Io ballo da sola
film del 1996 diretto da Bernardo Bertolucci Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Io ballo da sola (Stealing Beauty) è un film del 1996 diretto da Bernardo Bertolucci, presentato in concorso al 49º Festival di Cannes.[1]
Io ballo da sola | |
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Titolo originale | Stealing Beauty |
Paese di produzione | Italia, Regno Unito, Francia |
Anno | 1996 |
Durata | 113 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Bernardo Bertolucci |
Soggetto | Bernardo Bertolucci |
Sceneggiatura | Susan Minot e Bernardo Bertolucci |
Produttore | Jeremy Thomas, Chris Auty (produttore associato) |
Produttore esecutivo | Yves Attal, Mario Cotone |
Casa di produzione | Fox Searchlight Pictures, Recorded Picture Company, UGC Images |
Distribuzione in italiano | Cecchi Gori Group |
Fotografia | Darius Khondji |
Montaggio | Pietro Scalia |
Musiche | Richard Hartley |
Scenografia | Gianni Silvestri |
Costumi | Louise Stjernsward |
Trucco | Nilo Iacoponi, Enrico Iacoponi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Trama
Una ragazza americana di 19 anni, Lucy, viene mandata dal padre vedovo, dopo il suicidio della moglie, a stare da una coppia di amici di famiglia in una casa colonica nelle colline intorno a Siena. La casa è una sorta di comune che ospita un gruppo eterogeneo di artisti ed esteti, tra cui un drammaturgo inglese gravemente malato di cancro, Alex. Lucy turberà la tranquilla vita della comunità, ma il suo lungo soggiorno in Toscana sarà una sorta di percorso iniziatico che la trasforma da adolescente in donna, attraverso la perdita della verginità e la scoperta dell'identità del suo vero padre.
Produzione
Le sculture realizzate da Ian sono opera di Matthew Spender, mentre i gioielli creati da Miranda sono di Giorgio Vigna. Il film è stato girato prevalentemente nei dintorni di Siena, nella tenuta del Castello di Brolio della famiglia Ricasoli a Gaiole in Chianti, a Scorgiano, tra i comuni di Casole d'Elsa e Monteriggioni, nella villa senese Bianchi Bandinelli di Geggiano e all'Acqua Borra nel comune di Castelnuovo Berardenga.
Colonna sonora
- Rocket Boy, eseguita da Liz Phair, scritta da Liz Phair e Jim Ellison
- 2 Wicky, eseguita dai Hoover, poi Hooverphonic, scritta da Alex Callier e Raymond Geerts (incluso un brano dalla canzone Walk On By eseguita da Isaac Hayes, scritta da Burt Bacharach e Hal David)
- Clarinet concerto in A K. 622, composto da Wolfgang Amadeus Mozart, eseguito dalla English Chamber Orchestra
- Comet N.9, eseguita da Helium, scritta da Mary Timony
- I'll Be Seeing You, eseguita da Billie Holiday, scritta da Sammy Fain e Irving Kahal
- Alice, scritta ed eseguita da Cocteau Twins
- Piano trio in C K. 549, composto da Wolfgang Amadeus Mozart, eseguito dai Mozartean Players
- Horn concero N.1 in D K.V. 412, composto da Wolfgang Amadeus Mozart, eseguito dalla Capella Istropolitana
- You Won't Fall, scritta ed eseguita da Lori Carson
- Rock Star, scritta ed eseguita da Hole
- Tenderly, eseguita da Chet Baker, scritta da Jack Lawrence e Walter Gross
- Chill Out (Things Gonna Change), eseguita da John Lee Hooker, scritta da John Lee Hooker, Carlos Santana, Chester Thompson
- If 6 Was 9, eseguita da Axiom Funk, scritta da Jimi Hendrix
- Glory Box, eseguita da Portishead, scritta da Geoff Barrow, Beth Gibbons, Adrian Utley
- 'O cammello 'nnammurato, scritta ed eseguita da Pino Daniele
- My Love and I, eseguita da Charlie Haden, scritta da David Raksin, Johnny Mercer
- Variazioni su un tema messicano, di Luigi Ceccarelli, eseguita dalla Società Filarmonica di Gaiole in Chianti
- Quartet N.20 in D maggiore K. 499, composto da Wolfgang Amadeus Mozart, eseguito da Eder Quartet
- My Baby Just Cares for Me, eseguita da Nina Simone, scritta da Walter Donaldson e Gus Kahn
- The Life, scritta ed eseguita da Mark Tschanz
- Superstition, scritta ed eseguita da Stevie Wonder
- In questa splendida città, scritta ed eseguita da Paolo Passano
- Annie Mae, scritta ed eseguita da John Lee Hooker
- I Need Love, scritta ed eseguita da Sam Phillips
- Rhymes of an Hour, eseguita da Mazzy Star, scritta da Hope Sandoval, David Roback
- Say It Ain't So, scritta ed eseguita da Roland Gift
Riconoscimenti
- 1996 - David di Donatello
- Nomination Miglior film a Bernardo Bertolucci
- Nomination Miglior regista a Bernardo Bertolucci
- Nomination Miglior fotografia a Darius Khondji
- Nomination Miglior scenografia a Gianni Silvestri
- Nomination Miglior montaggio a Pietro Scalia
- 1996 - Globo d'oro
- Migliore fotografia a Darius Khondji
- Nomination Miglior colonna sonora a Richard Hartley
- 1996 - Ciak d'oro
- 1997 - Nastro d'argento
- Nomination Regista del miglior film a Bernardo Bertolucci
- 1996 - Satellite Awards
- 1996 - Festival di Cannes
- Nomination Palma d'oro a Bernardo Bertolucci
Note
Collegamenti esterni
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