Gens Annia
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La gens Annia era un'antica famiglia plebea romana. La prima persona della gens, menzionata da Tito Livio, è il pretore latino Lucio Annio di Setia, una colonia romana nel 340 a.C.[1] Al tempo della seconda guerra punica, i suoi membri ebbero incarichi minori nelle magistrature a Roma, fino a quando Tito Annio Lusco fu nominato console nel 153 a.C. Membri importanti della gens sono conosciuti nella storia romana fino al III secolo.

Origine della gens
Sebbene Lucio Annio provenisse dalla città volsca di Setia, la sua origine sembra essere latina, e i nomi utilizzati dai vari membri di questa famiglia paiono coerenti con tale origine. Non si sa se gli Annii stabilitisi a Roma discendessero da Annio Lucio. Almeno uno dei primi Annii proveniva dalla Campania, ma a quel tempo la famiglia si era già stabilita a Roma.[1]
Praenomina
I praenomina usati dagli Annii comprendevano Titus, Lucius e Gaius. Gli Annii Lusci preferivano Titus e Gaius, mentre gli Annii Bellieni preferivano Lucius e Gaius. Altri membri della gens portavano i praenomina Lucius, Publius, Gaius e Quintus.
Rami e cognomina
Un certo numero di Annii durante la Repubblica non portò alcun cognomen. I rami principali degli Annii portavano i cognomina Luscus e Bellienus (o Bilienus); Luscus stava ad indicare problemi di vista. Un altro membro di questa famiglia portava l'agnomen Rufus, probabilmente un riferimento ai suoi capelli rossi; tra gli altri cognomina della famiglia ci sono Asellus, Cimber, Pollio e Milo.[1]
Membri della gens
Annii Lusci
- Marco Annio Lusco, triumviro inviato alla fondazione delle colonie nella Gallia Cisalpina nel 218 a.C., costretto, da una improvvisa rivolta dei Galli Boi, a rifugiarsi a Mutina;[2]
- Tito Annio Lusco, inviato nel 172 a.C. presso Perseo di Macedonia per interrompere il trattato di amicizia,[3] e triumviro nel 169 a.C. per accrescere la popolazione della colonia di Aquileia;[4]
- Tito Annio Lusco, console nel 153 a.C. che si oppose come oratore al tribuno Tiberio Sempronio Gracco nel 133 a.C.[5]
- Tito Annio Lusco Rufo, console nel 128 a.C.
- Gaio Annio Lusco, comandante della guarnigione di Leptis Magna durante la guerra giugurtina condotta nel 108 a.C. da Quinto Cecilio Metello Numidico; nell'81 a.C. venne inviato da Silla contro Quinto Sertorio;
- Tito Annio Milone, tribuno della plebe nel 57 a.C. e invano difeso da Cicerone dopo l'assassinio di Publio Clodio Pulcro nel 52 a.C.[6]
Annii Bellieni
- Lucio Annio Bellieno, pretore nel 107 a.C., fu agli ordini di Gaio Mario nelle guerre contro Giugurta e Bocco I;[7]
- Lucio Annio Bellieno, zio di Catilina, al quale Silla ordinò di uccidere il generale Quinto Lucrezio Ofella, che fu condannato nel 64 a.C.
- Gaio Annio Bellieno, legatus di Marco Fonteio nella Gallia Narbonense nel 72 a.C.[8]
- Lucio Annio Bellieno, che ebbe la casa bruciata dopo l'assassinio di Cesare nel 44 a.C.[9]
Altri membri
- Lucio Annio, il pretore latino di Setia nel 340 a.C., che chiese l'uguaglianza per i Latini;
- Annio, un liberto, ritenuto il padre di Gneo Flavio, edile curule nel 304 a.C.[10]
- Lucio Annio, tribuno della plebe nel 110 a.C.[11]
- Publio Annio, tribunus militum nell'87 a.C., assassinò l'oratore Marco Antonio e ne portò la testa a Mario;[12]
- Gaio Annio, inviato da Silla nell'82 a.C. in Spagna contro Sertorio, che fu costretto a rifugiarsi a Carthago Nova;[13]
- Quinto Annio, senatore, uno dei congiurati di Catilina nel 63 a.C.[14]
- Gaio Annio Cimbro, uno dei seguaci di Marco Antonio;
- Gaio Annio Pollione, triumvir monetalis nel 9 a.C.;[15]
- Gaio Annio Pollione, figlio del precedente[16], console suffetto forse nel 18 o nel 21 o nel 22, accusato di laesa majestas durante il regno di Tiberio;[17]
- Lucio Annio Viniciano, figlio del precedente[18], console suffetto probabilmente nel 40[19], architetto della congiura del gennaio 41 contro Caligola[20] e oppositore di Claudio, durante una rivolta contro il quale si suicidò nel 42[21].
- Annio Pollione, figlio del precedente e genero di Quinto Marcio Barea Sorano[22], fu esiliato nel 65 con l'accusa di aver partecipato alla congiura di Pisone;[23]
- Lucio Annio Viniciano, fratello del precedente e genero del grande generale Gneo Domizio Corbulone[24], avrebbe architettato una congiura contro Nerone tra 65 e 66[25];
- Lucio Annio Viniciano, figlio del precedente[18], console suffetto probabilmente nel 40[19], architetto della congiura del gennaio 41 contro Caligola[20] e oppositore di Claudio, durante una rivolta contro il quale si suicidò nel 42[21].
- Annio Fausto, uomo di rango equestre, delator al tempo di Nerone, accusato da Vibio Crispo, fu condannato dal Senato nel 69 d.C.;[26]
- Annio Gallo, generale romano, servì sotto gli imperatori Otone e Vespasiano;
- Publio Annio Floro, storico e poeta romano;
- Appio Annio Trebonio Gallo, senatore romano e console nel 108,[27] forse figlio di Appio Annio Gallo, console suffetto nel 67, padre di:
- Appio Annio Trebonio Gallo, senatore romano e console suffetto nel 139,[28] padre di:
- Appio Annio Atilio Bradua, senatore romano, console ordinario nel 160;[28]
- Annia Regilla, sorella di Atilio Bradua, che sposò Erode Attico;
- Appio Annio Trebonio Gallo, senatore romano e console suffetto nel 139,[28] padre di:
- Marco Annio Vero, senatore romano e tre volte console, padre di:
- Faustina maggiore, imperatrice romana che sposò il futuro imperatore romano Antonino Pio;
- Marco Annio Vero, padre dell'imperatore Marco Aurelio e di Annia Cornificia Faustina;
- Marco Annio Libone, senatore romano e due volte console, nel 128 e nel 161, padre di:
- Marco Annio Flavio Libone, console nel 204 e di Annia Fundania Faustina;
- Lucio Annio Fabiano, console suffetto nel 141, padre di:
- ?, padre di:
- Lucio Annio Fabiano, console nel 201;
- ?, padre di:
- Lucio Annio Arriano, console nel 243;
- Floriano, imperatore romano nel 276;
- Gaio Annio Anullino, console nel 295;
- Gaio Annio Tiberiano, un politico dell'Impero romano.
Note
Bibliografia
Altri progetti
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