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film del 2019 diretto da Beyoncé Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Homecoming (stilizzato HΘMΣCΘMING; sottotitolato: A Film by Beyoncé) è un film del 2019 diretto da Beyoncé.[1]
Homecoming | |
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Beyoncé in una scena del film | |
Titolo originale | Homecoming |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2019 |
Durata | 137 min |
Rapporto | 1,78:1 |
Genere | documentario, musicale |
Regia | Beyoncé Knowles-Carter |
Sceneggiatura | Beyoncé Knowles-Carter |
Casa di produzione | Netflix |
Distribuzione in italiano | Netflix |
Fotografia | Mark Ritchie |
Montaggio | Alexander Hammer, Andrew Morrow |
Costumi | Marni Senofonte, Olivier Rousteing, Timothy White |
Interpreti e personaggi | |
Principali:
Apparizioni speciali: |
Il progetto cinematografico ripercorre il concerto tenuto dalla cantante presso il Coachella Valley Music and Arts Festival nel 2018.[2][3] Il film è stato accolto positivamente dalla critica cinematografica, elogiandolo per la produzione e regia, venendo considerato tra i migliori film documentari tratti da concerti e tour, ricevendo sei candidature ai Primetime Emmy Awards, e vincendo un Grammy Award, un NAACP Image Award e un International Documentary Association Award. L'uscita del film coincide con quella dell'album live Homecoming: The Live Album.
Il 4 gennaio 2017 Beyoncé è stata annunciata come headliner del Coachella Valley Music and Arts Festival, programmato nell'aprile dello stesso anno.[4] Tuttavia, il 23 febbraio 2017 la cantante ha rinviato l'esibizione all'anno successivo, a causa delle preoccupazioni dei medici riguardo alla sua gravidanza di due gemelli, Siri e Rumi, la cui nascita è avvenuta nel giugno successivo.[5][6] Il festival ha quindi sostituito Beyoncé con la collega Lady Gaga.[7] Con la riprogrammazione del 2018, Beyoncé diventata la prima donna di colore ad essere headliner del festival e terza donna in tale ruolo, dopo Björk (2002 e 2007) e Lady Gaga.[8][9]
Per le esibizioni del 14 e del 21 aprile 2018, Beyoncé si è esibita con 100 ballerini, oltre che con la partecipazione del marito Jay-Z, la sorella Solange, i membri delle Destiny's Child Kelly Rowland e Michelle Williams, è il cantante colombiano J Balvin.[10][11] Beyoncé ha suonato un set di 26 canzoni per i 125.000 spettatori presenti e per 9 milioni di persone che hanno guardato il live-stream su YouTube e la successiva riproduzione nelle ventiquattrore successive.[12]
Per l'impatto mediatico e culturale della presenza di Beyoncé al festival, la performance è stata ridefinita Beychella, dall'unione del nome della cantante e il titolo del festival.[13][14] Secondo Nielsen SoundScan l'impatto del concerto ha generato uno dei più alti incrememti di vendite di brani digitali a seguito di una performance televisiva, stream o concerto dal vivo in meno di ventiquattro ore, rispettivamente del 767% per la discografia delle Destiny's Child e del 228% per la discografia di Beyoncé.[15]
Il 3 aprile 2019 è stato riferito che Beyoncé stava lavorando a un progetto collaborativo con Netflix, legato alla sua performance al festival Coachella nel 2018.[16]
Il 6 aprile 2019 Netflix ha presentato il progetto, postando sui social media un'immagine gialla con la scritta "Homecoming" e la data di uscita del film.[17] Il trailer del film è stato pubblicato l'8 aprile[18], venendo visto da oltre 16,6 milioni di persone su tutti gli account di Netflix e sulla pagina Facebook di Beyoncé nelle prime 24 ore.[19]
Diversi college e università afro-statunitensi hanno proiettato il film il 16 aprile, tra cui Howard e la Texas Southern.[20][21]
In contemporanea all'uscita del film, è stato pubblicato il disco Homecoming: The Live Album.[22][23][24] L'album contiene 36 brani dal vivo, 2 interludi e 2 nuovi brani, una versione ufficiale di I Been On ed una cover di Before I Let Go dei Maze.[25]
Il film è stato acclamato dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 98% con un voto medio di 8,93 su 10, basato su 55 recensioni[26], mentre su Metacritic ha un punteggio di 93 su 100, basato su 14 recensioni, che indica un "plauso universale".[27]
Chris Richards del The Washington Post, scrive: "Se hai una password Netflix e altre due ore in più, sei pronto per uno dei più grandi film di concerti mai realizzati".[28] Richard Roeper del Chicago Sun-Times, scrive: "Homecoming scoppietta e schiocca con la musica per far volare l'anima. Homecoming risuona come una vibrante lezione di storia e una celebrazione della danza e della musica strumentale e vocale. Homecoming è epico e tuttavia intimo, dolce e tuttavia sexy, provocatorio e tuttavia inclusivo, grintoso e tuttavia magico. Homecoming è uno dei migliori film per concerti mai realizzati".[29]
The Guardian ha inserito il film a sesto posto de I 20 migliori film su un concerto (The 20 greatest concert film).[30]
La pellicola è stata descritta come un "intimo e approfondito sguardo" al concerto, rivelando "la strada emotiva dal concetto creativo a un movimento culturale".[18]
Distribuito su Netflix il 17 aprile 2019[31], il film è stato acclamato dalla critica.
Secondo Spencer Kornhaber del The Atlantic: "La combinazione del film Homecoming di spettacoli teatrali ben curati e segmenti dietro le quinte - intimi, combattuti, occasionalmente tesi, politicamente espliciti e personalmente specifici - ne fanno un documento che definisce la carriera".[32]
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