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azienda di abbigliamento italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Benetton Group (pronuncia Benettón, /benetˈton/)[2] è un’azienda tessile italiana fondata nel 1965 da Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton, con sede a Ponzano Veneto in Provincia di Treviso[3], produttrice di abbigliamento[4] con una propria rete di negozi in franchising nel mondo[5] nella quale si vendono prodotti a marchio United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton e Sisley[6].
Benetton Group | |
---|---|
Un negozio Benetton a Parma. | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
ISIN | IT0003106777 |
Fondazione | 1965 a Ponzano Veneto |
Fondata da | Luciano Benetton |
Sede principale | Ponzano Veneto |
Gruppo | Edizione |
Persone chiave |
|
Settore | Moda |
Prodotti | Abbigliamento, accessori e calzature |
Fatturato | 930,2 milioni di €[1] (2017) |
Utile netto | -216,2 milioni di €[1] (2017) |
Dipendenti | 7 500 (2016) |
Sito web | www.benettongroup.com |
In seguito al delisting, appartiene interamente alla famiglia Benetton, che attraverso Edizione SpA detiene il 100% delle azioni.
Il gruppo deve la sua notorietà sia ai suoi prodotti sia al suo stile di comunicazione, sviluppato a Fabrica, suo centro di ricerca sulla comunicazione.
L'azienda venne fondata nel 1965 a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, dai fratelli Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton.[7]. Nello stesso anno viene inaugurato il primo negozio a Belluno. Nel 1969 viene inaugurato il primo negozio all'estero, a Parigi, nel 1974, esordì il marchio "Jean's West" e, nello stesso anno, viene acquisito il marchio Sisley[8]. Alla fine degli anni settanta l'azienda esportava il 60% della produzione.
Negli anni ottanta venne inaugurato il primo negozio a New York in Madison Avenue (1980) e due anni dopo a Tokyo. Dal 1983 inizia la sponsorizzazione di una squadra di Formula 1, la Tyrrell, e tre anni dopo, grazie all'acquisizione della Toleman, si costituisce una propria squadra, la Benetton Formula che verrà poi acquisita nel 2000 dalla Renault. Alla fine degli anni ottanta il Gruppo si quota alle borse di Milano, Francoforte e New York e, nel 1987, nasce la Fondazione Benetton Studi Ricerche e viene istituito il Premio Internazionale Carlo Scarpa.
Viene fondato Fabrica nel 1994, un centro di ricerca sulla comunicazione su iniziativa di Luciano Benetton e Oliviero Toscani con sede presso Villa Pastega Manera a Catena di Villorba, nel complesso restaurato ed ampliato da Tadao Andō. Nel quadro delle attività di Fabrica rientra anche la pubblicazione di Colors, un magazine in varie edizioni bilingue.
Nel 2003 la famiglia Benetton annuncia che si ritirerà progressivamente dalla gestione diretta dell'azienda lasciando spazio ai manager esterni alla famiglia.
La delocalizzazione degli impianti produttivi ha comportato la chiusura di numerose fabbriche in Italia, come nel caso di Cassano Magnago. Nel 2006 è stato chiuso il primo negozio in franchising inaugurato nel 1968 a Firenze[9].
Nel 2011 Gilberto Benetton comunica l'intenzione della famiglia di limitare l'impegno nello sport al solo rugby e ai settori giovanili, abbandonando dall'anno successivo le formazioni professionistiche di pallacanestro e pallavolo[10], vincitrici negli anni di diversi titoli italiani e internazionali.
Nel maggio 2012 è stata delistata dalla Borsa di Milano, tornando sotto controllo privato.[11] Nel maggio 2013, a dieci anni esatti dall’annuncio di Luciano Benetton («Passo indietro della famiglia, più potere ai manager») si completa il passaggio e, nel consiglio di amministrazione i quattro fratelli Benetton lasciano il posto ai rispettivi figli Alessandro (già da alcuni anni presente nel consiglio d'amministrazione e dall'aprile 2012 presidente di Benetton Group), Franca Bertagnin, Sabrina e Christian Benetton. Nel maggio 2014 Alessandro Benetton lascia la presidenza della società e a novembre 2016 esce anche dal consiglio di amministrazione per divergenze strategiche con la famiglia.[12]. Alla presidenza viene nominato Francesco Gori mentre nel maggio 2017 a Tommaso Brusò viene conferito l'incarico di direttore operativo.[13]
Agli inizi del 2015 viene avviato, con una serie di scorpori e scissioni, il programma triennale che prevede l'organizzazione di Benetton Group in tre realtà distinte: una focalizzata direttamente sui vari marchi (Benetton Group), una manifatturiera (di nome Olimpias) e una per la gestione immobiliare (Schematrentanove) in modo da misurare la redditività di ogni singola attività. Crescerà l'attività immobiliare ma non quella industriale.[14]
Nel febbraio 2018 Luciano Benetton rientra nel cda dell'azienda ed è nominato presidente esecutivo,[15] occupandosi in particolare dell'attività commerciale, dei negozi e, insieme a Oliviero Toscani, della comunicazione. Jean-Charles de Castelbajac, una lunga carriera che va dal design alla pittura, dalla pubblicità alla street art, è nominato direttore creativo delle collezioni uomo e donna.[16] Nel luglio 2019 lascia l'incarico Tommaso Brusò: non verrà sostituito così come non era stato sostituito nel 2017 l'allora amministratore delegato Marco Airoldi quando si era dimesso.[17]
A seguito dell’uscita di Massimo Renon, nel 2024 viene nominato Claudio Sforza Amministratore Delegato di Benetton Group e Christian Coco, Presidente.[18]
La sede centrale di Benetton Group è Villa Minelli, situata a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso. Villa Minelli è un complesso di edifici del XVI secolo di grande interesse storico e culturale. È stata acquistata dalla famiglia Benetton nel 1969 che ne ha poi affidato il restauro e la modernizzazione agli architetti Afra e Tobia Scarpa. I lavori di adeguamento e sistemazione hanno richiesto complessivamente più di quindici anni. Dalla metà degli anni ottanta, Villa Minelli è diventata la sede del Gruppo e il centro operativo di tutte le sue funzioni strategiche.
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