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rabbino, mistico e teologo russo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Yitzchok Horowitz (comunemente noto come Reb Itche der Masmid; Bereznehuvate, ... – Cherson, 30 novembre 1941) è stato un rabbino, mistico e teologo russo, studioso ebreo ortodosso, rinomato Mashpia e mentore del movimento Chabad-Lubavitch nel periodo pre-bellico europeo. Bruciato vivo dai nazisti in una sinagoga vicino Cherson.
Nato nella cittadina di Bereznehuvate, nel Governatorato di Cherson, dai genitori Shlomo Menachem Mendel ed Elka Horowitz[1] Nella zona dove viveva, il secondo Rebbe di Lubavitch, Rabbi Dovber Schneuri, aveva organizzato ed incoraggiato l'insediamento di colonie agricole ebraiche Lubavitcher Rebbe,[1]
Reb Itche assunse l'appellativo"Masmid" (che si riferisce ad un assiduo studioso della Torah, un Talmid Chacham)[2] in gioventù, quando usava studiare intensamente fino a notte fonda.[1] Continuò in questo modo per tutta la vita, cercando costantemente di migliorare e suscitando l'ammirazione dei circostanti.[1] Si dice che avesse ottenuto il livello di Beinoni descritto nel testo chassidico classico della Tanya, e che rappresenta colui il cui pensiero, parola e azione rispecchia fedelmente il Codice della Legge Ebraica.[1] Disprezzava tutte le cose materialistiche ed i piaceri narcisistici del mondo e si dice che, una volta che visitò Manhattan (e guardandone i grattacieli), esclamasse: "Di ofanim hoben do gut gekakt" (YI) ("Gli angeli si sono veramente scaricati qui!"—alludendo ad un'idea discussa nella filosofia chassidica che il materialismo è letteralmente un escremento del mondo spirituale).
Servì quale "emissario" (shliach) del quinto Rebbe Lubavitcher, Rabbi Sholom Dov Ber Schneersohn (il Rebbe Rashab), e del sesto Rebbe, Rabbi Yosef Yitzchok Schneersohn (il Rebbe Rayatz). Viaggiò per tutta l'Europa e incoraggiò i chassidim e gli altri ebrei che incontrava, affinché intensificassero la loro devozione e lo stile di vita chassidico.[1] La sua influenza di pensiero e devozione si sparse oltre i confini del movimento Chabad, raggiungendo molti altri ebrei ortodossi, in particolar modo Rabbi Eliyahu Eliezer Dessler del movimento Musar, portandolo ad includere molte idee della filosofia chassidica nei suoi scritti.[1]
Nel 1917, la Rivoluzione Bolscevica scoppiò in Russia e dopo un certo periodo praticamente qualsiasi tipo di istruzione formale ebraica fu dichiarata fuorilegge del regime bolscevico. Chiunque avesse commesso tale "crimine" correva il rischio di esser mandato in prigione e giustiziato, e molti giovani rabbini seguirono questo fato. Reb Itche continuò il suo operato per rafforzare l'osservanza ebraica nonostante questo pericolo, e sopravvisse al periodo di persecuzione.
Reb Itche fu ucciso dai nazisti il 10 Kislev, 5702 (30 novembre 1941). Lo portarono, insieme a molti altri ebrei, in una sinagoga vicino a Cherson, versarono del gasolio sulla sinagoga e le diedero fuoco, bruciando vivi tutti gli internati.[1]
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