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scrittrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Fanny Vanzi Mussini (Firenze, 16 novembre 1852 – San Francisco, 21 aprile 1914) è stata una scrittrice e traduttrice italiana.
Figlia del pittore Cesare Mussini e della prussiana Elisa von Blesson,[1] discendeva da un'importante famiglia di musicisti.[2] Collaborò con importanti riviste quali Nuova Antologia, La Nazione, Il Giornale d'Italia e Natura e Arte, nelle quali pubblicò racconti, novelle e versi.[3] Per la Rivista delle Signorine pubblicò Infinito (1891), Manuale dell'Arte (1891) e L'esposizione (1894).[4] Del 1892 è il romanzo breve A Mezzocolle, un racconto che insegna alle giovani donne ad essere felici anche senza un marito,[5] mentre in Vecchie ragazze (1902) analizza la sofferenza dell'animo femminile attraverso le storie delle protagoniste.[6]
Si trasferì a San Francisco, ove con suo marito Leonetto Vanzi diresse La Domenica Italiana, rivista dedicata alla comunità italiana della città alla quale lavorò anche suo figlio Max come cartonista.[7] Suo figlio Pio Vanzi fu invece redattore della Tribuna.[8]
Morì nel 1914.[8] In sua memoria fu pubblicato un volumetto postumo con i suoi versi intitolato Emigranti ed altre poesie.[9]
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