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compositore e musicologo austriaco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Joseph Matthias Hauer (Wiener Neustadt, 19 marzo 1883 – Vienna, 22 settembre 1959) è stato un compositore e musicologo austriaco.
Era figlio di Matthias Hauer, che ha lavorato come guardia penitenziaria.
Hauer dal 1897 ha frequentato l'istituto di formazione per insegnanti a Wiener Neustadt. Lì ricevette lezioni di pianoforte, di organo, di violoncello, di canto, e si occupò da autodidatta di teoria musicale.
Dopo la laurea è stato nel 1902 insegnante di scuola elementare a Krumbach, e nel 1904, a Wiener Neustadt. Inoltre, ha lavorato come organista, direttore di coro e violoncellista in un quartetto d'archi, e si è impegnato in lezioni di musica nelle scuole superiori.
Nel 1907 ha sposato Leopoldine Hönig († 1934). La coppia ha avuto tre figli: Martha, Bruno ed Elisabeth.
Nel 1914 Hauer è stato chiamato per il servizio militare e l'anno seguente si è trasferito a Vienna. Nel 1918 ha terminato la sua attività militare e l'anno successivo si è ritirato, a causa di una malattia, dal servizio scolastico.
Nel 1930, la città di Vienna ha concesso a Hauer una pensione onoraria, che però nel 1938 gli è stata ritirata.
È stato anche un musicista teorico, ed è famoso per lo sviluppo, indipendente e quasi contemporaneo a quello di Arnold Schönberg, del metodo di composizione con tutte le 12 note della scala cromatica.[1]
Ha studiato a lungo la filosofia e la musica orientale in generale, quella cinese-taoista in particolare; il frutto delle sue ricerche è stato pubblicato in vari saggi, nei quali propone un suo modello musicale improntato ad un melos atonale, riproducibile solo con una voce e con strumenti temperati, come ad esempio il pianoforte.[1]
Per tramandare il suo metodo compositivo ha fondato nel 1953 a Vienna il "Seminario austriaco per la musica dodecafonica", che era considerato un serbatoio spirituale e aveva un impatto internazionale. Per insegnare e diffondere la musica di Hauer sono stati importanti i docenti del seminario quali Johannes Schwieger, Victor Sokolowski e Nikolaus Fheodoroff. Tra gli allievi del seminario menzioniamo: René Clemencic, Arnold Keyserling e Paul von Klenau. Tra i compositori con cui ha avuto buoni rapporti di amicizia si annoverano Carl Nielsen, Paul Hindemith, Rudolf Reti, Johann Ludwig Trepulka, Othmar Steinbauer, Paul von Klenau, Stefan Wolpe.
Diversi artisti hanno dedicato ritratti al compositore dodecafonico, tra i quali: Erwin Lang, Frieda Salvendy, Christian Schad, Ernst Hartmann, Franz Hubmann, Heinz Leinfellner, Karl Prantl, Dominik Száva, Julian Schutting.
Hauer ha avuto un rapporto ambivalente con Schönberg: Hauer aveva a lungo cercato il contatto con Schoenberg, ma dopo un incontro nel 1917, l'impegno ad una collaborazione non è stato più osservato negli anni successivi.[2]
Tra le sue opere principali, sono da notare lieder, musica per pianoforte, musica da camera, musica sinfonica.
Pubblicò 17 articoli teorici (1918-1926), 33 articoli di riviste, saggi; alcuni manoscritti sono tuttora inediti.
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