Si è distinto come valido caratterista sostenendo generalmente parti di uomo fragile e timido. Dopo una lunga gavetta in teatro, fu chiamato da Nanni Moretti - suo ex compagno di classe al Liceo[1] - a recitare nel cortometraggio Pâté de bourgeois (1973) e da allora ha interpretato circa 30 pellicole.
Particolarmente ricordati sono stati, oltre al ruolo del cameriere malpagato e incatenato nel canile ne Il minestrone di Sergio Citti (1981), i personaggi di Fabris in Compagni di scuola (1988) di Carlo Verdone e quello di Mario, lo sposo ne Le comiche (1990) di Neri Parenti, ai quali ha conferito caratteristiche di sensibilità e umanità.
In seguito si è indirizzato verso la carriera televisiva, interpretando serial di notevole successo come Non lasciamoci più (1999) e Butta la luna (2007) di Vittorio Sindoni, nel ruolo dello spregevole Elio Valci. Nello sceneggiato televisivo di Mauro Bolognini del 1982 La Certosa di Parma è l’antiquario a cui si rivolge il rivoluzionario Ferrante Palla.