso si è teso a considerare le labrys trovate in contesti archeologici dell'età del bronzo (soprattutto nell'Egeo) come armi sacrificali o cerimoniali. Va però rimarcato come fossero affilatissime, tra le armi meglio affilate dell'età del bronzo, e molto pesanti, adatte al combattimento contro uomini dotati di armatura, quindi è oggi ipotizzabile siano state effettivamente impiegate in combattimento e non solo in cerimonie e parate, anche se l'estrema affilatura ed il peso sono compatibili con l'uso sacrificale ed in particolar modo con la necessità di decapitare sacrifici di grosse dimensioni (tori, equini) con un unico colpo.
La bipenne è ritenuta un simbolo sacro legato alle divinità femminili minoiche,[1] in particolare della Grande Madre.[2] Diverse labrys sono state rinvenute negli scavi del palazzo di Cnosso e la leggenda del Labirinto di Cnosso potrebbe condurre al relativo palazzo; è stato ipotizzato che il sostantivo labirinto derivi proprio da labrys, e che quindi il palazzo di Cnosso fosse definito il "palazzo delle labrys".[1] Questo strumento era anche legato a riti e sacrifici.[3]
Negli anni 1970 il labrys è stato ripreso dal movimento lesbico come simbolo dell'indipendenza ed autosufficienza della donna.[4]
In Italia è stato utilizzato come simbolo dall'organizzazione terroristica neofascista Ordine Nuovo.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.