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casa editrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Samonà e Savelli è stata una casa editrice italiana.
È stata la prima casa editrice italiana della sinistra antagonista ed extraparlamentare. Fondata a Roma nel 1963[1] da Giuseppe Paolo Samonà e Giulio Savelli, ha pubblicato centinaia di titoli legati all'approfondimento della filosofia marxista, alla lotta di classe, al marxismo-leninismo e al pensiero socialista rivoluzionario. Considerata eretica ed espressione della cosiddetta "nuova sinistra", fra i sostenitori della casa editrice c'erano numerosi intellettuali del tempo, fra cui Giangiacomo Feltrinelli. La piccola casa editrice, nel 1967, fu la prima a pubblicare in lingua italiana uno scritto a firma di Ernesto Che Guevara[1].
Per essa hanno pubblicato autori come Alberto Asor Rosa con il celebre Scrittori e popolo e Paolo Flores d'Arcais con Fronte popolare e democrazia progressista.
La casa editrice venne fondata nel 1963 e, fino alla fine degli anni sessanta, pubblica titoli quasi esclusivamente di politica, su posizioni di estrema sinistra, soprattutto trotskiste. Nel 1968 Samonà abbandona il progetto e la casa editrice cambia nome da Samonà e Savelli a Savelli - La Nuova Sinistra[1].
Il libro più famoso di questo periodo, e grande successo della casa editrice, è La strage di Stato, pubblicato nel giugno 1970, frutto della controinchiesta condotta dal movimento sulla Strage di piazza Fontana. Dopo la sua pubblicazione la casa editrice divenne il punto di riferimento culturale di tutta l'area della sinistra extraparlamentare, da Potere Operaio a Lotta Continua al gruppo del Manifesto.
Dal 1969 pubblica una collana di opere teatrali diretta dal commediografo e attore Franco Molè.
Due altri importanti libri pubblicati da Savelli furono, nel 1975, Proletari senza rivoluzione di Renzo Del Carria, una ricerca suddivisa in cinque volumi sulla storia delle classi subalterne in Italia, e, nella collana "Il pane e le rose", la sceneggiatura integrale del film di Gianni Serra La ragazza di via Millelire. Altro libro di rilievo pubblicato nel 1975 fu In caso di golpe, controverso manuale teorico-pratico di resistenza, guerriglia e controguerriglia che si diffuse negli ambienti dell'estrema sinistra extraparlamentare.
Nel 1976 uscì il libro Porci con le ali, che fu un clamoroso successo editoriale e cinematografico e che rimase per qualche tempo pseudonimo (era firmato Rocco e Antonia). Soltanto in un periodo successivo si venne a sapere che a scriverlo erano stati Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice. Il libro coincideva anche con il lancio della collana "Il pane e le rose".
Sempre nel 1976 pubblica una versione a fumetti del Manifesto del Partito Comunista, con i disegni di Mario de Luca e Pietro Carcaci e doppia introduzione ad opera di Silverio Corvisieri e Mauro Rostagno.
Fu anche editrice della rivista mensile "La sinistra", diretta da Lucio Colletti, Giulio Savelli e Augusto Illuminati (nata nel 1966 e trasformata nel 1968 in settimanale, quando cambiò formato, ma poi chiuse). La rivista, su posizioni libertarie, costò a Giulio Savelli l'uscita dal PCI. Ogni tanto pubblicava dei volumetti come supplemento.
Dal 1972 venne prodotta anche una "Agenda rossa", un diario che riportava quotidianamente sintesi di avvenimenti del 1968. Stampava anche le riviste Ombre rosse e Il leviatano: problemi della libertà e del socialismo (1976).
Un altro periodico fu Calibano: rivista semestrale di ricerche sulla letteratura inglese e americana (1977-1983, diretta da Alessandro Portelli come sottoserie della collana "Saggistica").
Savelli si è inoltre spesso occupata di musica, pubblicando nella collana "La chitarra, il pianoforte e il potere" molte raccolte commentate di testi di canzoni di molti cantautori italiani; in questa serie pubblicarono tra gli altri Simone Dessì, Gino Castaldo, Gianni Borgna e Giaime Pintor.
Nella collana "Saggistica", accanto ai titoli più espressamente politici, l'editore Savelli nel 1979 pubblica Aliminusa: strada, donna, religiosità, un'indagine antropologico-culturale, corredata da foto e innovativi sociogrammi, condotta da Lillo Gullo e Tano Gullo nel piccolo paese delle Madonie. Dopo la recensione a piena pagina di Gianni Rodari su "Paese Sera", i due autori vengono invitati dalla Rai a collaborare con il regista Maurizio Rotundi per tradurre i contenuti del loro saggio in un documentario televisivo sulla condizione delle donne in Sicilia, poi messo in onda in prima serata sul Primo Canale.
Per il cinema Savelli ha anche pubblicato Scrivere il film, testimonianze raccolte da Giuliana Muscio (1981) e Ballare il film di Claver Salizzato (1982).
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