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film del 2015 diretto da Tom McCarthy Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il caso Spotlight (Spotlight) è un film del 2015 diretto da Tom McCarthy.
Il caso Spotlight | |
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Rachel McAdams, Michael Keaton, Mark Ruffalo e Brian d'Arcy James in una scena del film | |
Titolo originale | Spotlight |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2015 |
Durata | 127 min |
Genere | biografico, thriller, drammatico |
Regia | Tom McCarthy |
Soggetto | articoli ed inchiesta del The Boston Globe |
Sceneggiatura | Tom McCarthy, Josh Singer |
Produttore | Blye Pagon Faust, Steve Golin, Nicole Rocklin, Michael Sugar |
Produttore esecutivo | Michael Bederman, Bard Dorros, Jonathan King, Peter Lawson, Xavier Marchand, Pierre Omidyar, Tom Ortenberg, Jeff Skoll, Josh Singer |
Casa di produzione | Anonymous Content, Participant Media, Rocklin / Faust |
Distribuzione in italiano | BiM Distribuzione |
Fotografia | Masanobu Takayanagi |
Montaggio | Tom McArdle |
Musiche | Howard Shore |
Scenografia | Stephen H. Carter |
Costumi | Wendy Chuck |
Trucco | Teresa Young |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
La pellicola, premiata come miglior film e miglior sceneggiatura originale ai premi Oscar 2016[1], narra le vicende reali venute a galla dopo l'indagine del quotidiano The Boston Globe sull'arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie dell'area di Boston.[2] L'indagine valse il premio Pulitzer di pubblico servizio al quotidiano nel 2003[3] e aprì a numerose indagini sui casi di pedofilia all'interno della Chiesa cattolica.
Nel 2001 la squadra giornalistica Spotlight del Boston Globe, guidata dal neo-direttore Martin "Marty" Baron, comincia una clamorosa indagine che svela gli abusi sessuali perpetrati da ottantasette sacerdoti dell'Arcidiocesi di Boston ai danni di minori, abusi che erano stati continuamente insabbiati dall'autorità ecclesiastica.
Consapevoli dei rischi cui vanno incontro mettendosi contro un'istituzione come la Chiesa cattolica, Marty Baron e Benjamin C. Bradlee, più i quattro membri della squadra investigativa del giornale, Walter Robinson, Mike Rezendes, Sacha Pfeiffer e Matt Carroll, sono determinati più che mai a portare alla luce la verità su una vicenda che per anni è stata ignorata dalle autorità e dai media.
Il film termina con una lista di luoghi, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, nei quali la Chiesa cattolica è stata coinvolta nella copertura degli abusi perpetrati da preti; in seguito allo scandalo, il cardinale Bernard Francis Law è stato rimosso dal suo incarico a Boston e promosso arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, una delle più grandi ed importanti al mondo.
Tom McCarthy e Josh Singer terminano la sceneggiatura nel giugno 2013,[4] e essa viene immediatamente inserita nella black list delle sceneggiature più apprezzate ma non ancora prodotte del 2013.[5]
Le riprese del film cominciano il 24 settembre 2014 a Boston[6] e continuano in ottobre a Hamilton, in Canada. Altre riprese vengono effettuate al Fenway Park,[7] negli uffici del The Boston Globe a Dorchester,[8] alla Boston Public Library[9] e all'Università McMaster di Hamilton.[10]
Il primo trailer del film viene diffuso il 29 luglio 2015.[2]
Il film è stato presentato in anteprima mondiale il 3 settembre 2015, fuori concorso, alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[11] e successivamente al Toronto International Film Festival nella sezione delle presentazioni speciali.[12]
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 5 novembre 2015[2] e in quelle italiane dal 18 febbraio 2016.[13]
Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati da adulti, per la presenza di linguaggio e riferimenti sessuali.[14]
In Italia si ebbero opinioni contrastanti; il settimanale cattolico Famiglia Cristiana promuove ed elogia il film insieme al lavoro investigativo fatto sia dal The Boston Globe che dalla produzione della pellicola,[45] così come fece anche Avvenire;[46] Giuliano Ferrara, direttore e fondatore del quotidiano Il Foglio, attacca il film per la descrizione che si fa della Chiesa cattolica come un'istituzione mafiosa.[47]
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