Fontanelice
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Fontanèlice (Funtâna in romagnolo) è un comune italiano di 1 913 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna, appartenente alla regione storica della Romagna[4]. Sorge lungo il corso del fiume Santerno, a circa 18 chilometri a monte della città di Imola. Caratteristico il centro storico e di interesse naturalistico le formazioni geologiche e il paesaggio del suo territorio.
Fontanelice comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città metropolitana | Bologna |
Amministrazione | |
Sindaco | Gabriele Meluzzi (lista civica Insieme per Fontanelice) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°16′N 11°34′E |
Altitudine | 165 m s.l.m. |
Superficie | 36,56 km² |
Abitanti | 1 913[1] (31-8-2023) |
Densità | 52,32 ab./km² |
Frazioni | Campomoro, Fornione, Gaggio, La Maddalena, Posseggio, Prato e San Giovanni |
Comuni confinanti | Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio (RA), Castel del Rio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 40025 |
Prefisso | 0542 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 037026 |
Cod. catastale | D668 |
Targa | BO |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 423 GG[3] |
Nome abitanti | fontanelicesi o fontanesi |
Patrono | Natività di Maria |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Fontanelice nella città metropolitana di Bologna | |
Sito istituzionale | |
Si ritiene che il toponimo Fontanelice possa derivare dall'unione del termine fontana, che in latino significa "sorgente", con la desinenza elice, dal verbo latino elicere, che significa "trarre fuori", far scaturire; quindi opera artificiale di captazione idrica[5].
Nel territorio dove oggi sorge Fontanelice sono avvenuti diversi ritrovamenti archeologici, a testimonianza di un'antica frequentazione: etruschi, galli e in seguito romani si sono succeduti su questo territorio collinare. Narsete, il generale bizantino che sconfisse i Goti invasori, donò all'imolese Marzio Coralto le terre dove questi fondò nell'anno 554 un castrum.
L'insediamento più antico si è accresciuto attorno al vecchio castello, che era contornato da mura e da un piccolo borgo[6]. Il successivo sviluppo urbano, di carattere medioevale, è ancora oggi evidente nell'impianto del centro abitato, raccolto attorno alla piazza su cui si affaccia l'ex palazzo pubblico, oggi sede dell'Archivio museo Giuseppe Mengoni[7].
Fontana (questo il primo nome del paese, che conservò fino al 1911) fu al fianco di Imola nelle lotte tra guelfi e ghibellini, ma poi passò con Bologna contro la stessa Imola, alleandosi con Tossignano. Fu feudo della famiglia Alidosi, proprietari di numerose altre terre circostanti, fino al 1424, quando poi divenne territorio governato dallo Stato pontificio.
Paolo IV nel 1556 concesse Tossignano, Fontana, e la Rocca di Codronco con altri comuni in investitura al nipote Antonio Caraffa, marchese di Montebello e capitano della guardia pontificia.
Durante le guerre tra lo Stato Pontificio e i duchi di Parma (1640) Fontana divenne luogo di stanziamento di truppe, così come negli anni successivi, al passaggio delle truppe tedesche (1713). Nel 1700 divenne feudo della famiglia Spada, col marchese Giacomo Filippo Amatore Spada di Bologna, il quale ebbe a successori i marchesi Francesco Maria Alerano nel 1706, Giuseppe Nicola nel 1723, e Leonida nel 1752. Quest'ultimo nel 1757 vendette il feudo al marchese Francesco Marvelli Tartagni di Forlì, che ne restò spogliato con l'invasione francese del 1797. Poi Fontana entrò a far parte della Repubblica Cisalpina (1801) con l'alternanza di presenze francesi e austriache che lottavano per il possesso dei territori della Romagna.
Nel 1815, con la Restaurazione e il ripristino del dominio pontificio, Fontana rientrò nella Legazione di Ravenna.
Nel 1832 fu intrapresa la costruzione della Via Montanara, terminata alcuni anni dopo, che attraversa Fontana e i territori imolesi fino al Granducato di Toscana.
Nel dicembre 1859, con il nascente Regno d'Italia, Fontana entrò a far parte della provincia di Ravenna, inserita nel Mandamento di Casola Valsenio.[8] Successivamente, nel 1884, passò sotto la provincia di Bologna[9]. Nel 1911 assunse il nome attuale (Regio Decreto 28 settembre 1911 n. 1096). Nel 1916 divenne capolinea della linea ferroviaria da Imola, che però venne chiusa nel 1944, in seguito alle distruzioni belliche.
La seconda guerra mondiale arrecò a Fontanelice pesanti distruzioni. A differenza di Imola, però, il paese fu liberato già nel 1944: il 30 novembre la 1ª Brigata britannica, e guardie della 6ª Divisione corazzata inglese, fecero ingresso nel paese. Per tutto l'inverno successivo, le truppe britanniche vi stabilirono una precaria linea del fronte[10].
Con la ricostruzione, Fontanelice si dotò di una nuova sede per il Municipio e furono costruite numerose case popolari. Una nuova fase di crescita per Fontanelice si svolse tra gli anni sessanta e settanta: si intensificò ulteriormente l'attività edilizia e nuovi quartieri a prevalente destinazione residenziale sorsero parallelamente alla strada Montanara. Nel 1973 fu costruito il complesso ricreativo-sportivo “Conca verde”, dotato di piscina all'aperto.
Al centro dello Stemma è la fontana il cui getto cade in una vasca in muratura. La descrizione ufficiale dello stemma è riportata in un decreto governativo del 21 gennaio 1961 firmato dal presidente del Consiglio Fanfani:
«D’azzurro, alla vasca di fontana esagonale, al naturale, con lo specchio d’acqua e lo zampillo ricadente in due cascate d’argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Nel marzo dello stesso anno un altro decreto definì il Gonfalone:
«Drappo partito di bianco e di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento: COMUNE DI FONTANELICE. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.»
Il Medioevo ha lasciato importanti testimonianze sul territorio di Fontanelice: oltre ai resti del castello di Fontana (il mastio quadrato, la prigione e tratti delle mura), inglobati successivamente dentro l'ex palazzo pubblico oggi sede dell'Archivio museo Giuseppe Mengoni, di grande rilevanza è il complesso della Torre di Fornione, antico feudo e residenza degli Alidosi, dove in un grande salone sono conservati gli affreschi, dipinti dall'artista faentino Giuseppe Pasini nel 1567, che ritraggono diversi membri della famiglia Alidosi; sono visibili inoltre i resti del castello di Codronco che diede origine al nobile casato imolese dei Conti Codronchi e del castello di Gaggio, con le sue due rocche, antico dominio della nobile famiglia Sassatelli.
Notevoli sono le bellezze naturalistiche della stazione di Fontanelice del Parco fluviale del fiume Santerno (loc. Prato) con la scenografica Riva dei Cavalli e l'oasi di Termara.
Abitanti censiti[13]
Variazione della popolazione residente a Fontanelice dal 2006 al 2010[14].
Data | Abitanti | Variazione | Italiani | Variazione | Stranieri | Variazione |
---|---|---|---|---|---|---|
31-12-2006 | 1 868 | 1 739 | 129 (6,9%) | |||
31-12-2010 | 1 921 | + 2,8% | 1 713 | - 1,5% | 208 (10,8%) | + 61,2% |
Nel comune di Fontanelice sono presenti sette parrocchie facenti parte della Diocesi di Imola[15] Le sette parrocchie costituiscono un'unità parrocchiale.
Il principale luogo di devozione mariana è il Santuario della Madonna della Consolazione: l'immagine, un'icona della Vergine a mezzo busto con il bambino che regge il mondo, è attestata dal 1507. È invocata per le guarigioni da infermità, le pestilenze e le calamità naturali. Dopo il terremoto del 1672, i fontanesi chiesero la sua protezione e indissero un giorno di festa per l'8 settembre, giorno della Natività della Beata Vergine Maria.
Il Comune di Fontanelice fa parte dell'unione dei comuni denominata Nuovo Circondario Imolese.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
6 luglio 1985 | Renato Volta | PSI (Pentapartito) | Sindaco | Confermato nel 1970, nel 1975 e nel 1980. | |
7 luglio 1985 | 1º febbraio 1995 | Gianfranco Buganè | PSI (Pentapartito) | Sindaco | Confermato il 24 maggio 1990. |
2 febbraio 1995 | 13 giugno 2004 | Athos Ponti | lista civica[16] | Sindaco | Confermato il 14 giugno 1999. |
14 giugno 2004 | 25 maggio 2014 | Vanna Verzelli | lista civica[17] | Sindaco | Confermata l'8 giugno 2009. |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Athos Ponti | Partito Democratico | Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Gabriele Meluzzi | lista civica: "Insieme per Fontanelice" | Sindaco |
La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Polisportiva Fontanelice che milita nel girone E di 1ª Categoria dell'Emilia-Romagna.
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