Timeline
Chat
Prospettiva

Dazio

imposta sul flusso di beni e/o fattori attraverso una frontiera Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Dazio
Remove ads

Il dazio in economia è una barriera artificiale ai flussi di beni e/o fattori tra due o più paesi o, in passato, tra due o più comuni di una stessa nazione (in quest'ultimo caso si parla di dazio interno[1]).

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Dazio (disambigua).
Thumb
Dazio di Porta Vigentina a Milano, 1880 ca.

Esso nasce da esigenze di politica economica di un singolo Stato (o gruppo di Stati) e si manifesta in manipolazioni amministrative dei flussi di beni in entrata e in uscita dallo stato stesso. Per estensione è anche l'insieme delle strutture che ne assicurano il rispetto e l'esecuzione in frontiera, come la dogana.

Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Dazio della dogana di Milano (Dato della doana de Milano), 1573.
Thumb
Tariffa generale di tutti li pubblici dacii vecchi e nuovi, Bergamo, 1742.

Durante il Medioevo il dazio (chiamato allora gabella) costituiva una delle principali fonti di introito fiscale ed era associato ad una tassa che gravava sulle merci che transitavano da un comune all'altro. Il frazionamento politico dell'epoca feudale e lo sviluppo dei rapporti commerciali resero sempre più complesso il movimento delle merci, fino a quando furono presi provvedimenti atti a ridurre l'impatto dei dazi sul commercio territoriale mediante l'istituzione di periodi di sospensione coincidenti con le fiere cittadine.

Con l'avvento del mercantilismo e la formazione delle signorie e degli stati mutò la politica doganale: si ebbe lo sviluppo dei trattati commerciali e dei porti franchi che, all'interno di aree nazionali omogenee, portò ad una sempre maggiore liberalizzazione dei mercati; ciò ebbe come conseguenza il progressivo abbandono dei dazi interni[2] e la nascita di un sistema di dogane di confine.

A livello internazionale, poi, il capitalismo moderno si è evoluto con l'ottocentesca politica della porta aperta e con la novecentesca globalizzazione: si diffuse per due secoli la concezione che, grazie all'abbandono dei dazi, si allargava il mercato e la prosperità si sarebbe distribuita anche in cifra assoluta su tutti i soggetti economici[3]. Nel nuovo millennio è ripresa una concezione economica che misura il mercato come un gioco a somma zero[4], nel quale i singoli Stati tutelano la loro posizione solo compensando la maggiore competitività di altri Stati grazie al peso di un dazio, che innalzi artificialmente il prezzo delle loro merci[5].

Remove ads

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Il calcolo

Il calcolo del dazio avviene in sede di dichiarazione doganale e può essere stabilito in vari modi: sul valore della merce in arrivo (valore teorico della merce al momento dell'entrata nello stato/comunità di stati, cioè valore di fattura aumentato o diminuito del costo del trasporto in base ai termini di resa concordati in base all'Incoterms), sulla quantità di merce introdotta (tassazione in base ad un'unità di misura specifica) o in modo misto tra i due metodi precedenti. In Italia in passato l'entità dei dazi interni era spesso determinata pesando su un peso pubblico le merci che entravano in un determinato territorio.[6]

L'uso prevalente è però quello in importazione con l'applicazione di una specifica tassa su alcuni determinati beni in entrata, quasi sempre per avvantaggiare la produzione nazionale rispetto a quella estera.

Il Drawback

Lo stesso argomento in dettaglio: Drawback.

Il drawback è un'agevolazione che può essere applicata da uno Stato per evitare che i dazi doganali gravino sui costi delle materie prime, con un conseguente aggravio dei costi dei prodotti finiti delle imprese nazionali; in questi casi lo Stato può rimborsare il dazio pagato su di esse se e quando il prodotto finito viene riesportato.

L'oggetto

Thumb
Sulla sinistra uno dei due caselli daziari di Porta Sempione a Milano, la cui corrispondente porta cittadina è l'Arco della Pace, che si vede sulla destra.[7]

I dazi possono consistere anche in tasse sulle esportazioni; tipico è l'esempio dei paesi a basso livello di reddito pro-capite ma con ingenti ricchezze naturali: applicando un dazio sulle esportazioni delle proprie materie prime aumentano le loro entrate erariali. Il dazio è direttamente legato alla classificazione internazionale della merce, ottenuta utilizzando la tariffa doganale, ed è applicato ai beni provenienti da nazioni con cui non siano stati stipulati accordi preferenziali.

Remove ads

Effetti

Riepilogo
Prospettiva

Dal punto di vista politico, il dazio costituisce uno strumento di protezione di alcuni settori economici nazionali, quando questi non possono competere con la concorrenza estera. L'uso sistematico di questo strumento si chiama protezionismo. Nella maggior parte dei casi il dazio viene riscosso attraverso una dichiarazione doganale, pagata dall'importatore. Le entrate monetarie date dai dazi costituiscono per lo Stato un introito fiscale.

Esiste un consenso quasi unanime tra gli economisti sul fatto che i dazi siano controproducenti e abbiano un effetto negativo sulla crescita economica e sul benessere economico, mentre il libero scambio e la riduzione delle barriere commerciali hanno un effetto positivo sulla crescita economica.[8][9][10][11][12] Sebbene la liberalizzazione del commercio possa a volte causare perdite e guadagni distribuiti in modo diseguale e, nel breve periodo, provocare una forte perturbazione economica per i lavoratori nei settori in concorrenza con le importazioni,[13] il libero scambio presenta vantaggi in quanto riduce i costi dei beni e dei servizi sia per i produttori che per i consumatori.[14] Il peso economico dei dazi ricade sull’importatore, sull’esportatore e sul consumatore.[15] Spesso pensati per proteggere settori specifici, i dazi possono avere l’effetto opposto e danneggiare proprio le industrie che intendono proteggere, a causa dell’aumento dei costi degli input e delle tariffe di ritorsione.[16][17] I dazi all'importazione possono anche danneggiare gli esportatori nazionali, interrompendo le loro catene di approvvigionamento e aumentando i costi di produzione.[18]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads