Febbre di Oroya
malattia infettiva tipica di alcune regioni del Sudamerica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La febbre di Oroya[1] è malattia infettiva tipica di alcune regioni del Sud America.
Causato da batteri del genere Bartonella[2] Il contagio può avvenire per puntura di diverse specie di flebotomi, ma dello specifico genere Lutzomyia. La malattia è limitata negli stati di Perù e Ecuador[3] in una altitudine compresa tra 1000 e 3000 metri.
La febbre di Oroya si manifesta dopo 20 giorni circa dal contagio con febbre irregolare, anemia emolitica, ittero e epatosplenomegalia, dolori articolari.
Il trattamento è farmacologico, si somministra cloramfenicolo 50 mg/kg/die somministrato ogni 6 ore o doxiciclina 100–200 mg per 15 gg.
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