Gaio Manilio

politico romano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Gaio Manilio (in latino: Gaius Manilius; fl. 67-66 a.C.) è stato un politico romano.

Fatti in breve Tribuno della plebe della Repubblica romana, Nome originale ...
Gaio Manilio
Tribuno della plebe della Repubblica romana
Nome originaleCaius Manilius
GensManilia
Tribunato della plebe66 a.C.
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Propose, nelle vesti di tribuno della plebe, la cosiddetta lex Manilia (66 a.C.), con la quale si conferiva a Pompeo il comando della guerra contro Tigrane II e Mitridate VI, re del Ponto.[1] Il 29 dicembre del 67 a.C., inoltre, propose la lex Manilia de libertinorum suffragiis, fatta approvare irregolarmente durante i ludi Compitalicii,[2] che dava ai libertini il diritto di voto in tutte le tribù (ciascuno in quella del patrono), immediatamente cassata al 1º gennaio dai nuovi consoli Manio Emilio Lepido e Lucio Volcacio Tullo[3].

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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