Timeline
Chat
Prospettiva

Ferrari 360

autovettura del 1999 prodotta dalla Ferrari Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Ferrari 360
Remove ads

La Ferrari 360 è un'autovettura sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari tra il 1999 e il 2004 che inaugura l’inizio di un nuovo corso Ferrari, rappresentando una marcata linea di rottura rispetto agli stilemi dei modelli che l'hanno preceduta sia in termini di design che tecnici. Nasce, infatti, senza vincoli progettuali, con una linea inedita e contenuti tecnologicamente innovativi che anticipano i trend dei modelli futuri. Nella prova su strada, edita nell'agosto dell'anno 1999 da una importante rivista di settore, l'esemplare di 360 Modena munito di cambio F1 fece rilevare un tempo di accelerazione da 0 a 60 miglia/h in appena 4,2 secondi e da 0 a 100 miglia/h in 8,8 secondi, confermando la velocità massima prossima ai 300 km/h dichiarata dal costruttore. Nel Road Test Yearbook edito dalla medesima rivista, la prova della 360 Modena fu inserita nell'ultima edizione del ventesimo secolo e la vettura fu definita "la migliore automobile sportiva del mondo".[2]

Dati rapidi Descrizione generale, Costruttore ...

La Ferrari 360 si divise in tre modelli: Modena, Spider e Challenge Stradale.

Con oltre sedicimila esemplari prodotti, si tratta di uno dei maggiori successi commerciali della casa.[1]

Remove ads

360 Modena

Thumb
Gli interni della vettura

La 360 Modena è una berlinetta sportiva con trazione posteriore, motore V8 di 3.6 litri in posizione centrale, in bella vista attraverso il lunotto posteriore della vettura. La 360 ha preso parte a numerosi eventi sportivi con la versione Challenge, alleggerita rispetto al modello di base ma con lo stesso motore. Questo nuovo modello segna una svolta decisiva per la storia della Ferrari, infatti non ha più i fanali anteriori "a scomparsa", sostituiti da altri "a vista" con nuove tecnologie di illuminazione allo xeno; non presenta più neanche le classiche linee tese, come la sua progenitrice, la Ferrari F355. Il motore è l'evoluzione del V8 a 5 valvole per cilindro, con angolo di 90° e con cilindrata portata a 3586 cm³, ed eroga 400 cavalli a 8500 giri/minuto con una espressione di coppia di 373 Nm a soli 4.750 giri/min contro i 363 Nm a 6.000 giri/min. della precedente F355. La 360 Modena fu la prima Ferrari stradale a offrire un telaio monoscocca completamente in alluminio, sviluppato in stretta collaborazione con l'Alcoa. Lo chassis era realizzato con sezioni differenziate in estrusione d'alluminio saldate tra loro con dodici punti di intersezione. Questo materiale fu utilizzato anche per la carrozzeria, mentre propulsore, scatola della trasmissione e tutti gli elementi delle sospensioni furono realizzate in varie leghe di alluminio. Grazie al largo impiego di materiali leggeri, la 360 Modena ha un peso minore del 28% rispetto alla F355, nonostante abbia delle dimensioni decisamente maggiori sia all'esterno che all'interno, con sensibili miglioramenti ottenuti in termini di accessibilità e comfort. Il sottoscocca è completamente carenato e termina nell'ampio scivolo posteriore. Grazie all'effetto suolo, la 360 Modena può contare su un notevole carico aerodinamico, pur senza alcuna appendice alare esterna, regalando una livrea elegante e pulita; questo grazie ai risultati ottenuti dalle moltissime ore passate in galleria del vento e alla realizzazione artistica del centro stile Pininfarina che per la progettazione di questa nuova vettura non ebbe nessun vincolo imposto dalla casa costruttrice. L'attento studio ergonometrico degli interni e della strumentazione in particolare, del tutto nuovi rispetto agli stilemi della sua progenitrice, si rivela vincente nella guida sportiva. Anche il cambio F1 ha subito importanti affinamenti con una velocità di cambiata decisamente più veloce, pari a 150 millisecondi, grazie anche all'innovativo sistema shift-by-wire. Con questo nuovo modello, la Ferrari inaugura anche l'inizio di un percorso verso la semplificazione delle manutenzioni grazie alla botola presente nella paratia dietro i sedili che fornisce l'accesso al vano motore per gli interventi sulla distribuzione e su diversi organi del propulsore, senza che questo debba essere sceso come nei precedenti modelli, con un risparmio economico e di tempo considerevoli. Gli interni, improntati su criteri di essenzialità ma allo stesso tempo eleganza, sono realizzati in pregiata pelle con uso molto abbondante di inserti in alluminio con viti a vista tanto nella pannelleria delle portiere quanto nel quadro strumenti e nel tunnel centrale. La nuova pedaliera ben centrata grazie all'importante aumento di volumetria interna, rende la guida più comoda e funzionale anche a un utilizzo quotidiano. La Ferrari 360 sarà l'ultimo modello ad adottare il motore "DINO" nella sua versione più implementata e raffinata, prima dell'avvento della nuova serie di propulsori sviluppati in collaborazione con Maserati, il cui V8 di 4,3 litri da 490 CV (chiamato F136) sarà montato sul modello successivo F430.

Remove ads

360 Spider

Thumb
360 Spider

Nel 2000 è nata la 360 Spider, con tetto in tela ripiegabile elettricamente. Disponibile anche con il cambio F1 di diretta derivazione dai modelli di Formula 1.

Nel 2000 venne realizzata per omaggiare il Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, come regalo di matrimonio da parte di Gianni Agnelli, una 360 Barchetta F1, si tratta di una 360 Spider F1 di colore Grigio Alloy prodotta in un unico esemplare.

Basandosi sulla 360 Spider, il designer italiano Franco Sbarro realizzò nel 2006 la GT8, una vettura che condivideva la componente meccanica della vettura italiana ma che era modificata nel design della carrozzeria. Venne costruita in due esemplari.[3]

Remove ads

360 Challenge Stradale

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Ferrari 360 Challenge Stradale

L'ultima versione presentata in ordine di tempo, nel 2003, è la Challenge Stradale, prodotta in 1.274 esemplari,[4] che ripresenta la carrozzeria coupé della versione Modena ma con alcuni accorgimenti più corsaioli come l'adozione di impianto frenante costituito da dischi in materiale composito carbo-ceramico, assetto ribassato di 15 mm, paraurti anteriore con due aperture laterali, minigonne più marcate, un piccolo rialzo del cofano del vano motore con funzione di spoiler, specchi retrovisori in carbonio, cerchi da 19” con disegno di origine Challenge, sedili con guscio in carbonio.

Thumb
Vista posteriore di una 360 Challenge Stradale

Le modifiche più importanti per l'incremento delle prestazioni sono l'incremento della potenza del motore portata a 425 CV e un alleggerimento della vettura grazie ad un maggiore utilizzo di metalli più leggeri (per esempio titanio per le molle degli ammortizzatori e bulloni ruota) e carbonio utilizzato sia in particolari strutturali sia in elementi di finitura esterni ed interni. In questo modo il peso della Challenge Stradale scende a 1180 kg. Anche il cambio elettroattuato con levette al volante denominato "F1" è stato velocizzato dai 200 millisecondi della Modena ai 150 della Challenge Stradale e l'aerodinamica è stata migliorata con un più accentuato splitter anteriore che ha consentito di incrementare del 50% il carico verticale rispetto alla 360 Modena. Con questa versione speciale della 360 Modena, si voleva arrivare ad un obiettivo preciso: quello di regalare al guidatore delle sensazioni che solo un'auto da competizione riesce a dare utilizzandola, oltre che in pista, anche su strada.

Attività sportiva

Riepilogo
Prospettiva
Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrari 360 GTC.
Thumb
La Ferrari 360 GT

Nel 2000 la Ferrari sviluppa la 360 Challenge in poco più di 300 esemplari, (da non confondere con la Challenge Stradale prodotta in 1.274 esemplari a partire dal 2003), per le gare monomarca e per vari campionati FIA, utilizzando la meccanica di serie, ma con un peso ridotto a 1170 kg (120 in meno rispetto alla 360 Modena di serie). Nel 2001, vide la luce una versione rivisitata della challenge, capace di 415 cavalli. Nel 2002, la 360 ha cominciato a gareggiare in campionati ufficiali più importanti, come la FIA GT e nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans.

Il reparto corse clienti, per partecipare, aveva progettato 20 esemplari di 360 Modena omologati dalla FIA che avevano una carrozzeria ribassata e composta da fibra di carbonio, con un vistoso alettone posteriore. Il motore era stato potenziato fino a 430 cavalli. Per gareggiare contro le Porsche 911 GT3 RSR, nel 2003 in collaborazione con Michelotto è stata sviluppata la 360 GTC, capace di 445 cavalli a 8750 giri/min, e con peso diminuito a 1100 kg[5]. Dal 2002 al 2005 fu invece fabbricata, in 30 esemplari, la 360 GT; essa traeva origine dalla 360 Challenge e fu affidata a piloti privati che la utilizzarono nel Campionato FIA GT.

Remove ads

Caratteristiche tecniche

Ulteriori informazioni Caratteristiche tecniche - Ferrari 360 Modena, Configurazione ...
Remove ads

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads