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arbitro di calcio italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Felice Vittorio Placido Vincenzo Giuseppe Maria Borda (Torino, 5 ottobre 1889[1] – Torino, 14 agosto 1921) è stato un arbitro di calcio italiano.
Felice Borda | |||||||
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Informazioni personali | |||||||
Arbitro di | Calcio | ||||||
Federazione | Italia | ||||||
Sezione | Nessuna sezione, all'epoca non esistevano. | ||||||
Attività nazionale | |||||||
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Tesserato per la Juventus, giocò alcune partite nella seconda squadra come portiere[2].
Iniziò ad arbitrare le categorie inferiori all'inizio della stagione 1911-1912, a disposizione del Comitato Regionale Piemontese; in seguito esordì in Prima Categoria a fine campionato 1911-1912, dirigendo il 12 maggio 1912 Andrea Doria-Piemonte (8-0).[3]
Continuò ad arbitrare nella massima serie italiana fino alla stagione 1914-1915 e, malgrado fosse già stato chiamato alle armi, arbitrò anche due partite della Coppa Federale (Genoa-Savona 13-0 del 26 dicembre e Genoa-Milan 2-1 del 2 aprile 1916).[4]
Non tornò ad arbitrare dopo la fine del conflitto mondiale.
Partecipò al conflitto mondiale quale ufficiale degli alpini.
Fu decorato quale sottotenente con la medaglia d'argento al valor militare[5][6] con la seguente motivazione:
«Comandante di un plotone esploratori, in un'azione notturna, per quanto ferito, sotto violento getto di bombe con pochi uomini si lanciava su nemici appostati, uccidendone alcuni e catturandone altri. Esempio costante, anche in precedenti consimili azioni, di arditezza e di alto spirito militare". Scurelle, 22 marzo 1917.»
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