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scrittore, ambientalista ed etologo italiano (1927-1995) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giovanni Battista Padoan, noto come Gianni Padoan (Velletri, 28 maggio 1927 – Lecco, 5 aprile 1995), è stato uno scrittore, ambientalista ed etologo italiano.
Pubblicò più di cento romanzi tradotti in decine di lingue, tra cui inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, ungherese e giapponese. Nel 1980 ottenne il "Libro d'oro"[1], destinato, di anno in anno, agli scrittori che raggiungono il milione di copie vendute. Tra i numerosi premi conseguiti, ottenne per tre volte il Bancarellino (nel 1970 per il libro Robinson dello spazio, nel 1979 per La carica delle patate e nel 1983 con Il branco della rosa canina)[2] e una volta il Premio Castello (nel 1970, con Robinson dello spazio). Dal suo libro Tottoi in Giappone è stato realizzato un fortunato cartone animato, intitolato Tottoi come il libro. Padoan curò l'adattamento letterario italiano degli episodi della serie televisiva inglese di culto Spazio 1999. L'UNESCO lo designò fra i dieci migliori scrittori per ragazzi di tutto il mondo.[3]
Gianni Padoan, che ha scritto e condotto per la Rai numerosi programmi e sceneggiati radiofonici, ai suoi esordi collaborò a diverse testate giornalistiche e riviste specializzate in storia, tra cui "Storia Illustrata" e "Historia".
Visse per anni in tenda e in roulotte, in Grecia e nel Parco nazionale d'Abruzzo, dove studiò il comportamento dei lupi. Sulla sua biografia, nella quarta di copertina di uno degli ultimi libri, fece scrivere: "Non vanta radici e fa il possibile per non metterne. Ha realizzato i suoi ideali di vita cancellando dalla sua realtà esistenziale anche 'la casa' e tutto ciò che le 'quattro mura' comportano".[4]
Morì a Lecco all'età di sessantasette anni: era padre della scrittrice Daniela Padoan, con la quale scrisse alcuni degli ultimi libri.
Nel 1980 Padoan scrisse Tottoi, il racconto di un 14enne spaesato e sensibile che dette il nome al libro (nato in Germania da emigrati sardi, di ritorno nel paese dei genitori) e di Zabaione - il vero protagonista della storia -, un cucciolo di foca monaca che imparò a nuotare nelle grotte di Cala Gonone, in Sardegna. E i cui "occhioni dolci, tristi e rassegnati [...] accusavano gli esseri umani di averlo condannato a morte".[5]
Il libro andò esurito in tutte le sue edizioni, sia quelle pubblicate con Bompiani prima, che poi con Mondadori. La trama del racconto ispirò un anime uscito in Giappone nel 1992 e un videogioco per Playstation e pc che insegnava ai bambini giapponesi la grammatica della lingua inglese.[5] L'anime, doppiato successivamente in spagnolo, arrivò in Itala dieci anni più tradì, nel 2012, grazie alla traduzione, fatta dagli alunni della classe 1A della scuola media di Dorgali, in italiano e sardo.[5]
A 26 anni di distanza dalla la morte dello scrittore, sotto la spinta di Giuseppe Pisanu, direttore del Museo archeologico del comune di Dorgali, la casa editrice Taphros organizzò la riedizione di Tottoi, pubblicata nel 2021 e accompagnata dai disegni di Claudia Piras.[5]
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