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società dello Stato italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) è una società per azioni partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze.
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. | |
---|---|
Stabilimento IPZS, via Salaria 712, Roma | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 6 dicembre 1928 a Roma |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Ministero dell'economia e delle finanze |
Persone chiave |
|
Settore |
|
Prodotti |
|
Fatturato | 560 milioni di euro (2023) |
Utile netto | 137,4 milioni di euro (2023) |
Dipendenti | 1 672 (2023) |
Sito web | www.ipzs.it/ |
Assolve la funzione di garante della fede pubblica attraverso l'ideazione e lo sviluppo di soluzioni integrate nell'ambito della sicurezza, della tutela della salute, dell'anticontraffazione e della tracciabilità. La sede legale è a Roma, in via Salaria 691, mentre la sua struttura produttiva è distribuita su tutto il territorio nazionale con gli Stabilimenti di Roma, di cui fanno parte l'Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali e lo Stabilimento Salario, lo Stabilimento della Zecca in via Gino Capponi, e lo Stabilimento di Foggia dove è ubicata la cartiera, e lo Stabilimento di Verrès in Valle d'Aosta.
Fondato nel 1928 come Poligrafico dello Stato con legge n. 2744 del 6 dicembre 1928, l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato assume la denominazione attuale nel 1978, quando acquisisce la Zecca ai sensi della legge n. 154 del 20 aprile 1978. Con delibera CIPE n. 59/2002, il Poligrafico viene quindi trasformato in società per azioni con socio unico il Ministero dell'economia e delle finanze nel 2002. Raccogliendo l'eredità dell'Officina Governativa delle Carte Valori di Torino, fondata dall'allora Ministro delle finanze Quintino Sella con legge n. 2265 dell'11 maggio 1865, il Poligrafico è ancora oggi il fornitore ufficiale delle carte valori per lo Stato italiano, sviluppando tecnologie sempre più sofisticate e soluzioni integrate.
Le attività della Società possono essere ricondotte a quattro grandi aree:
La Società cura, inoltre, la stampa delle pubblicazioni ufficiali dello Stato, tra cui la Gazzetta Ufficiale e delle carte valori dello Stato, tra cui i francobolli, che vengono realizzati dall'Officina Carte Valori e Produzioni tradizionali.
Il Poligrafico realizza, produce, gestisce e sviluppa le infrastrutture del software necessario per l'emissione dei documenti di identità, quali la carta d'identità e il passaporto[1] e permesso di soggiorno[2] elettronici. La gestione integrata dei processi di produzione, emissione e controllo dei prodotti, che attestano l'identità dei cittadini e l'autenticità di beni di cui lo Stato è garante, rappresenta un elemento di tutela della sicurezza e della fede pubblica[3].
La nuova CIE[4] garantisce l'identità fisica e digitale del cittadino e consente l'accesso ai servizi online di PP.AA. e privati, anche in ambito UE. Il Poligrafico ha realizzato nel 2019 l'applicazione CIE ID, con cui l'utente può identificarsi tramite “Entra con CIE” e collegarsi ai principali servizi pubblici attraverso il proprio smartphone. Nel 2018 si è concluso il piano di dispiegamento delle postazioni di lavoro funzionali all'emissione del documento in tutti i Comuni italiani e dal 2019 è stato avviato, in via sperimentale, anche il rilascio della CIE all'estero.
Prodotti fondamentali per la tutela della salute pubblica, quali i bollini farmaceutici, i tasselli tabacchi, e i contrassegni vini D.O. della filiera viti-vincola, sono realizzati dal Poligrafico con complesse tecniche di stampa e sono dotati di sofisticati sistemi a garanzia dell'autenticità di origine del prodotto e della sua tracciabilità durante l'intero ciclo di vita[5].
Dall'iniziativa congiunta tra il Poligrafico e la Banca d'Italia, nel 2018 è stata costituita la Società controllata Valoridicarta S.p.A., finalizzata alla produzione, secondo il modello dell'in-house providing, di carte speciali di sicurezza ed elementi/prodotti di sicurezza e/o anticontraffazione, con particolare riferimento al settore della carta per le banconote e per i documenti di riconoscimento.
Tra i compiti istituzionali affidati in via esclusiva alla Società rientra anche la coniazione della moneta, circolante e per collezionisti, che viene assicurata allo Stato italiano e a diversi Stati esteri, quali la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano. Ogni anno viene realizzata dal Poligrafico la collezione numismatica della Repubblica Italiana le cui monete vengono emesse, secondo un calendario stabilito, dal Ministero dell'economia e delle finanze e i cui soggetti vengono selezionati da una commissione composta da rappresentanti del Ministero, della Zecca e da maestri d'arte.
La storia della Zecca italiana è strettamente legata alla storia della Nazione[6]. Nel 1870, con Roma capitale del Regno d'Italia, scompaiono le Zecche degli stati preunitari, la Zecca Pontificia diviene Regia Zecca. L'edificio della Zecca dell'Italia unita viene realizzato in via Principe Umberto a Roma nel 1908 e inaugurato nel 1911, per ospitare lo Stabilimento, il Museo della Zecca e la Scuola dell'Arte della Medaglia[7][8].
Nel 1999 lo Stabilimento Zecca viene trasferito nell'edificio di via Gino Capponi che inizialmente si affianca e poi subentra alla sede storica di via Principe Umberto nella coniazione dell'euro e nelle attività di monetazione a corso legale, numismatica, medaglistica e di creazione di prodotti d'arte. All'interno della Zecca, importante la presenza del CNAC, il Centro Nazionale per l'Analisi delle Monete, autorità nazionale competente in materia di analisi dei falsi.
Il Museo della Zecca di Roma, inizialmente presente nel palazzo della Regia Zecca e poi presso il Palazzo delle finanze, è situato dal 2016 in Via Salaria 712 nel complesso industriale che ospita l'Officina carte valori e produzioni tradizionali.
La sede del Museo della Zecca, in cui nel 1992 durante i lavori per la costruzione del nuovo edificio è stato rinvenuto un mausoleo di epoca romano imperiale del II secolo d.C., accoglie collezioni di monete, medaglie, conî, punzoni e modelli in cera oltre a copie di ogni moneta e medaglia di nuova emissione. Inoltre vi è conservata una raccolta di modelli in cera di Benedetto Pistrucci, autore del modello della sterlina britannica raffigurante San Giorgio e il drago, ancora oggi in uso presso la Zecca reale britannica.
La Scuola dell'Arte della Medaglia (SAM) è stata istituita su impulso del Re Vittorio Emanuele III, il “Re numismatico”, con legge n. 486 del 14 luglio 1907, nello storico palazzo di via Principe Umberto, a Roma nel quartiere Esquilino, dove tuttora opera, per creare all'interno della Regia Zecca una scuola d'alta specializzazione sulle tecniche di modellazione e incisione a taglio diretto, in grado di rinnovare l'immagine della moneta e della medaglia italiana che sarebbe stata poi coniata dalla prima Zecca dell'Italia unita.
La scuola forma ogni anno 12 allievi provenienti da tutto il mondo, ammessi ai corsi dopo aver superato un concorso che viene bandito all'inizio di ogni anno accademico. In ordine di graduatoria, gli allievi idonei, dopo aver superato la selezione, sono ammessi a frequentare il corso ordinario (di durata triennale) ed il corso propedeutico (annuale).
Per il Ministero del Tesoro ha stampato cartamoneta da 1, 2, 5, 10, 50, 100, 500 lire dalla sua fondazione e fino alla metà degli anni '80.[9] Per conto della Banca d'Italia ha stampato banconote dal 1943 ai primi anni '60.[10]
Nel rispetto degli obiettivi di governo aperto fissati dal quadro legislativo e programmatico nazionale, il Poligrafico svolge le seguenti attività per la divulgazione dell'informazione di fonte pubblica di carattere giuridico, amministrativo, culturale e scientifico[11]:
Il Poligrafico, in linea con il contesto internazionale, europeo e nazionale nel quale opera, alla luce delle sfide dettate dai cambiamenti climatici e dall'affermazione di nuovi modelli di economia circolare, adotta le seguenti direttrici di miglioramento:
Il fatturato aziendale nel 2013 era pari a 360 milioni di euro, mentre nell'esercizio 2018 ha raggiunto un volume di 460 milioni di euro, con un tasso medio annuo di crescita del 4%. L'EBITDA operativo nel 2018 ha raggiunto i 178 milioni di euro (38% circa del fatturato): nel 2013 tale indicatore superava di poco i 110 milioni[12].
Cronologia dei vertici aziendali IPZS.[13]
Periodo | Carica e nome | Note |
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dal 2023 |
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[14] |
2020 - 2023 |
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[16] |
2017 - 2020 |
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[17] |
2014 - 2016 |
|
[18] |
2011 - 2013 |
|
|
2008 - 2010 |
|
[19] |
2007 - 2009 |
|
[20] |
2004 - 2006 |
|
[21][22] |
2002 - 2004 |
|
[23] |
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