Gradara
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Gradara (Gradèra in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 4 864 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
Gradara comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Pesaro e Urbino |
Amministrazione | |
Sindaco | Filippo Gasperi (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 43°56′19.92″N 12°46′16.51″E |
Altitudine | 142 m s.l.m. |
Superficie | 17,53 km² |
Abitanti | 4 864[1] (31-12-2024) |
Densità | 277,47 ab./km² |
Frazioni | Fanano, Fanano Massignano, Granarola, Pievevecchia, Santo Stefano |
Comuni confinanti | Gabicce Mare, Cattolica (RN), Pesaro, San Giovanni in Marignano (RN), Tavullia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 61012 |
Prefisso | 0541 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 041020 |
Cod. catastale | E122 |
Targa | PU |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 186 GG[3] |
Nome abitanti | gradaresi |
Patrono | Terenzio di Pesaro |
Giorno festivo | terza domenica di settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
L'antico abitato è cinto da una doppia linea di mura medievali e dominato dalla Rocca di Gradara, al primo posto tra i musei marchigiani più visitati.
Geografia fisica

Gradara è situata a circa sei chilometri dalla costa adriatica, in corrispondenza del promontorio del San Bartolo. Sorge in area collinare, estrema propaggine dell'Appennino. È conosciuta soprattutto per la sua storica Rocca malatestiana, che assieme al suo borgo fortificato e alla sua cinta muraria costituisce un caratteristico esempio di architettura medievale.
Secondo alcuni autori romagnoli, apparterrebbe alla regione della Romagna storica [4].
Storia
Riepilogo
Prospettiva
La storia antica di Gradara è strettamente legata alle vicissitudini del suo castello, soggetto nei secoli al dominio delle famiglie Malatesta, Sforza, Della Rovere e dei Mosca.
Simboli

«Di rosso alle tre fasce diminuite, scorciate, unite, a guisa di tre gradini, poste in ombelico, la fascia superiore con lunghezza dimezzata rispetto a quella inferiore, la fascia intermedia di lunghezza mediana, il tutto di oro con tre spighe di grano dello stesso, poste a ventaglio, nodrite nella fascia superiore»
«Drappo di giallo con la bordatura di rosso, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento»
«Drappo di giallo alla bordura di rosso, caricato in centro dello stemma comunale…»
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica il 19 giugno 1998.[5][6]
Monumenti e luoghi d'interesse

- Rocca demaniale
- Gradara War Cemetery
- Torre dell'orologio
- Camminamenti di ronda
- Teatro dell'Aria
- Museo storico e Grotte medievali
- Casa del mercante
- Palazzo Rubini Vesin
- Teatro comunale
- Casa del gufo
- Chiesa SS.Sacramento
- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
- La Rocchetta
- Il giardino degli ulivi
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT, al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 318[8] persone e rappresentava il 6,5% del totale. Le comunità straniere più numerose (con percentuale sul totale della popolazione straniera) erano[9]:
Economia
Agricoltura
Fa parte anche dell'associazione nazionale Città dell'Olio[10].
Artigianato
Tra le attività economiche tradizionali, le più diffuse e importanti sono quelle artigianali, come la lavorazione ordinaria e artistica della ceramica e della maiolica.[11]
Turismo
Il comune, a vocazione turistica, fa parte dell'associazione i borghi più belli d'Italia[12] e nel 2004 è stato insignito[13] della Bandiera arancione del Touring Club Italiano[14].
Dal 1991 al 2002 la città ha ospitato annualmente Gradara Ludens, una delle prime manifestazioni italiane dedicate al gioco. Il festival è stato ripristinato nel 2023, con Beniamino Sidoti come direttore artistico[15].
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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19 giugno 1985 | 27 maggio 1990 | Maria Piermaria | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [16] |
28 maggio 1990 | 23 aprile 1995 | Sandro Sorbini | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [16] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Sandro Sorbini | Partito Democratico della Sinistra Democratici di Sinistra |
Sindaco | [16] |
14 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Sandro Sorbini | Centro-sinistra | Sindaco | [16] |
14 giugno 2004 | 22 febbraio 2006[17] | Gianfranco Micucci | Lista civica | Sindaco | [16][18] |
23 febbraio 2006 | 28 maggio 2006 | Franca Foronchi | Lista civica | Vicesindaca - Sindaca f.f. | [16] |
29 maggio 2006 | 15 maggio 2011 | Franca Foronchi | Lista civica | Sindaca | [16] |
16 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Franca Foronchi | Insieme per Gradara | Sindaca | [16] |
6 giugno 2016 | 4 ottobre 2021 | Filippo Gasperi | Per Gradara | Sindaco | [16][19] |
4 ottobre 2021 | in carica | Filippo Gasperi | Lista civica | Sindaco | [16] |
Sport
Calcio a 11
Il Gradara Calcio si è fuso nel 2010 con il vicino club di Gabicce Mare per formare il Gabicce Gradara che milita nel campionato di Promozione. La squadra gioca le sue gare interne a Gabicce Mare. Nel 2016 il nome del Gradara è tornato in auge grazie al cambio di denominazione del Fanano, seconda società cittadina. Per il 2022-23 il club milita in Terza Categoria.
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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