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Prospettiva
Festival di Sanremo 1969
19º Festival della canzone italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il diciannovesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 30 gennaio al 1º febbraio 1969 con la conduzione di Nuccio Costa affiancato da Gabriella Farinon.
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Le serate di giovedì e venerdì furono trasmesse in radio dal Secondo programma e in televisione dal Secondo canale mentre la finale andò in onda in radio sul Primo programma e in televisione sul Programma Nazionale[1].
Fu un'edizione che risentiva del clima sessantottino: infatti, a parte minacciate manifestazioni, più che altro sporadiche dimostrazioni[2], vi fu uno sciopero della fame da parte di tre studenti che usarono la pubblicità del Festival per richiamare l'attenzione sui quartieri cittadini poveri da riqualificare[2] e un Controfestival organizzato da Dario Fo e Franca Rame che si tenne nei giardini di Villa Ormond e che fu contestato da sinistra perché considerato borghese e salottiero[2]. La contromanifestazione, organizzata anche con il supporto del Partito Comunista Italiano, non ebbe particolare successo a causa della disorganizzazione, ma inizialmente impensierì non poco gli organizzatori del Festival, i quali, per evitare incidenti in diretta ripresi dalle telecamere, ipotizzarono di tenere la gara canora nel pomeriggio e di mandare in serata in tv le immagini registrate. Tra i primi ad aderire all'invito di Fo e Rame vi fu Sergio Endrigo, che venne però fermato dall'organizzatore Ezio Radaelli in quanto, come partecipante alla gara ufficiale, gli era vietato per regolamento di prendere parte a spettacoli di qualsiasi tipo.[3]
Vincitori del Festival furono Bobby Solo e Iva Zanicchi con la canzone Zingara, divenuta poi un'evergreen della musica italiana, specialmente nella versione di quest'ultima.
Dopo due partecipazioni consecutive come autore (Non prego per me nel 1967 e La farfalla impazzita nel 1968), Lucio Battisti esordì come interprete in quella che fu la sua prima e unica apparizione in gara al Festival, con la canzone Un'avventura, eseguita in abbinamento con Wilson Pickett.
Tra gli esordienti Rosanna Fratello, chiamata dalla casa discografica a sostituire Anna Identici che aveva dato forfait pochi giorni prima della manifestazione.[4]
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Partecipanti




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Classifica, canzoni e cantanti
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Regolamento
Le canzoni scelte dalla Commissione Speciale furono 24 su una base di centinaia di canzoni. I brani furono ascoltati e suddivisi in 12 per le prime due serate. Vennero selezionate sette canzoni la prima e sette la seconda serata che andarono in finale. Le 14 canzoni poi furono esaminate da 21 giurie composte da 25 persone. I giurati si formarono grazie alla collaborazione dei quotidiani italiani, i quali, attraverso un tagliando pubblicato, sorteggiarono i lettori che avevano aderito e spedito il bigliettino pubblicato dai giornali giorni prima.
Furono inviati per conto delle case discografiche dei "visitatori" nelle sedi delle giurie, per semplici controlli, col beneplacito del Patron del Festival, Ezio Radaelli.
Orchestra
Orchestra diretta dai maestri: Renato Angiolini, Willy Brezza, Mario Capuano, Franco Cassano, Giancarlo Chiaramello, Ruggero Cini, John Fiddy, Angelo Giacomazzi, Gianfranco Intra, Gene Kee, Guido Lamorgese, Ezio Leoni, Mario Magenta, Detto Mariano, Natale Massara, Gianfranco Monaldi, Iller Pattacini, Piero Pintucci, Gian Piero Reverberi, Massimo Salerno, Piero Soffici, Vito Tommaso, Hall Winn.
Sigla
Per la prima volta viene utilizzata una colonna sonora al Festival ed è "La canzone portafortuna" di Tony Renis e Lara Saint Paul.
Serate
Riepilogo
Prospettiva
Prima serata
Si esibiscono 12 canzoni a doppia interpretazione. Le 7 più votate passano alla serata finale.
Accedono alla finale
Seconda serata
Si esibiscono le restanti 12 canzoni a doppia interpretazione. Le 7 più votate passano alla serata finale.
Accedono alla finale
Terza serata - Finale
Si esibiscono tutte le 14 canzoni passate in finale, tutte a doppia interpretazione. Viene decretata la classifica ed il vincitore.
Vincitore
Secondo classificato
Terzo classificato
Quarto classificato
Quinto classificato
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Piazzamenti in classifica dei singoli[5]
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Organizzazione e direzione artistica
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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