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poeta italiano (1940-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giorgio Luzzi (Rogolo, 7 gennaio 1940) è un poeta, saggista, critico letterario e traduttore italiano.
Ha studiato al liceo classico a Sondrio e ha conseguito due lauree, la prima in Giurisprudenza a Pavia e l'altra in Lettere Moderne a Torino, città nella quale vive dai primi anni settanta. Ha lavorato come dirigente pubblico nel settore dell’istruzione, successivamente come docente di italiano e storia nelle sezioni serali di Istituti Tecnici del capoluogo piemontese.
Tra le sue amicizie letterarie formative, quelle di Andrea Zanzotto, Giovanni Raboni, Luciano Erba, Giancarlo Majorino, David Maria Turoldo e Camillo De Piaz.[senza fonte]
La sua suite Rogo alla Thyssen-Krupp[1], riferita alla tragedia dell’incendio torinese del 2007, è stata musicata da Adriano Guarnieri e rappresentata con il titolo Lo stridere luttuoso degli acciai a Torino e a Reggio Emilia, messa in scena Controluce - Teatro d’Ombre (rispettivamente Teatro Astra, 4-7 dicembre 2014 e Teatro Valli 23 ottobre 2015).
Nel 2017 è usicto un volume monografico di Patrick Cherif che sistematizza la produzione bibliografica di Luzzi[2]. In particolare vi è presente una sezione di voci su “Plaquettes, poesie sparse e testi vari” (pp. 142–146) che documentano le collaborazioni di Luzzi con artisti (pittori, scultori, incisori); tra queste voci sono numerose quelle relative a testi di Giorgio Luzzi – su temi prevalentemente letterari e di arte contemporanea – pubblicati in giornali o riviste tra i quali: il “Giornale del Popolo” di Lugano, “Poesia”, “L'Indice dei libri del mese”, “Paragone”.
Sul sito del Museo Etnografico Tiranese è ospitata, a cura di Bruno Ciapponi Landi, una galleria di pubblicazioni[3] di Giorgio Luzzi, accompagnata da un suo “Autoritratto”[4].
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