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Malattia infettiva di origine virale, normalmente localizzata sulle labbra. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'herpes labiale è una malattia infettiva causata prevalentemente dal virus Herpes simplex 1 (HSV-1) appartenente alla sottofamiglia degli Alphaherpesvirinae; in minor misura è sostenuto da Herpes simplex 2 (HSV-2), solitamente causa di herpes genitale.
Herpes labiale | |
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Herpes labiale a livello del labbro inferiore | |
Specialità | infettivologia e dermatologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 054.9 |
ICD-10 | B00.1 |
MeSH | D006560 |
Viene contratto attraverso saliva, baci o in generale tramite contatto interumano durante la fase infettiva. Una volta che l'herpes ha infettato l'organismo rimane latente fino al momento di manifestarsi.
Il virus dell'herpes labiale può manifestarsi a causa di diversi fattori scatenanti:
Si insedia a livello del nucleo del ganglio di Gasser del nervo trigemino, dove rimane in forma latente per poi subire riattivazioni in situazioni di leggera immunodepressione, soprattutto nel caso di stress, e dare un'ulcera fredda sul labbro.
Nei pazienti immunodeficienti e nei neonati può dare origine a una riattivazione centripeta e causare un'encefalite. Utilizza il recettore p75 dei neuroni per entrare nella cellula (lo stesso usato dal virus della rabbia).
Si presenta come un'eruzione formata da numerose vescicole, seguita dalla formazione di croste. È dolorabile alla pressione. Durante la fase clinica le vescicole contengono il virus vivo e vi è dunque la possibilità di trasmissione.
Generalmente si situa a livello della giunzione del labbro e nella cute circostante.
Dura normalmente una settimana. In caso di sovrainfezione può durare più a lungo.
La malattia è cronica e non sono state individuate cure definitive. Tuttavia la durata delle manifestazioni può essere ridotta da farmaci antivirali, anestetici e creme (come quelle all'ossido di zinco o al solfato di zinco) applicati tempestivamente sull'area cutanea interessata[1]. Tra gli antivirali sono efficaci l'ibacitabina, l'aciclovir[2] e il penciclovir, che può velocizzare la guarigione anche del 10%[3]. Il famciclovir e il valaciclovir, assunti per via orale possono risultare più efficaci con una somministrazione singola ad alte dosi, rispetto al trattamento tradizionale a basse dosi per 5-7 giorni[4].
La lisina è stata proposta per il trattamento sulla base di buoni risultati in vitro; tuttavia si è dimostrata inefficace nell'uomo[5]. Il virus dell'herpes labiale come altri virus incapsulati in una membrana lipidica risulta disattivato da alcoli grassi saturi a lunga catena oltre che dal BHT [6]. Di questi solo il docosanolo è stato approvato dalla Food and Drug Administration nel trattamento dell'herpes labiale dell'adulto immunocompetente, essendosi dimostrato di un'efficacia pari a quella degli antivirali topici.[7][8]. Visto il meccanismo di azione, presenta un rischio di farmacoresistenza nullo o minimo.[7].
L'uso di uno stimolatore elettrico trans-cutaneo TENS sui siti di lesione è stato suggerito per il trattamento dell'herpes labiale sia in associazione con i farmaci antivirali, sia in sostituzione[9][10].
È possibile riconoscere, già 12-16 ore prima che il virus compaia in superficie, i primi sintomi: prurito, bruciore, irritazione e dei puntini doloranti nell'area cutanea interessata dall'infezione. Sarebbe bene, a questo punto, applicare tempestivamente i relativi farmaci prima che l'infezione stessa si sviluppi completamente e il virus si replichi.
Se non si riesce a intervenire in tempo, si possono applicare creme a base di penciclovir per ridurre l'entità del sintomo.
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