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film del 2014 diretto da Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il sale della Terra (The Salt of the Earth) è un film documentario del 2014 diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado.
Il sale della Terra | |
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Sebastião Salgado in una scena del documentario | |
Titolo originale | The Salt of the Earth |
Lingua originale | italiano, francese, portoghese, inglese |
Paese di produzione | Brasile, Italia, Francia |
Anno | 2014 |
Durata | 110 min |
Dati tecnici | B/N e a colori rapporto: 1,85:1 |
Genere | documentario, biografico |
Regia | Juliano Ribeiro Salgado, Wim Wenders |
Soggetto | Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado, David Rosier, Camille Delafon |
Sceneggiatura | Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado, David Rosier, Camille Delafon |
Produttore | David Rosier, Andrea Gambetta, Lélia Wanick Salgado, Julia de Abreu, Fakhrya Fakhry, Christine Ponelle |
Produttore esecutivo | Wim Wenders |
Casa di produzione | Decia Films, Amazonas Images, Digimage, Solares Fondazione delle arti |
Distribuzione in italiano | Officine UBU |
Fotografia | Hugo Barbier, Juliano Ribeiro Salgado |
Montaggio | Maxine Goedicke, Rob Myers |
Musiche | Laurent Petitgand |
Trucco | Sarah Machal |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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«Un fotografo è letteralmente qualcuno che disegna con la luce. Un uomo che descrive e ridisegna il mondo con luci e ombre.»
Il film, che ritrae le opere e la vita del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado, è stato presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di San Sebastián 2014 e al Festival internazionale del film di Roma 2014.
Sebastião Salgado, dopo essersi laureato in economia, nel 1969 lascia il Brasile del regime militare e si trasferisce con la moglie in Europa dove inizia a lavorare per l'International Coffee Organization. Per lavoro viaggia molto e, grazie alla moglie, comincia a sviluppare un interesse nei confronti della fotografia, al punto che nel 1973 abbandona una promettente carriera come economista per dedicarsi totalmente alla fotografia. I primi reportage di rilievo internazionale riguardano l'Africa.
Nel documentario vengono approfonditi in particolare i suoi progetti, poi pubblicati su libri, sull'America Latina (The Other Americas), sulle drammatiche condizioni dei popoli africani (Sahel: The End of the Road), sulle condizioni dei lavoratori in giro per il mondo (Workers), sulle grandi migrazioni umane (Migrations) ed infine sugli angoli del pianeta non ancora contaminati dalla modernità (Genesis). Salgado racconta anche del progetto che porta avanti assieme alla moglie di riforestazione della Mata Atlantica.
Il 3 dicembre 2014 il film venne inserito nella shortlist dei film candidati all'Oscar per il miglior documentario[1], venendo poi ufficialmente candidato il 16 gennaio 2015. La colonna sonora del film, invece, firmata da Laurent Petitgand, venne selezionata e inserita nella longlist delle 114 colonne sonore candidate agli Oscar per la miglior colonna sonora[2]; in quest'ultima categoria, il film non riuscì però ad arrivare alle fasi finali.
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