Giovanni Trossarelli
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Giovanni Trossarelli (Savigliano, 30 ottobre 1863 – prima guerra mondiale, 28 agosto 1915) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della prima guerra mondiale[2].
Giovanni Trossarelli | |
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Nascita | Savigliano, 30 ottobre 1863 |
Morte | prima guerra mondiale, 28 ottobre 1915 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Specialità | Alpini |
Anni di servizio | 1892-1915 |
Grado | Colonnello |
Guerre | Guerra di Abissinia Prima guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia di Adua |
Comandante di | 89º Reggimento fanteria "Salerno" |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Scuola Militare di Modena |
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916[1] | |
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nacque a Savigliano, provincia di Cuneo, il 30 ottobre 1863, figlio[N 1] di Giovenale e di Luigia Barbero.[3][4]
Compì gli studi classici a Savigliano, e poi si arruolò nel Regio Esercito frequentando la Scuola Militare di Modena uscendone nel settembre 1882 con il grado di sottotenente assegnato all'arma di fanteria in forza al 22° Reggimento fanteria della Brigata "Cremona".[2] Fu promosso tenente nell'ottobre 1885, chiese, ed ottenne, il passaggio alla specialità alpini trasferito al 2° Reggimento, passando poi al 4° con la promozione a capitano, avvenuta nel luglio 1892.[2][5] Nel dicembre di due anni dopo entra a a far parte del corpo di spedizione in Africa, assegnato al Battaglione alpini d'Africa.[3] Al comando della 1ª Compagnia prese parte alla battaglia di Adua, il 1° marzo 1896, venendo decorato con una medaglia di bronzo al valor militare.[6]
Rientrò in Italia due mesi dopo, rientrando in servizio nel 2° Reggimento alpini, per poi essere trasferito nel 1909, con la promozione a maggiore, al 1º Reggimento alpini, nel quale rimase anche con la promozione a tenente colonnello.[3] Dopo la dichiarazione di guerra all’'Impero austro-ungarico, avvenuta il 24 maggio 1915, alla fine del mese di giugno fu promosso colonnello, e assunse il comando dell'89º Reggimento fanteria della brigata "Salerno", già presente in zona di operazioni nel settore di Tolmino.[6] Nella seconda metà del mese di agosto partecipò alle operazioni per la conquista dello Sleme e del Mrzli, sopra Caporetto.[6] Fu alla testa del reggimento durante gli attacchi che iniziarono il giorno 14 e che continuarono violenti nei giorni successivi a causa della la tenace resistenza opposta dagli austriaci, partecipando a furiosi combattimenti corpo a corpo.[3] All'alba del 28 agosto prese parte all'attacco contro il cosiddetto "trincerone", rimanendo gravemente ferito da un colpo di fucile.[3][6] Rifiutatosi di farsi portare al posto di medicazione, chiese di non informare i propri soldati della gravità della sua ferita e morì sul campo di battaglia.[3] Con Decreto Luogotenenziale del 25 giugno 1916 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4]
Onorificenze
«Dopo avere, per più giorni, guidato con slancio il proprio reggimento all’attacco di una forte posizione nemica, colpito a morte mentre, dimentico di sè, non pensava che alla direzione del combattimento, spirava sul campo senza voler essere trasportato al posto di medicazione, e vietando, anzi, agli astanti di parlare dell’accaduto, per il timore che la sua morte impressionasse il reggimento e ne diminuisse lo slancio nel difficile attacco. Mrzli, 29 agosto 1915.[7]»
— Decreto Luogotenenziale 25 giugno 1916.
— Decreto Luogotenenziale 25 giugno 1916.
«Si distinse per fermezza e coraggio durante il combattimento, resistendo ostinatamente coi suoi anche quando era già pronunciato l'avvolgimento nemico.»
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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