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militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giuseppe Cianino (Castellammare del Golfo, 24 febbraio 1909 – Marano Lagunare, 29 aprile 1945) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Giuseppe Cianino | |
---|---|
Nascita | Castellammare del Golfo, 24 febbraio 1909 |
Morte | Marano Lagunare, 29 aprile 1945 |
Cause della morte | Fucilazione |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Guardia di Finanza |
Unità | Brigata volante di Porto Nogaro |
Grado | Appuntato |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna d'Italia |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Nasce a Castellammare del Golfo (Trapani) il 24 febbraio 1909.
Si arruola nella Regia Guardia di Finanza il 26 giugno 1927 prestò servizio nelle città di Trieste, Venezia, Palermo, Trapani, Roma e Messina. Ha partecipato alla Campagna di Grecia nella seconda guerra mondiale, riuscendo a salvarsi pochi giorni prima dei tragici avvenimenti che portarono alla morte molti militari italiani passati per le armi dai tedeschi.
Giunto in italia gli alti comandi territoriali non diedero istruzioni, l’ordine era di presentarsi in una sede qualsiasi della Regia Guardia di Finanza per una destinazione. Fu trasferito in Friuli a San Giorgio di Nogaro prestando servizio presso la brigata volante di Porto Nogaro e collaborando con il Comitato di Liberazione Nazionale di seguito assegnato al Battaglione “Casati” della Brigata Osoppo.
Nelle fila della Battaglione “Casati” partecipò in operazioni di portaordini, arresti, ricognizioni e sabotaggio al fianco del comandante della compagnia Osovana “Fanfulla” Eusebio FELICI e il comandante di battaglione “Serra” Giuseppe CONGIU già ufficiali del Regio Esercito.
Il 28 aprile 1945 tutti gli effettivi delle file patriottiche osovane del Battaglione "Casati" insorgono contro le unità tedesche bloccandone la fuga tra Marano Lagunare e Carlino. Le unità nemiche sotto il fuoco dei patrioti della “Bassa Friulana” se pur ben armate subiscono perdite e fatti prigionieri.
Il 29 aprile 1945 dopo essersi recato ad avvisare gli abitanti di Marano Lagunare del rischio che il paese venisse bombardato per vendicare dei caduti nazisti durante uno scontro con i partigiani, viene catturato da un reparto tedesco in ritirata mentre trasportava documenti compromettenti, pertanto viene fucilato sul posto.[1][2][3]
Gli fu attribuito dalla Commissione Regionale Triveneta con n.Prot 24795 nel 7 luglio 1948 il grado di S.Tenente per il servizio prestato nelle fila Osovane.
Il 17 novembre 1956 è concessa dal Comando Generale della Guardia di Finanza la Croce al Merito di Guerra.
A sua memoria il 29 aprile 1975 i suoi commilitoni pongono una lapide commemorativa a San Giorgio di Nogaro.[4][5]
Alla cerimonia parteciparono la vedova Cianino La Rosa Caterina e il figlio Leonardo.
Nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2022 viene rubato dalla lapide commemorativa il mazzo di fiori posto dalle autorità locali a suo ricordo.[6]
Il 13 maggio 2024 gli viene concessa dal Presidente della Repubblica Italiana la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[7]
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