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partito politico statunitense antischiavista attivo tra il 1848 e il 1854 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Free Soil Party (traducibile in "Partito del Suolo Libero") fu un partito politico attivo degli Stati Uniti d'America nelle elezioni presidenziali del 1848 e del 1852. Lo scopo principale era quello di opporsi alla diffusione della schiavitù nei territori dell'Ovest, sostenendo che uomini liberi su territori liberi costituivano un sistema moralmente ed economicamente superiore alla schiavitù. Il partito si oppose alla schiavitù in molti Stati federati e cercò di modificare le leggi che in alcuni Stati come l'Ohio discriminavano i neri.[2]
Free Soil Party | |
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Manifesto elettorale per le elezioni del 1848 | |
Leader | Martin Van Buren Salmon P. Chase John P. Hale |
Stato | Stati Uniti |
Sede | New York |
Fondazione | 22 giugno-9 agosto 1848 |
Derivato da | Partito Democratico |
Dissoluzione | 1854 |
Confluito in | Partito Repubblicano |
Ideologia | Antischiavismo Ruralismo[senza fonte] |
Collocazione | Centro/centro sinistra [senza fonte] |
Testata | The Free Soil Banner[1] |
Colori | Oro |
Slogan | «Free Soil, Free Speech, Free Labor, Free Men» («Suolo libero, libertà di parola, lavoro libero, uomini liberi») |
Nonostante il fallimento della legge si riuscirono a convogliare sotto un nuovo partito membri antischiavisti del Partito Whig chiamati "Conscious Whigs" e del Partito Democratico che formarono nell'estate del 1848.[3][4]
I Barnburners erano la fazione più radicale del Partito Democratico di New York a metà del diciannovesimo secolo. Il termine barnburner deriva dall'idea di qualcuno che avrebbe bruciato il proprio fienile per sbarazzarsi di un'infestazione di topi, in questo caso, coloro che avrebbero distrutto il Partito Democratico per la questione della schiavitù. Si opposero all'estensione della schiavitù, all'espansione del debito pubblico e al potere delle grandi corporazioni.[senza fonte] Erano guidati dall'ex presidente Martin Van Buren e da suo figlio John, e nelle elezioni presidenziali del 1848 fuggirono dal partito, rifiutandosi di sostenere il candidato presidenziale Lewis Cass[5] e unendosi invece ad altri gruppi contro la schiavitù, principalmente l'Abolitionist Liberty Party e alcuni Whigs anti-schiavisti nel New England e nel Midwest superiore per formare il Free Soil Party.[senza fonte]
Nelle elezioni del 1848 fu candidato l'ex presidente Martin Van Buren, raggiunse il 10,1% delle preferenze, mentre nel 1852 fu la volta di John P. Hale, che ricevette il 4,9% dei voti. Dopo la sconfitta alle elezioni il 30 maggio 1854, il presidente Franklin Pierce firmò una legge ufficialmente intitolata “An Act to Organize the Territories of Nebraska and Kansas” o più comunemente nota come "Kansas-Nebraska Act" il disegno di legge revocò gran parte del Compromesso del 1850[senza fonte] e aprì la porta all'estensione della schiavitù in Occidente consentendo ai residenti del Kansas e del Nebraska di votare per decidere se sarebbero entrati nell'Unione come Stati liberi o schiavi.[6] Sconsolati da ciò molti membri del partito furono per la maggior parte assorbiti dal Partito Repubblicano nel 1854.[4]
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