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storico italiano (1940-2023) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giorgio Otranto (Corigliano Calabro, 19 settembre 1940 – Bari, 5 gennaio 2023) è stato uno storico italiano del cristianesimo, fondatore del Centro studi micaelici e garganici di Monte Sant'Angelo.
Fu professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dal 1980 e Presidente nazionale della Consulta Universitaria per la Storia del Cristianesimo e delle Chiese (CUSSC) e dell'Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari (AIRS). Fu direttore della rivista Vetera Christianorum, organo scientifico del Dipartimento di Studi classici e cristiani dell'Università di Bari; diresse, inoltre, collane editoriali di storia e archeologia (Quaderni di Vetera Christianorum, Scavi e ricerche, Bibliotheca Michaelica, Biblioteca Tardoantica).
Nel giugno 2013 ottenne il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per il 2012, assegnato dall'Accademia dei Lincei.[1]
Nel 1995 fondò il “Centro di studi micaelici e garganici” a Monte Sant'Angelo, come sede distaccata del Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università di Bari. In seguito divenne cittadino onarario della città dell'Arcangelo Michele.[2]
La sua produzione scientifica comprese libri e contributi che trattano i diversi aspetti della storia del cristianesimo antico e altomedievale. Un primo filone delle sue ricerche riguarda l'esegesi biblica dei Padri della Chiesa, costantemente letta nella prospettiva di ricostruire la storia delle comunità cristiane, nei loro rapporti, in prima istanza, con ebrei e pagani. Particolarmente interessato ai rapporti tra ebrei e cristiani nei primi tre secoli, tradusse e commentò l’Adversus Iudaeos di Tertulliano ricostruendo, anche sulla base del materiale epigrafico, la presenza degli ebrei a Cartagine tra II e III secolo. I suoi studi si incentrano sul modo di sentire e sull'atteggiamento dei cristiani dei primi secoli ed hanno approfondito la questione del sacerdozio femminile, aprendo nuove e diverse prospettive su questioni ritenute in passato ormai definitivamente risolte. Su tale argomento e sull'interpretazione dell'arte cristiana, nell'ottobre 1991, ha svolto lezioni, seminari e conferenze in numerose Università americane (Università di Madison, Minneapolis, Chicago, Washington, Boston) in qualità di visiting professor. In ambito agiografico, ha analizzato il Martirologio geronimiano, alla luce di risultati di scavi e della tradizione orale. Ha approfondito in maniera particolare l'origine del culto di S. Michele sul Gargano e la sua diffusione in Occidente, ricostruendo il passaggio dai culti pagani al cristianesimo, la storia dei rapporti intercorsi tra i Longobardi di Benevento e il santuario garganico tra VII e XI secolo, il formarsi di una tipologia di santuario micaelico, l'esportazione di tale modello nell'Italia e nell'Europa medievali, in particolare a Mont-Saint-Michel in Francia.
Studiò la tipologia dei santuari, la evoluzione della concezione del pellegrinaggio e i rapporti tra pellegrinaggio e santuari tra tarda antichità e Medioevo, contribuendo alla realizzazione del censimento dei santuari cristiani d'Italia insieme a Gabriele De Rosa, Sofia Boesch Gajano, André Vauchez e Giorgio Cracco. L'AIRS si propone la pubblicazione della collana Santuari d'Italia su base regionale, di cui è già stato pubblicato il volume sul Lazio.
Con metodologia interdisciplinare, ha indagato alcuni aspetti della religiosità popolare in epoca medievale e moderna, con particolare riferimento alle edicole religiose, alle cosiddette insegne dei pellegrini e alla organizzazione delle “compagnie”.
Un altro filone della sua produzione scientifica è incentrato sull'approfondimento dell'iconografia cristiana delle origini, suggerendo nuove interpretazioni in merito alla raffigurazione di alcune scene bibliche e di alcuni personaggi, e prospettando nuove ipotesi in merito alla vexata quaestio dell'origine dell'arte cristiana. Sviluppò indagini sulle origini del cristianesimo in Italia meridionale, culminate nella pubblicazione di un volume (Per una storia dell'Italia tardo antica cristiana), che ricostruisce la cristianizzazione del territorio, il configurarsi della gerarchia ecclesiastica e la formazione dei distretti diocesani, disegnando un quadro della presenza cristiana abbastanza ampio e articolato e mostrando molto interesse per le piccole comunità periferiche, per tutti gli aspetti del vissuto cristiano e per la cristianizzazione delle campagne. Diede vita a una serie di ricerche internazionali sui culti di San Michele e San Nicola, che hanno aggregato specialisti di tutta Europa e hanno prodotto un proficuo scambio di esperienze scientifiche e metodologiche e diversi volumi, pubblicati nelle Collane dell'École, in Bibliotheca Michaelica e in Nicolaus. Studi storici. Per la collaborazione dell'Università degli studi di Bari con l'Argentina, di cui è stato promotore, fondò la Collana di studi Sodalitas, di cui sono comparsi cinque volumi miscellanei e realizzò una serie di iniziative finalizzate al recupero della italianità nelle comunità di italiani di seconda, terza e quarta generazione residenti in Argentina.
Morì a 82 anni il 5 gennaio 2023 a Bari dopo un'emorragia cerebrale.[3]
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