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vescovo e santo romano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Feliciano di Foligno (Forum Flaminii, 160 – Foligno, 24 gennaio 249) è stato un vescovo romano.
San Feliciano di Foligno | |
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La statua in argento di Feliciano di Foligno opera di Giovanni Battista Maini | |
Vescovo e martire | |
Nascita | Forum Flaminii, 160 |
Morte | Foligno, 24 gennaio 249 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Cattedrale di San Feliciano |
Ricorrenza | 24 gennaio |
Patrono di | Foligno |
San Feliciano di Foligno vescovo della Chiesa cattolica | |
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La statua lignea di Feliciano di Foligno ad esposizione perenne nell'omonima cattedrale | |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Foligno dal 193 al 249 fu anche vescovo di Forum Flaminii e di Spoleto |
Nato | 160 a Forum Flaminii |
Consacrato vescovo | 193 |
Deceduto | 24 gennaio 249 a Foligno |
È venerato santo da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi. Era il patrono di Foligno.
Nato nella romana Forum Flaminii (ora San Giovanni Profiamma, frazione di Foligno) intorno al 160, da famiglia nobile e cristiana, fu istruito a Roma sotto papa Eleuterio. Tornato nell'area di origine (che la Passio denomina erroneamente Tuscia), fu eletto vescovo e ordinato a Roma da papa Vittore I.
Predicò per tutta l'Umbria, tanto da meritarsi il titolo di "apostolo dell'Umbria"; avendo il privilegio del Pallio poté consacrare vescovo, tra gli altri, san Valentino di Terni.
Dopo 56 anni di episcopato, alla veneranda età di 89 anni, subì il martirio il 24 gennaio di un anno tra il 249 e il 251, sotto l'imperatore Decio, in località Monte Rotondo, poco distante dal centro di Foligno: secondo la leggenda, dopo essere stato a lungo torturato, Feliciano venne incatenato ad una biga e trascinato dai cavalli al galoppo, finché sopraggiunse la morte.
Fu sepolto a Foligno, presso il Ponte di Cesare sul fiume Topino, nel luogo ove in seguito venne eretta la Cattedrale a lui intitolata. Del suo corpo, però non se ne conosce la sorte, dato che in seguito venne riesumato e traslato in vari luoghi d'Europa.
Al suo è legato il martirio di santa Messalina avvenuto il giorno prima.
Mentre Baronio e i Bollandisti difendono il suo episcopato folignate, Lanzoni e Burchi ammettono solo il suo episcopato a Forum Flaminii. «Secondo la Passio, da cui non è lecito prescindere, il santo nacque e fu eletto a Forum Flaminii; morì, è vero, e fu sepolto a Foligno, dove è venerato come patrono, ma queste circostanze non possono trasformarlo in vescovo della città».[1]
«Tu, Feliciano, stella del firmamento umbro, risplendi amicalmente sulla nostra terra.
Difendi Foligno, che con devota pietà ti invoca come suo vero padre.
Corrobora i nostri cuori con la fede incontaminata e forte dei nostri padri: che nessuna arroganza e nessuna insidia dei nostri tempi folli possa mai distruggerla!»
La memoria del santo viene celebrata il 24 gennaio. In questa data a Foligno si svolge una solenne processione con la partecipazione delle diverse associazioni artigiane locali.
Nella Cattedrale di Foligno sono conservate due statue del santo: una realizzata interamente in argento e bronzo, ad opera dello scultore Giovanni Battista Maini, un'altra realizzata in cartapesta (a cui risulta essere legata un'indulgenza) e visibile durante tutto l'anno in Cattedrale, ad eccezione del periodo di gennaio quando la statua argentea del Maini viene esposta alla venerazione dei fedeli in occasione della ricorrenza.
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