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serie televisiva austriaco-tedesca-ceca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Freud è una serie televisiva austriaca-tedesca-ceca in otto episodi, ideata da Marvin Kren e con Robert Finster nel ruolo di Sigmund Freud, Ella Rumpf nel ruolo della medium Fleur Salomé e Georg Friedrich nel ruolo dell'ufficiale di polizia e veterano di guerra Alfred Kiss. Il 24 febbraio 2020, durante la settantesima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, Freud ha aperto la Berlinale Series con la proiezione, in prima visione mondiale, dei primi tre episodi di 55 minuti ciascuno.[1] È il primo progetto congiunto della casa di distribuzione austriaca ORF con il servizio di streaming Netflix.[2]
Freud | |
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Logo della serie | |
Paese | Austria, Germania, Repubblica Ceca |
Anno | 2020 |
Formato | serie TV |
Genere | giallo, drammatico, thriller, poliziesco |
Stagioni | 1 |
Episodi | 8 |
Durata | 45-58 min (episodio) |
Lingua originale | tedesco |
Rapporto | 16:9 |
Crediti | |
Ideatore | Marvin Kren, Benjamin Hessler, Stefan Brunner |
Regia | Marvin Kren |
Sceneggiatura | Stefan Brunner, Benjamin Hessler, Marvin Kren |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Fotografia | Markus Nestroy |
Montaggio | Jan Hille, Christoph Loidl, Bettina Mazakarini, Olivia Retzer |
Musiche | Stefan Will, Marco Dreckkötter |
Produttore | Heinrich Ambrosch, Julia Jaensch, Marvin Kren, Moritz Polter, Simone Ruff, Sebastian Rybing |
Produttore esecutivo | Heinrich Ambrosch, Marvin Kren, Moritz Polter |
Casa di produzione | Bavaria Fiction, Satel Film, Netflix, Österreichischer Rundfunk (ORF) |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Dal | 15 marzo 2020 |
Al | 22 marzo 2020 |
Rete televisiva | ORF 1 |
Distribuzione in italiano | |
Data | 23 marzo 2020 |
Distributore | Netflix |
Il 15 marzo 2020, l'emittente ORF ha distribuito i primi due episodi, mentre il 18 e il 22 marzo 2020 gli ultimi sei.[3] La serie è stata, poi, distribuita il 23 marzo 2020 da Netflix.[4]
Vienna, 1886. Sigmund Freud è un giovane neurologo affascinato dall'ipnoterapia, scoperta durante un recente viaggio di studio in Francia nella nota clinica del dott. Jean-Martin Charcot, fervido sostenitore della natura psichica dell'isteria. Ritornato a Vienna, Sigmund inizierà ad applicare l'ipnosi ai casi clinici dell'ospedale psichiatrico in cui lavora, diretto dall'intransigente quanto stimato Theodor Meynert. Le teorie innovative troveranno subito l'opposizione non solo del direttore, convinto della natura scenica e falsa dell'isteria, ma anche dei colleghi fra i quali Leopold von Schönfeld, pupillo di Meynert. Dopo una presentazione fallimentare del metodo ipnotico, di fronte agli esponenti di spicco dell'ospedale, Sigmund sarà convinto dall'amico e collega Arthur Schnitzler a partecipare ad una festa organizzata dalla contessa Sophia von Szápáry col pretesto di ampliare la cerchia di conoscenze influenti. Durante la festa, la contessa insieme al marito, Viktor von Szápáry, metterà in scena una seduta spiritica roteante attorno alla figura della medium ungherese Fleur Salomé. Da quel momento, Sigmund si ritroverà catapultato in una spirale di omicidi, complotti, vendette e fatti soprannaturali che dovrà risolvere facendo ricorso alle sue nuove conoscenze e all'aiuto della governante Leonore e del veterano di guerra Alfred Kiss.
L'emittente austriaca ORF ha trasmesso la prima stagione dal 15 al 22 marzo 2020 mentre Netflix, il 23 marzo 2020.
Stagioni | Episodi | Prima TV Austria | Pubblicazione Italia |
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Prima stagione | 8 | 2020 | 2020 |
La serie è stata prodotta da Wiener Satel Film (Heinrich Ambrosch) e Bavaria Fiction (Moritz Polter). Marvin Kren ha lavorato per tutta la prima stagione come showrunner e produttore esecutivo.[5][6]
La produzione è stata supportata dal Filmfonds Wien, dal Fernsehfonds Austria, dal Creative Europe MEDIA, dal Czech Film Fund, dalla Austrian Broadcasting Corporation e da Netflix. ZDF Enterprises si è occupata della distribuzione internazionale.[7]
Daniela Skala e Martin Geissler si sono occupati del trucco ed Eva Roth del casting.[8]
In una videointervista per Movieplayer.it, Marvin Kren ha rivelato che, per comprendere l’ipnosi, si è fatto ipnotizzare da un professionista. Le ‘visioni’ avute sotto ipnosi hanno ispirato le scene dei deliri onirici della prima stagione. Pare, inoltre, che anche gli altri attori abbiano sperimentato l’ipnosi per poterla replicare con più realismo durante la recitazione.[9]
Le riprese della prima stagione si sono svolte dall'8 gennaio al 21 maggio 2019 fra Vienna e Praga.
Barbara Unterthurner ha notato, sul Tiroler Tageszeitung, che le trame narrative sono abilmente intrecciate sebbene in maniera troppo artificiosa. La serie ricorda in parte M – Eine Stadt sucht einen Mörder. Per quanto riguarda Vienna, Marvin Kren si è mantenuto fedele al tempo: la maggior parte dei personaggi utilizza il dialetto viennese invece dell'austriaco contemporaneo.[10]
Björn Hayer ha descritto la produzione della Neue Zürcher Zeitung come "una miscela particolare di thriller e mistero in un ritratto della società". La performance degli attori è eterogenea, la sceneggiatura media. Gli elementi più artificiali sembrano essere le installazioni troppo pompose.[11]
Martin Schwickert ha scritto su Rp-online.de che Kren ha creato la sua storia "come un'intossicazione selvaggia e allucinogena di sogni oscuri, ricordi repressi, crimini perversi e magia nera". Tale ambizione è realizzata in parte ma si perde dal quinto episodio in avanti. "Diventa eccessiva con l'introduzione di poteri oscuri, scene di sesso con animali e orge di sangue".[12]
Secondo Marco Craighero di Cinematographe.it, "Freud mescola richiami al cinema espressionista con il noir, l’horror e il thriller politico, in una storia scorrevole ma non sempre equilibrata". Il sito dà alla serie un voto di 3.3 su 5, premiando la regia e la fotografia.[13] Movieplayer.it, al contrario, dà un voto di 4 su 5.[14]
Anna Cordioli della Società Psicoanalitica Italiana sostiene che "Purtroppo però, a dispetto di tutta una serie di riferimenti reali, il telefilm non è un biopic: il personaggio di Freud viene infatti caricaturato e trasformato in un ottocentesco Dylan Dog (il noto investigatore dell’incubo) occupato a risolvere omicidi e atrocità. Il personaggio si ispira al “vero” Freud per la passione a scavare nel profondo, la compassione per gli alienati e non mancano riferimenti alla sua fase giovanile, come la cocaina e l’interesse per l’ipnosi. Ma il personaggio della serie non riesce mai davvero ad assomigliare a Freud, creando una sorta di alterità, sospesa tra la copia e la rilettura".[15]
In media, 475.000 spettatori hanno visto la prima messa in onda del primo episodio su ORF, il secondo episodio ha raggiunto 443.000 spettatori.[16]
In Italia, nei primi due giorni dalla pubblicazione, la serie ha raggiunto la cima delle dieci serie italiane più viste su Netflix.[17]
Romy Awards 2020:
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