Gioacchino Maglioni (1891-1966)
compositore e violinista italiano (1891-1966) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
compositore e violinista italiano (1891-1966) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gioacchino Maglioni (Firenze, 19 marzo 1891 – Firenze, 22 marzo 1966[2][1]) è stato un compositore e violinista italiano.
Nipote di Gioacchino Maglioni.[3] Studiò a Firenze, con Luigi Bicchierai (che fu allievo del nonno), e a Bruxelles[1], dove apprese violino con César Thomson e composizione con François-Auguste Gevaert.[2] Formò un duo con Mario Castelnuovo-Tedesco[3] e fu attivo come concertista in Italia e all'estero.[2] Insegnò violino a Ferrara, Arezzo, Palermo e Firenze.[3][2] Tra i suoi allievi Sylvano Bussotti, Piero Bellugi e Piero Farulli.[4] Farulli lo descrive come una persona molto colta ma dice che come insegnante era tremendamente noioso: faceva fare «solo tecnica e scale, in maniera pedante.»[5] Curò per Ricordi alcune edizioni di musica violinistica (per esempio delle variazioni Non più mesta di Paganini nell'edizione Ricordi di lastra E.R. 554[6], del concerto BWV 1041 di Bach nell'edizione Ricordi E.R. 531 del 1954[7], del duetto per violini op. 8 di Pleyel in edizione del 1954[8], e di alcune sonate di Händel nel 1953[2]), un'antologia violinistica (lastra E.R. 2651 del 1962)[9], e trascrisse per violino composizioni del collega Vito Frazzi.[10] Scrisse alcuni articoli di critica musicale sulle riviste «Il pianoforte», «La critica musicale», «La fiera letteraria» e «La rassegna musicale». Compose balletti, diversa musica per violino, alcuni pezzi per pianoforte e cicli di liriche.[2] La sua biblioteca musicale, con oltre 200 edizioni (databili dalla seconda metà dell'800 agli anni '50 del '900) di un vasto repertorio violinistico, è stata donata dagli eredi all'Istituto Mascagni di Livorno.[11] Nel Fondo Farulli della Scuola di Musica di Fiesole ci sono diversi manoscritti di musiche di Maglioni che Farulli copiò di suo pugno (o riprodusse in ciclostile dall'originale) o autografe di Maglioni lasciate in dono all'allievo: si tratta di pezzi cameristici violino e pianoforte, o viola e pianoforte, terzetti per violino e due viole, duetti violino e viola, ed esercizi (autografi di Farulli datati 1936 col titolo Studi del maestro Maglioni).[12]
È sepolto nel Cimitero Monumentale della Misericordia dell'Antella, Comune di Bagno a Ripoli, provincia di Firenze.[13]
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