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politico e attivista tedesco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Joachim Gauck (Rostock, 24 gennaio 1940) è un politico e attivista tedesco, presidente federale della Germania dal 2012 al 2017.
Joachim Gauck | |
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Joachim Gauck nel 2016 | |
11º Presidente federale della Germania | |
Durata mandato | 18 marzo 2012 – 18 marzo 2017 |
Capo del governo | Angela Merkel |
Predecessore | Christian Wulff |
Successore | Frank-Walter Steinmeier |
Commissario federale per gli archivi della Stasi | |
Durata mandato | 4 ottobre 1990 – 10 ottobre 2000 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Marianne Birthler |
Membro del Bundestag (Camera del popolo; 1990) | |
Durata mandato | 3 ottobre 1990 – 4 ottobre 1990 |
Predecessore | collegio elettorale costituito |
Successore | Vera Lengsfeld |
Membro della Camera del popolo per Rostock | |
Durata mandato | 5 aprile 1990 – 2 ottobre 1990 |
Predecessore | collegio elettorale costituito |
Successore | collegio elettorale abolito |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente (dal 1990) In precedenza: Nuovo Forum / Alleanza 90 (1989-1990) |
Professione | Pastore |
Firma |
Pastore protestante e attivista per i diritti umani ai tempi della Germania Est, negli anni della fine del regime Gauck fu una figura di spicco del movimento Nuovo Forum, il primo movimento d'opposizione a essere riconosciuto dal Partito Socialista Unificato di Germania (SED) allora al potere.[1] Nelle prime e uniche elezioni libere tenutesi nella RDT, Gauck fu eletto deputato e, su incarico della Volkskammer, divenne presidente della commissione speciale per il controllo dello scioglimento della Stasi.[2].
A partire dal 3 ottobre 1990, Gauck diresse l'autorità che aprì e investigò sugli atti contenuti negli archivi della Stasi. Dopo due mandati, nell'ottobre 2000, la carica passò a Marianne Birthler. Da allora egli continuò il suo impegno politico con numerose conferenze e attività mediatiche, ad esempio come presidente dell'associazione Gegen Vergessen – Für Demokratie (Contro l'oblio - Per la democrazia). Fu inoltre uno dei fautori della dichiarazione di Praga sui crimini del comunismo.[3] Gauck ebbe numerosi riconoscimenti per i suoi meriti e per le sue pubblicazioni.
La candidatura di Gauck all'elezione del presidente della Repubblica Federale di Germania, nel 2010, trovò un ampio sostegno mediatico e popolare, con un 42% di intervistati che si esprimevano a suo favore.[4] Nei tre scrutini però fu superato dal candidato proposto dai partiti di governo, Christian Wulff.
Nel 2012, dopo le dimissioni di Wulff, viene candidato a presidente federale da CDU, CSU, FDP, SPD e Alleanza '90 – I Verdi, cioè dalla grande maggioranza delle forze politiche in Parlamento (rimane fuori solo Die Linke)[5][6]. È eletto presidente alla prima votazione il 18 marzo[7].
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