Ho sposato una strega
film del 1942 diretto da René Clair Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ho sposato una strega (I Married a Witch) è un film del 1942 diretto da René Clair.
Ho sposato una strega | |
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Titolo originale | I Married a Witch |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1942 |
Durata | 76 min. |
Dati tecnici | B/N |
Genere | fantastico |
Regia | René Clair |
Soggetto | dal romanzo The Passionate Witch |
Sceneggiatura | René Clair, Marc Connelly, Robert Pirosh e contributi di Dalton Trumbo |
Produttore | René Clair per United Artists |
Fotografia | Ted Tetzlaff |
Musiche | Roy Webb |
Scenografia | Sam Comer |
Costumi | Edith Head |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Trama
Riepilogo
Prospettiva

Nel 1672 a Salem, Irene e Daniele (una strega e suo padre stregone) stanno per essere bruciati vivi: prima di essere arsi, i due scagliano una maledizione sulla famiglia del giudice Wolley, che li ha condannati al rogo. Ma sopra le loro ceneri viene piantata una quercia, in modo che i loro spiriti rimangano intrappolati per sempre.
Dopo 270 anni, nel 1942, un fulmine colpisce l'enorme albero, spezzando un ramo e lasciando dunque liberi i due fantasmi, che decidono di vendicarsi del giudice Wolley puntando su un suo discendente, Wallace Wolley, candidato alla carica di governatore e in procinto di sposarsi con un'odiosa ragazza di nome Stella.
Irene e il padre attuano un piano: si avvicinano all'insegna illuminata di un albergo, facendole prendere fuoco; il tetto comincia a bruciare e le fiamme presto si espandono: Wallace Wolley, che si trova lì, sente una voce di donna proveniente dall'albergo pervaso dal fumo e corre a salvarla: la donna è la reincarnazione di Irene.
Wallace porta Irene nella propria casa, ma presto si pente di averlo fatto, perché la donna si rivela essere un vero tormento; Wallace cercherà in ogni modo di allontanarla, ma non vi riesce, essendo lei un fantasma. Irene, in combutta col padre, manda persino a monte il matrimonio di Wallace. Eppure, nonostante tutto, Wallace e Irene s'innamoreranno, si sposeranno e in seguito avranno figli.
Il fantasma di Daniele, data la sua invadenza che rischia di incrinare il rapporto fra Irene e Wolley, viene rinchiuso dalla figlia in una bottiglia, che viene collocata in una vetrinetta sulla mensola del camino del salone della loro dimora.
Produzione
Inizialmente indicato come produttore del film, Preston Sturges ne abbandonò la lavorazione per divergenze artistiche con il regista René Clair che si occupò personalmente della produzione. Chiamato a interpretare il principale ruolo maschile, Joel McCrea rifiutò perché non voleva tornare a lavorare con Veronica Lake che lo aveva affiancato l'anno precedente nel film I dimenticati, diretto appunto da Preston Sturges. La parte andò così a Fredric March. Per il ruolo della dispettosa Estelle era stata interpellata Patricia Morison, ma la scelta definitiva cadde poi su Susan Hayward, e per il ruolo di Dudley, infine ricoperto da Robert Benchley, era stato preso in considerazione Walter Abel.
Citazioni e omaggi
- Il film Mia moglie è una strega, del 1980, diretto da Castellano e Pipolo, ed interpretato da Eleonora Giorgi e Renato Pozzetto, è di fatto un remake non dichiarato di questo film.
- La storia a fumetti Topolino in "Ho sposato una strega", pubblicata sul settimanale Topolino dell'11 febbraio 1990, è una parodia del film.[6] La storia non è stata mai ristampata perché i suoi contenuti sono stati ritenuti troppo controversi per una produzione Disney.[7]
Note
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Collegamenti esterni
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