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attrice tedesca (1885-1962) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Erna Morena, pseudonimo di Ernestine Maria Fuchs (Wörth am Main, 24 aprile 1885 – Monaco di Baviera, 20 luglio 1962), è stata un'attrice tedesca, attiva soprattutto nel periodo del cinema muto, che partecipò a circa 104 pellicole tra il 1913 e il 1951.
Ancora diciassettenne, si diede allo studio della ceramica e della lavorazione orafa a Monaco di Baviera. In seguito si trasferì prima a Parigi e subito dopo a Strasburgo, dove accettò un lavoro da infermiera. Trasferitasi nuovamente a Berlino per accettare una nuova offerta di lavoro come infermiera, entrò a far parte della scuola di recitazione di Max Reinhardt tra il 1910 e il 1911, diventando un'assidua interprete degli allestimenti presso il Deutsches Theater[1].
La sua prima interpretazione cinematografica fu nella pellicola del Die Sphinx (1913), per la regia di Eugen Illés, direttore della LiterariaFilm. Tra i due si creò un vero e proprio idillio artistico che durò per tutte le pellicole girate presso la casa di produzione Dukes-Filmgesellschaft. Nel 1914 l'attrice firmò un contratto per la casa di produzione Messter-Film GmbH, che per lei creò appositamente un nuovo marchio, la "Erna Morena Film Serie". Acclamata dalla critica per la sua capacità di interprete anche in ruoli piuttosto scialbi, sposò il critico e musicista Wilhelm Herzog, che ideò per lei il nome d'arte di Erna Morena. Nel 1918 fondò una propria casa di produzione indipendente, la Morena Film GmbH, che incontrò però le prime difficoltà già due anni dopo, a causa della crisi economica scoppiata a seguito della Rivoluzione di novembre[1].
Per tutto il periodo del cinema muto l'attrice interpretò numerose pellicole, con la cadenza di quattro o cinque ogni anno. Di rilevante importanza furono Il cammino della notte (1921) di Friedrich Wilhelm Murnau e Das indische Grabmal erster Teil - Die Sendung des Yoghi (1921) dell'austriaco Joe May. Tra i suoi ruoli, vi fu anche quello dell'imperatrice Elisabetta ne Il crollo degli Asburgo (1928).
L'avvento del cinema sonoro la relegò sempre più a ruoli di secondaria importanza, nonostante il suo talento, e venne sempre più utilizzata in ruoli di donna avanti negli anni. Proprio per questo motivo, a partire dalla metà degli anni trenta, l'attrice si ritirò dal mondo del cinema per aprire una pensione per attori a Monaco di Baviera, partecipando unicamente a due pellicole: il discusso film di propaganda nazista Süss l'ebreo (1940) di Veit Harlan e La dinastia indomabile (1951) dello stesso Harlan[1].
L'attrice morì nella città bavarese il 20 luglio 1962 all'età di 77 anni. Fu sepolta al Winthirfriedhof di Monaco accanto alla madre e non lontano dalla tomba del fratello Friedrich Fuchs.
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