Saint-Étienne
comune francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Saint-Étienne (in arpitano Sant-Etiève) è un comune francese di 172 718 abitanti (al 1º gennaio 2021)[1], dal 1855 capoluogo del dipartimento della Loira, nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.
Saint-Étienne comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Francia |
Regione | Alvernia-Rodano-Alpi |
Dipartimento | Loira |
Arrondissement | Saint-Étienne |
Cantone | Cantoni di Saint-Étienne |
Amministrazione | |
Sindaco | Gaël Perdriau (LR) dal 4-4-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°26′02″N 4°23′23″E |
Altitudine | 515, 422 e 1 117 m s.l.m. |
Superficie | 79,98 km² |
Abitanti | 172 718 (1-1-2021) |
Densità | 2 159,51 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 42000, 42100, 42230 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INSEE | 42218 |
Nome abitanti | stéphanois, stéphanoise |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
È la quattordicesima città francese e la seconda della Regione Rodano-Alpi[2], dopo Lione, dalla quale dista circa 60 km e 45 minuti in auto o in treno. Saint-Étienne Métropole è inoltre la seconda Comunità di Agglomerazione regionale dopo Grenoble Alpes Métropole e la sesta comunità più grande in Francia (quarantatré comuni, 383 211 abitanti circa, più di 13.000 imprese di cui 146 con più di 100 dipendenti)[3]. Gode di un clima relativamente mite, nonostante sia da considerarsi una città di alta collina, con un'altezza media di 520 metri s.l.m., e i suoi perimetri comunali toccano il fiume Loira con il quartiere di Saint-Victor-sur-Loire.
A lungo nota come la città “dell'arma, dei cicli e del nastro", Saint-Étienne è attualmente impegnata in un vasto programma di rinnovamento urbano per guidare la transizione dalla fase di città industriale, ereditata dal diciannovesimo secolo, a quella di “Capitale del design "del XXI secolo[4]. Ciò è stato riconosciuto con l'ingresso di Saint-Étienne nella rete UNESCO delle città creative nel 2010[5].
La città ha vissuto un notevole sviluppo industriale nella prima metà del Novecento, grazie alla presenza in zona di un ricco bacino carbonifero, che oggi non è più sfruttato. Solo all'interno dei confini cittadini si sono contati fino a 900 diversi pozzi di estrazione (miniere). L'ultimo pozzo è stato chiuso nel 1983. La comunità dei minatori è sempre stata composta, in gran parte, da immigrati, di cui molti italiani (in maggior parte siciliani). Grande importanza riveste anche l'industria tessile e quella delle armi.
Il notevole patrimonio architettonico di Saint-Étienne dal XIV secolo al XX secolo ha portato al riconoscimento dell'etichetta di «Città d'Arte e Storia», attribuito nel 2006[6].
Il 22 novembre 2010, la città è inclusa dall'UNESCO nella rete delle "Città creative del design"[7].
La Torre del Chimico, la Borsa del Lavoro, il Municipio, la Prefettura, la Manifattura delle Armi, il ponte ferroviario più antico in Europa continentale (monumento classificato) e molti altri edifici sono alcuni esempi di questo patrimonio architetturale.
Inoltre, Saint-Étienne offre oltre 700 ettari di parchi e spazi verdi dove sono state installate numerose sculture e installazioni artistiche[8]. Una replica della Statua della Libertà è visibile non lontano dal centro della città, nel sito “Jules Ferry”, all'incrocio tra Grand'Rue e rue Chevreul.
A pochi minuti dal centro della città sono:
Da novembre 2010, Saint-Étienne entra a far parte della rete delle Città Creative dell'UNESCO come Città del design. Le collaborazioni tra le 11 città che attualmente costituiscono la rete sono numerose e si sviluppano anche al di fuori del tema specifico del design.
Lista delle Città Creative UNESCO – Sezione Design
Nel Medioevo, la città è governata da fiduciari e consoli eletti per un incarico presso l'ex Hotel de Ville (situato nell'attuale Piazza Boivin) sotto la supervisione del signore di Saint-Priest-en-Jarez.
Saint-Étienne è comune autonomo di Saint-Priest-en-Jarez nel 1793. La città viene ufficialmente chiamata “Saint-Étienne” nel 1801, Saint-Étienne-sur-Loire nel 1969 e, infine, nel 1970, di nuovo Saint-Étienne.
Nel corso del tempo Saint-Étienne ha assorbito molti comuni vicini, come Beaubrun, Montaud, Valbenoîte, Outre-Furens (o Furan) nel 1855, Saint-Victor-sur-Loire nel 1969 e, nel 1973, Terrenoire e Rochetaillée. Ha ceduto Planfoy a Saint-Genest-Malifaux nel 1863.
Fino alla riforma del 2014 il territorio comunale della città di Saint-Étienne era ripartito su nove cantoni:
A seguito della riforma approvata con decreto del 26 febbraio 2014[9], che ha avuto attuazione dopo le elezioni dipartimentali del 2015, il territorio comunale della città di Saint-Étienne è stato ripartito su sei cantoni:
Lista dei sindaci dal 1947:
La locale squadra di calcio, l'AS Saint-Étienne, ha vinto dieci volte il campionato francese, ed è approdata alla finale di Coppa dei Campioni 1975-1976, venendo poi battuta dal Bayern Monaco. Il club, che veste una tenuta di colore verde-bianco (da cui il nome "les verts"), è quello in cui è diventato famoso Michel Platini, uno dei più grandi calciatori francesi di tutti i tempi. La squadra di pallacanestro è il Saint-Étienne Basket.
Abitanti censiti
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