Antonio La Pergola

giurista e politico italiano (1931-2007) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Antonio La Pergola

Antonio La Pergola (Bronte, 13 novembre 1931Roma, 18 luglio 2007) è stato un politico e giurista italiano.

Fatti in breve Ministro per le politiche comunitarie, Durata mandato ...
Antonio La Pergola
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Ministro per le politiche comunitarie
Durata mandato28 luglio 1987 
22 luglio 1989
Capo del governoGiovanni Goria
Ciriaco De Mita
PredecessoreLuigi Granelli
SuccessorePier Luigi Romita

Presidente della Corte costituzionale
Durata mandato24 giugno 1986 
14 giugno 1987
PredecessoreLivio Paladin
SuccessoreFrancesco Saja

Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana
Durata mandato14 giugno 1978 
14 giugno 1987
Tipo nominaNomina da parte del Presidente della Repubblica

Componente del Consiglio Superiore della Magistratura
Durata mandato18 dicembre 1976 
14 giugno 1978

Europarlamentare
Durata mandato1º luglio 1989 
1º luglio 1994
LegislaturaIII
Gruppo
parlamentare
PSE
CircoscrizioneItalia insulare
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Catania
ProfessioneDocente universitario
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Attività accademica

Antonio La Pergola ha sempre dedicato alla causa dell'integrazione europea il suo impegno di giurista e l'esperienza acquisita in varie sedi del servizio pubblico. Autore di molti scritti in materia, professore ordinario di diritto costituzionale e pubblico prima nelle Università di Padova e successivamente in quelle di Bologna e di Roma "La Sapienza", è stato anche visiting professor in università straniere[1] ed è stato insignito di molteplici lauree honoris causa[2], del titolo di professore onorario[3] e di altri riconoscimenti internazionali[4], anche in considerazione del contributo recato ai problemi giuridici dell'integrazione sovranazionale.

Attività politica e giuridica in Italia

La Pergola è stato direttore dell'istituto di studi regionali presso il CNR; membro del Consiglio Superiore della Magistratura (1976 - 1978); giudice della Corte costituzionale, relatore per sentenze salienti nell'assetto dei rapporti tra diritto comunitario e diritto interno (1978 - 1986) e poi Presidente della stessa Corte (1986 - 1987).

Diviene poi Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie (1987 - 1989), e relatore della legge sull'attuazione degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (1986 - 1989); membro del Parlamento europeo ed ivi presidente della Commissione per la ricerca scientifica e la cultura (1989 - 1994).

Nel 1994 è stato membro della Commissione governativa dei cosiddetti "tre saggi"[5] incaricati di elaborare una soluzione legislativa ai problemi del conflitto d'interessi tra l'attività di governo e le proprietà ed incarichi personali del presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi.

Attività giurisprudenziale europea

Giudice e poi Avvocato generale della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (dal 1994 al 2006), in quest'ultimo ruolo egli ha avuto modo di occuparsi di una larghissima serie di questioni concernenti l'osservanza e l'interpretazione dei trattati istitutivi delle Comunità e dell'Unione e della normativa da essi derivata.

Nel Consiglio d'Europa ed in altre sedi internazionali egli è stato chiamato a far parte di organismi di esperti per lo studio di problemi giuridici (Commissione Badinter per l'istituzione della Corte di arbitrato e conciliazione; Commissione Kissinger e Lord Carrington di mediatori costituzionali, per la fine dell'apartheid in Sudafrica; Comitato di saggi per la ristrutturazione del Consiglio d'Europa); nonché a presiedere la Commissione di Venezia per l'assistenza costituzionale alle nuove democrazie dell'Europa centrale.

Presidenza IPZS

La Pergola, dal 2006 fino alla sua scomparsa nel 2007, è stato presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Onorificenze

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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