Le Elezioni legislative in Francia del 1799 ebbero luogo il 20 e 27 germinale anno VII (9 e 16 aprile 1799). Queste furono le ultime elezioni sotto il Direttorio ma anche le ultime elezioni legislative libere prima del 1815.

Fatti in breve Stato, Data ...
Elezioni legislative in Francia del 1799
StatoFrancia (bandiera) Francia
Data9-16 aprile 1799
LegislaturaConsiglio degli Anziani e Consiglio dei Cinquecento
Legge elettoraleLegge elettorale francese del 1795
Affluenza11,5%
Jean de Bry, by Jean Louis Laneuville.jpg
Francois Barthelemy.gif
Fabre de l'Aude, pair de France.jpg
Leader Jean-Antoine Debry François de Barthélemy Jean-Claude Fabre de l'Aude
Partiti Montagnardi Clichiani Ultrarealisti
Voti ?
48%
?
30%
?
16%
Seggi
360 / 750
225 / 750
120 / 750
Differenza seggi Diminuzione 170 Aumento 225 Aumento 120
Governi
Direttorio
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L'elezione avviene mediante suffragio censitario, secondo la Costituzione francese del 1795.

Contesto

Dopo le elezioni legislative in Francia del 1798, la maggioranza giacobina, guidata da Jean-Antoine Marbot e Jean-Baptiste Jourdan, ha vessato il Direttorio, con l'appoggio occasionale di deputati Termidoriani esasperati dagli eccessi dell'esecutivo.[1][2]

Dopo la perdita dell'Italia, il ministro della Guerra, Barthélemy Scherer, fu accusato di trarre profitto da appalti statali e portato davanti a una commissione d'inchiesta. In questa occasione Luciano Bonaparte si affermò come il leader degli oppositori di sinistra, anche se lui stesso non era propriamente giacobino.[1][2]

In questo contesto, il Direttorio non osa organizzare lo stesso sistema di controllo e pressione delle elezioni precedenti. Non invia molte istruzioni ai commissari volte a favorire l’elezione dei candidati approvati dal governo, comuni l'anno precedente e cerca di giocare la carta della pacificazione e della continuità. Quando il ministro degli Interni, Nicolas François de Neufchâteau, invitò, nella sua circolare del 14 Ventoso anno VII, i ricchi a respingere "gli assassini che trasportano la picca sormontata dalla testa insanguinata di Féraud" e a "uccidere l'idra a due teste, realismo infame e terrorismo vile”, il Corpo legislativo, a maggioranza giacobina, condanna questo “intervento inammissibile e incriminante”.[1][2]

Svolgimento

Durante le operazioni elettorali, 27 dipartimenti hanno subito scissioni, contro i 25 dell'anno VI,[1] e le assemblee sono state meno agitate che nell'anno VI.[2] A livello nazionale la partecipazione scese all'11,5%, rispetto al 20% nel 1798;[3] scende dal 30 al 15% in Alsazia. Dei 79 candidati all’uscita raccomandati dal governo, 43 sono stati sconfitti. Questo vale anche per 39 dei 64 nuovi candidati ufficiali. Inoltre, su 44 candidati proposti dall'uno o dall'altro dei consiglieri, solo 6 sono stati eletti.

I Termidoriani, non riuscendo ad ottenere deputati, ottengono una sonora sconfitta, mentre si rafforzano i monarchici.

Se questa sconfitta dei direttori ci porta erroneamente a credere in una vittoria dei giacobini, i nuovi eletti hanno opinioni molto diverse, a parte la loro opposizione al Direttorio.[1][2] Queste elezioni furono seguite dal colpo di stato del 30 pratile anno VII (18 giugno 1799).

Risultati

La vittoria andò ai Montagnardi di Sinistra, che ottennero però meno risultati delle elezioni precedenti, con il 48% dei voti e 360 deputati.

I realisti ottennero ottimi risultati: 225 deputati (30% dei voti) per i Clichiani di Centro-destra e 120 deputati (16% dei voti) per gli Ultrarealisti di Estrema destra.

Risultati anche per gli Eguali di Estrema sinistra, che ottennero 45 deputati (cioè il 6% dei voti).

Note

Collegamenti esterni

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