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singolo di Shirley Bassey del 1964 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Goldfinger è un singolo del 1964 di Shirley Bassey. È la title track del film Agente 007 - Missione Goldfinger, 3º capitolo della serie cinematografica di James Bond. Il brano è stato scritto da John Barry per quanto riguarda la musica, e da Leslie Bricusse con Anthony Newley per il testo.
Goldfinger singolo discografico | |
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Disco d'oro a Shirley Bassey per la colonna sonora di Goldfinger (1964) | |
Artista | Shirley Bassey |
Pubblicazione | 1964 |
Durata | 2:48 |
Genere | Pop Pop orchestrale Rhythm and blues |
Etichetta | Columbia United Artists (US) / Capitol (Canada) |
Formati | 45 giri |
Note | Lato B Strange How Love Can Be |
La canzone ottenne numerosi riconoscimenti internazionali, diventando l'unico successo da top 40 nella Billboard Hot 100 per la Bassey, raggiungendo la seconda posizione in classifica negli Stati Uniti[1] e la numero 21 nel Regno Unito[2]; venendo inoltre inserita nella classifica AFI's 100 Years... 100 Songs (n. 53) e nel 2008 ammessa nella Grammy Hall of Fame.[3]
A Leslie Bricusse ed Anthony Newley fu chiesto di scrivere un testo per la nuova composizione di John Barry. Ma quando l'autore suonò loro le prime tre note della melodia del pezzo, Bricusse e Newley si guardarono l'un l'altro e cantarono: « ...wider than a mile», sulla melodia di Moon River, la popolare canzone presente nella colonna sonora del film Colazione da Tiffany. Barry non si divertì affatto.
Una delle fonti di ispirazione era stato il brano Mack the Knife, canzone suggerita a Barry dal regista Guy Hamilton, che pensava fosse il tipo di pezzo giusto per il film. A Bricusse e Newley non furono mostrate scene del film o estratti dal copione, ma venne loro spiegata la fine del personaggio di Jill Masterson (che viene ricoperta d'oro), e quindi ai due venne in mente di citare "il tocco di Mida" nel testo, e da lì in poi le liriche furono completate in un paio di giorni.
La prima incisione di Goldfinger venne eseguita da Newley il 14 maggio 1964, con Barry come direttore, e si ottennero due versioni complete. Naturalmente le incisioni di Newley furono utilizzate solo come nastro dimostrativo per i produttori del film. La cantante Shirley Bassey fu la prescelta da Barry per la registrazione ufficiale del brano; egli aveva lavorato con lei nel dicembre 1963 e i due avevano anche avuto una relazione sentimentale. Barry aveva suonato una versione strumentale del pezzo alla Bassey prima che il testo fosse scritto; e lei accettò subito di interpretarlo indipendentemente da quali parole avrebbe dovuto poi cantare. La Bassey incise la traccia il 20 agosto 1964 presso i CTS Studios di Londra: George Martin, abituale produttore della Bassey, venne accreditato come produttore della sessione, ma in realtà fu lo stesso Barry ad occuparsi della produzione discografica[senza fonte]. Vic Flick, Jimmy Page e Big Jim Sullivan sono stati tutti indicati come chitarristi presenti durante la seduta in studio, e Page ha anche confermato il proprio coinvolgimento, ricordando di come la Bassey fosse quasi svenuta al termine dell'ultima nota del brano.
La registrazione di Goldfinger durò tutta la notte in quanto Barry richiese numerose ripetizioni a causa di imperfezioni tecniche venutesi a verificare.
L'iconica frase musicale costituita da due note che caratterizza l'introduzione non era presente nella partitura originale, ma venne in mente a Barry durante una pausa per il tè, un'ora e mezza dopo l'inizio della sessione di registrazione.
Alla sua pubblicazione il singolo (lato B Strange How Love Can Be) vendette più di un milione di copie nei soli Stati Uniti, raggiungendo la prima posizione in classifica in Giappone, la numero 4 in Australia, e stazionando nelle prime posizioni in molti Paesi europei inclusa Austria (n. 7), Belgio (n. 9), Germania (n. 8), Italia (n. 3), Paesi Bassi (n. 5), e Norvegia (n. 7). In Gran Bretagna invece, Goldfinger non si rivelò il successo maggiore di Shirley Bassey, raggiungendo solo la 21ª posizione.
Tra le parodie della canzone si segnalano Dr. Evil, composta dai They Might Be Giants per Austin Powers - La spia che ci provava,[8] e Max Power, da I Simpson, episodio "Homer to the Max".[9]
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