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dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore rumeno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Florin Valeriu Răducioiu (Bucarest, 17 marzo 1970) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore rumeno, di ruolo attaccante.
Florin Răducioiu | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Răducioiu nel 1995 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Romania | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 178 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 75 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2004 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
È uno dei soli quattro calciatori, insieme al danese Christian Poulsen, al montenegrino Stevan Jovetić e all'olandese Justin Kluivert, ad aver militato nei cinque principali campionati europei (Primera División, Premier League, Bundesliga, Serie A e Ligue 1).[1]
Era un attaccante dotato di ottimo fiuto del goal[1] come testimonia l'alta media goal segnata in carriera (oltre 100 di cui 21 in nazionale).[1]
Prodotto del vivaio della Dinamo Bucarest, esordì nella Divizia A rumena a 16 anni, il 10 maggio 1986, in Dinamo Bucurest-Politehnica Timişoara 2-1. In un paio d'anni divenne titolare. Nel 1990 si trasferì al Bari e, un anno più tardi, al Verona.
Nel 1992, dopo la retrocessione degli scaligeri,[1] fu acquistato dal Brescia,[1] con cui realizzò 13 gol in 29 presenze nel campionato di Serie A 1992-1993.[1] Nella sua esperienza bresciana fu anche una delle vittime di Pasquale Bruno, che in un Torino-Brescia del 7 febbraio 1993 entrò con irruenza sulla sua gamba sinistra costringendolo a uscire dal campo al 45º minuto;[2] questo intervento gli procurò 9 punti di sutura.[2] Ma l'episodio non si fermò qui: a fine partita Răducioiu accusò Bruno di averlo minacciato,[3] e il difensore del Toro rispose intervistato da dei giornalisti sull'intervento affermando che il suo "era un intervento volontario e di avere in tasca una pistola, una magnum e una lupara", a suo dire per scherzare.[2][4]
Nel 1993 passò al Milan per 4,8 miliardi di lire.[5] Poco impiegato dall'allenatore Fabio Capello, vista anche la fitta presenza di giocatori di gran classe all'epoca nel suo ruolo,[1] Răducioiu collezionò 7 presenze e 2 gol (contro Atalanta e Torino),[1] fregiandosi dello scudetto, della Supercoppa Italiana e della Champions League,[1] nel corso della quale segnò un gol contro il Porto il 1º dicembre 1993 (3-0 per i rossoneri).[6] Dopo un solo anno lasciò il club milanese per vestire la maglia dell'Espanyol per 5 miliardi e mezzo di lire.[7]
Dopo Euro '96 lasciò l'Espanyol per accasarsi al West Ham United, ancora Espanyol, Stoccarda, ancora Brescia, nuovamente Dinamo Bucarest, Monaco e Créteil, club della seconda divisione francese con cui concluse la carriera. Durante il prestito al West Ham di Harry Redknapp, il rumeno visse una delle sue stagioni più altalenanti: segnò subito un gol contro il Manchester United in campionato ma poi si perse un incontro per andare a fare shopping con la moglie.[8] Terminò l'avventura inglese con 12 presenze e 3 reti. In una classifica dei 50 peggiori attaccanti che abbiano mai calcato i campi della Premier League, venne inserito al diciottesimo posto.[9] Nel 2004, dopo essersi aggregato per un breve periodo al Carpenedolo in Serie C2,[10][11] si ritirò dal calcio giocato.
Dopo avere giocato con la Nazionale rumena under-21 tra il 1989 e il 1990, il 25 aprile 1990 esordì con la Nazionale maggiore in Israele-Romania 1-4[12] in cui giocò 58 minuti per poi venire sostituito da Gavril Balint.[12] Il 5 dicembre 1990 segnò, alla decima presenza, la sua prima rete in Nazionale in un 6-0 contro San Marino segnando il quarto goal.[13]
Per quanto riguarda le competizioni lui fu decisivo in occasione dei Mondiali '94 sia nelle qualificazioni (i rumeni si qualificarono anche grazie a lui che segnò ben 9 reti nel girone di qualificazione,[14] di cui 4 nel 4-0 esterno contro le Isole Fær Øer)[15] che nella competizione in cui lui segnò 4 reti con due doppiette: la prima la segnò nei gironi nel successo per 3-1 contro la Colombia,[16] l'altra invece (dopo avere saltato gli ottavi di finale per squalifica) alla Svezia nel 2-2 dei quarti di finale,[17] che tuttavia venne vanificata (come a Italia '90) ai calci di rigore dove, sì lui segnò il suo, ma gli errori di Dan Petrescu e Miodrag Belodedici condannarono i rumeni all'eliminazione dal torneo.[17]
Nelle qualificazioni agli Europei del 1996 fu nuovamente decisivo nelle qualificazioni con 5 reti[18] in 6 gare (di cui 3 nella vittoria esterna per 4-1 contro l'Azerbaigian).[19] Durante la competizione giocò tutte 3 le partite della squadra eliminata al primo turno con 0 punti segnando all'ultima partita contro la Spagna, persa 2-1, segnando il provvisorio 1-1.[20] Quella fu anche la sua ultima partita in Nazionale in quanto da lì in poi non giocò più nessuna partita con la selezione rumena, non venendo quindi convocato per i Mondiali del 1998.
Ha giocato in totale 40 partite segnando 21 reti con la Nazionale dei carpazi.[1]
È stato direttore sportivo della Dinamo Bucarest.[21] Nel 2008 ha allenato gli attaccanti dell'Aldini, una squadra affiliata al Milan,[22] e nel 2010 ha conseguito il patentino di allenatore.
Tra il 2012 e il 2014 ha allenato la Nazionale rumena Under-16.
Dal 24 dicembre 2018 fa parte della rete osservatori del Milan per la squadra primavera.[23][24]
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