La Fondazione Bruno Kessler (FBK) è l'ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento che opera nel campo scientifico tecnologico e delle scienze umane.[1][2]
Fondazione Bruno Kessler | |
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Abbreviazione | FBK |
Fondazione | 1º marzo 2007 |
Scopo | Ricerca scientifica e tecnologica |
Sede centrale | Trento |
Presidente | Ferruccio Resta |
Sito web | |
Storia
La fondazione fu istituita per legge provinciale il 1º marzo 2007 in sostituzione del precedente "Istituto Trentino di Cultura" nato nel 1962 a Trento.[3]
Il nuovo nome è stato attribuito in onore del politico trentino Bruno Kessler che spinse la Provincia autonoma di Trento a creare un istituto, la cui missione originaria era la costituzione di un nucleo che preparasse le condizioni culturali per la nascita di una università a Trento. Dal 1972, anno di nascita della "Libera Università degli Studi di Trento" - allora articolata nelle facoltà di Sociologia, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Economia e commercio - fino all'anno 1982 in cui l'Università di Trento divenne statale, l'Istituto Trentino di Cultura svolse il ruolo di sostegno dell'Università stessa.[3]
Successivamente ebbe un ruolo autonomo ed indipendente da quello dell'Università, conoscendo una forte espansione in particolare nelle discipline dell'Intelligenza Artificiale[4][5] e della Scienza dei Materiali all'interno dell'ITC-irst, sotto la direzione di Luigi Stringa.
Secondo lo studio dell'ANVUR relativo al periodo 2010-2014, la Fondazione è al primo posto per l'eccellenza scientifica in tre diverse aree: ICT, storia e sociologia, ovvero per l'impatto economico e sociale.[2]
Organizzazione e finalità
La fondazione Bruno Kessler attualmente si struttura in:[1]
- Centro Augmented Intelligence[6] - vuole combinare i punti di forza dell’intelligenza umana e dell’intelligenza artificiale in modo da aumentare le loro potenzialità sfruttando le consolidate competenze nell’ambito dell’AI, ed enfatizzare l’interazione e la collaborazione tra esseri umani e macchine in una prospettiva human-centered
- Centro Cybersecurity[7] - i vantaggi dell’innovazione digitale non sono privi di rischi come la perdita del controllo sui dati personali dei cittadini, distorsioni della vita democratica delle nazioni dovute alle fake news e attacchi informatici che minacciano infrastrutture critiche;
- Centro Digital Society[8] - si occupa di eseguire ricerche avanzate e sviluppare tecnologie digitali innovative per affrontare le sfide chiave della futura società digitale;
- Centro Digital Industry[9] - focalizza la sua ricerca sulle tecnologie digitali per l’industria realizzando applicazioni per sistemi critici, sistemi adattivi e autonomi, sistemi di percezione avanzata, di diagnostica e predizione;
- Centro Digital Health & Wellbeing[10] - si occupa di ricerca scientifica di eccellenza nell’ambito delle tecniche e metodologie della Computer Science e della AI per la salute e la sanità;
- Centro Health Emergencies[11] - sviluppa metodi di epidemiologia quantitativa per rafforzare la sorveglianza epidemiologica;
- Centro Sustainable Energy[12] - promuove lo sviluppo di strumenti e metodi per la creazione, lo stoccaggio e la distribuzione di soluzioni energetiche a basso impatto ambientale;
- Centro Sensors & Devices[13] - si occupa di sensori e i dispositivi altamente integrati, basati su tecniche MEMS, CMOS, fotonica e funzionalizzazione di superficie e interfacce;
- Centro Europeo per studi Teorici in Fisica Nucleare e Settori Collegati[14] - ECT* offre un insieme dedicato e strutturato di attività scientifiche per una vasta comunità scientifica internazionale;
- Istituto storico italo-germanico (FBK-Isig) promuove attività di studio legate alla storia moderna e contemporanea, con particolare riguardo all’area italiana e tedesca
- Centro per le scienze religiose[15] (FBK-Isr) si occupa di ricerca interdisciplinare nel campo della religione e di numerosi progetti di ricerca che affrontano temi legati al rapporto tra violenza e religione, all’etica e all’intolleranza religiosa;
- Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche[16] si occupa, oltre alla sua attività di ricerca, di formazione dei ricercatori, delle autorità e degli amministratori pubblici su questioni di valutazione dell’impatto e su come utilizzare l’evidenza empirica per migliorare l’elaborazione delle politiche pubbliche.
La Fondazione Bruno Kessler, con i suoi 4.645 m2 di laboratori e infrastrutture scientifiche e forte di una comunità di oltre 450 ricercatrici e ricercatori, 140 dottorandi, oltre 200 tra visiting professors e tesisti, oltre 700 tra affiliati e studenti accreditati, opera come un vero e proprio distretto scientifico e tecnologico, ospitando nelle proprie sedi e sulle proprie piattaforme un ecosistema di realtà co-locate, spin off, progetti ed opportunità formative. Ospita 70 ricercatori stranieri provenienti dai principali paesi europei e paesi extra-UE come Stati Uniti, Cina, India, Brasile, Argentina, Algeria, Iran, Pakistan e Australia.[1]
Situata a Trento, FBK è ospitata in 2 poli principali: il polo scientifico e tecnologico a Povo e il polo umanistico in centro a Trento.[2]
Nel 2009 la Fondazione ha stipulato una collaborazione con l'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT), dando così inizio ad una serie di collaborazioni a livello europeo non solo di tipo accademico, ma anche industriale.
La Fondazione ospita inoltre la Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale, patrocinata e finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento e in carico all’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
È inoltre membro dell'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI)[17] e aderisce volontariamente all'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della ricerca.[18]
Nel complesso, i suoi centri organizzano un centinaio di convegni scientifici all’anno, di livello nazionale e internazionale, e partecipano a svariate iniziative di divulgazione culturale.[19]
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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