Loading AI tools
vescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giulio Cesare Compagnoni (Macerata, 2 agosto 1675 – 12 aprile 1732) è stato un vescovo cattolico e uomo di cultura italiano[1].
Figlio del nobile Mario Compagnoni e della nobildonna Pandolfina Massucci, proveniva da una delle più ricche e potenti famiglie maceratesi. Amante sin da ragazzo dello studio, giovane consigliere del Santo Uffizio di Macerata e esaminatore sinodale, conseguì nel 1700 la laurea dottorale in Filosofia e Teologia presso l'Università di Macerata.[2]
Intraprese immediatamente la carriera ecclesiastica; nel 1703 divenne chierico per poi essere promosso, tre anni dopo, agli ordini minori.[1] Dapprima nominato canonico e poi arcidiacono, divenne sacerdote nel 1714.[1]
Era aggregato alla nobiltà di Monte Santo, come il fratello Giò Francesco.[3] Fu tra i fondatori della colonia arcade maceratese, detta “Elvia”.[4] Molto attivo dal punto di vista culturale, era membro dell'Accademia dei Catenati, di cui fu nominato vice-custode nel 1718. Poco dopo, il 2 marzo dello stesso anno, l'Accademia lo elesse suo principe.[5] Era particolarmente stimato dal papa Benedetto XIII, che, nel 1725, lo nominò vescovo di San Severino, ministero che ricoprì fino alla sua morte.[6]
A seguito di numerosi episodi di contatto fra le monache del Convento di clausura di San Severino e persone esterne, il Compagnoni emise, nel 1728, un editto con il quale proibì a chiunque di avere qualsiasi tipo di relazione con le monache e stabilì pene anche gravi (compresa la scomunica) per chi avesse trasgredito le regole imposte.[7] Monsignor Giulio Cesare Compagnoni si distinse, nel corso della sua vita, per le opere di carità, in cui spese gran parte dei beni che gli appartenevano.[8]
La morte lo colpì nel 1732 e subito nacquero contese per spartirsi la sua cospicua eredità, suddividendo i suoi beni da quelli ecclesiastici. Numerosi argenti, mobili e suppellettili antichi vennero rivendicati da Guarniero Marefoschi, altrettanti da Giò Francesco Compagnoni.[7]
La genealogia episcopale è:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.