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In meteorologia, il fronte meteorologico o atmosferico (comunemente detto perturbazione) è la superficie di contatto, e pertanto di discontinuità, tra due masse d'aria aventi caratteristiche di temperatura, pressione e umidità differenti, tipico della dinamica dei cicloni extratropicali.
La classificazione dei fronti può essere effettuata in diversi modi: secondo il movimento, secondo la posizione geografica, secondo l'altitudine, ma anche in base ai processi termodinamici che li generano.
In particolare:
La superficie di contatto tra le due masse d'aria è detta "superficie di discontinuità", e l'intersezione di questa sul terreno è detta "linea del fronte".
I tipi di fronti meteorologici principali e più comuni sono quattro, descritti nelle carte meteorologiche da linee con simboli diversi:
Si ha un fronte caldo lungo la superficie che separa una massa d'aria più calda (e spesso anche più umida) da una più fredda (generalmente meno umida) sopra la quale scorre. Difatti l'aria calda è meno densa, e quindi sale sopra quella più fredda che incontra lungo la strada; in tal modo si raffredda e causa formazione di nuvole estese, generalmente di tipo stratificato. Ad esse possono essere associate piogge leggere o nevicate.
I fronti caldi hanno una pendenza solitamente molto bassa, e hanno un'estensione orizzontale che può raggiungere 1000 chilometri ed oltre. Le precipitazioni (pioggia, neve) associate si estendono per alcune centinaia di chilometri e sono a carattere continuo. Esistono rari casi in cui il fronte caldo è molto più ripido, ed associato a temporali molto violenti e persistenti, estesi in orizzontale per pochi chilometri. Ne sono un esempio ben chiaro due eventi recenti: l'alluvione dello Spezzino nel 2011 e l'alluvione della Maremma nel novembre 2012.
Il fronte caldo può, dal punto di vista termodinamico, essere a:
Fenomeni atmosferici | Prima del passaggio del fronte | Mentre sta passando il fronte | Dopo il passaggio del fronte |
---|---|---|---|
Temperatura | Freddo | Riscaldamento improvviso | Più caldo, seguito da un livellamento |
Pressione atmosferica | Decrescita regolare | Livellamento | Leggera risalita seguita da discesa |
Vento |
|
Variabile |
|
Precipitazioni | Acquazzoni, neve, acquaneve, o pioggia fine e fitta | Leggera pioggia fine e fitta | Generalmente nulla, qualche volta pioggia leggera e acquazzoni |
Nubi | Cirri, cirrostrati, altostrati, nembostrati, seguito da strati e foschia; occasionalmente, in estate, cumulonembi | Strati, qualche volta cumulonembi | Schiarite con strati sparsi, qualche volta cumulonembi sparsi |
Visibilità | Scarsa | Scarsa, ma in miglioramento | Abbastanza buona con foschia |
Umidità | Aumenta regolarmente | Stazionaria | Aumenta, e quindi si stabilizza |
Si ha un fronte freddo quando una massa d'aria fredda (quindi meno umida ma più densa) si avvicina ad una massa più calda e più umida pertanto più leggera. In questo caso l'aria fredda si incunea sotto quella calda, facendola salire (instabilità atmosferica).
Lungo il fronte si possono generare fenomeni meteorologici anche violenti come rovesci, temporali (anche sotto forma di fronti o linee temporalesche o squall line), vento forte e turbolenza, tempeste e tormente (anche di neve), ma i fronti freddi passano velocemente, anche in poche ore, lasciando dopo il loro passaggio aria fredda e asciutta. Se l'aria però è sufficientemente secca non ci sono precipitazioni. Il fronte freddo può essere lento o veloce (ma sempre più veloce di quello caldo), ed ha una pendenza intorno al 5-10%.
Le nubi caratteristiche del fronte freddo sono a sviluppo verticale cumuli e cumulonembi.
Il fronte freddo può essere a:
L'arrivo di questo fronte si preannuncia con una diminuzione di temperatura, aumento del vento e migliore visibilità.
Fenomeni atmosferici | Prima del passaggio del fronte | Mentre sta passando il fronte | Dopo il passaggio del fronte |
---|---|---|---|
Temperatura | Caldo | Raffreddamento rapido | Stabilmente freddo |
Pressione atmosferica | Decresce costantemente | Raggiunge il minimo, quindi aumenta rapidamente | Aumenta costantemente |
Vento |
|
A raffiche, direzione variabile |
|
Precipitazioni | Brevi acquazzoni | Temporali, qualche volta anche violenti | Acquazzoni, seguiti da schiarite |
Nubi | In aumento: Cirri, cirrostrati e cumulonembi | Cumulonembi | Cumuli |
Visibilità | Abbastanza scarsa con foschia | Scarsa, ma in miglioramento | Buona, eccetto durante gli acquazzoni |
Umidità | Alta; stazionaria | Rapido salto | In caduta |
Si ha un fronte occluso quando un fronte freddo (quindi più veloce) raggiunge un fronte caldo e si sovrappone
Il fronte occluso può essere "a carattere caldo" o "a carattere freddo", a seconda delle temperature. Il fronte occluso a carattere caldo è più frequente.
Sulle carte meteorologiche difficilmente si fa la distinzione fra i due tipi di fronti occlusi: se c'è un fronte occluso a carattere caldo i semicerchi sono pieni e i triangoli vuoti, in quello a carattere freddo i triangoli pieni e i semicerchi vuoti.
A questo particolare tipo di fronte viene spesso associata la "teoria frontale dei cicloni", la quale spiega attraverso l'occlusione la formazione del ciclone extratropicale che si crea a volte a latitudini vicine ai poli.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 45863 · LCCN (EN) sh85052081 · BNF (FR) cb122359034 (data) · J9U (EN, HE) 987007552998805171 |
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