Marco Lombardo Radice

psichiatra e scrittore italiano (1948-1989) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Marco Lombardo Radice (Roma, 15 aprile 1949Pieve di Cadore, 16 luglio 1989[1]) è stato uno psichiatra, scrittore ed educatore italiano.

«In queste istituzioni si tocca con mano l'esistenza di una microfisica del potere e di una scala dell'oppressione in cui, ad esempio, l'infermiere sfruttato e oppresso in un'ottica di classe può porsi, a sua volta, come oppressore sull'anello più basso della catena: il paziente.»

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Figlio del matematico Lucio Lombardo Radice e della virologa Adele Maria Jemolo, si diplomò presso il Liceo Classico "Terenzio Mamiani" di Roma.

Conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e si specializzò, in seguito, in Neuropsichiatria Infantile, prima sotto la guida di Giovanni Bollea, poi di Adriano Giannotti (1932-1994). Fu chiamato giovanissimo a dirigere il II reparto dell'Istituto Neuropsichiatrico di via dei Sabelli, quello riservato agli adolescenti. Qui, anche in conflitto con i propri colleghi, compì una vera "rivoluzione"[2] (come Franco Basaglia) aprendo le porte del reparto, organizzando uscite dei giovani pazienti e richiedendo il coinvolgimento pieno di tutti gli operatori, infermieri compresi[3]. Tutto ciò, in ossequio alla propria tesi che, in età giovanile, i conflitti, spesso legati a difficili situazioni sociali, possono essere risolti positivamente.

Nel 1976, con Lidia Ravera[4]con lo pseudonimo di Rocco e Antonia, pubblicò "Porci con le ali", un'istantanea dell'atmosfera post-sessantottina, filtrata dagli occhi di due sedicenni alle prese con l'amore, la sessualità, la politica come un universo totalizzante, e la difficile costruzione della propria identità. Il libro, che diventerà un grande successo editoriale è ambientato al liceo Mamiani[5], fu pubblicato dalla casa editrice Savelli e vendette circa 450 000 copie prima del temporaneo sequestro della procura di Roma[6] e circa due milioni e mezzo in trent'anni[7].

Pochi mesi dopo l'uscita del libro e prima che cominciasse la lavorazione del film - ricordava Giaime Pintor, coautore con Annalisa Usai della post-fazione - Marco andò a fare il medico con l'organizzazione Médicins sans frontière nei campi palestinesi in Libano[8] "per dimostrare la sua lontananza dal fracasso", soprattutto nato subito dopo la positiva recensione del "libretto" (così considerato dagli autori) da parte del giornalista Giuliano Zincone sul Corriere della Sera.[9]

Scomparso per infarto nel luglio del 1989[1], alcuni suoi articoli e saggi in cui descriveva il senso profondo del suo essere medico, già pubblicati dalla stampa periodica della sinistra extraparlamentare (all'epoca il giornale Lotta continua e la rivista Ombre Rosse), furono raccolti dalla casa editrice Linea d'ombra Edizioni, con il titolo "Una concretissima utopia". Il libro ha ispirato il film di Francesca Archibugi Il grande cocomero[3]. Dal film è assente il carattere politico delle convinzioni che sostenevano la sua attività.

Opere

  • Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti, con Lidia Ravera come Rocco e Antonia, Roma, Savelli, 1976.
  • Marco Lombardo Radice, Cucillo se ne va: viaggio per parole e immagini nel paese dell'ultima rivolta, Savelli, Roma, 1978
  • Marco Lombardo Radice, Vezio Ruggeri e Riccardo Venturini, Sistema neurovegetativo e personalità, Bulzoni, Roma, 1979
  • Marco Lombardo Radice e Luigi Manconi, Lavoro ai fianchi: alcuni giorni nella vita del commissario Luigi Longo, Mondadori, Milano, 1980. Il Maestrale, Nuoro, 2010 ISBN 9788864290058
  • Marco Lombardo Radice, Una concretissima utopia: lavoro psichiatrico e politica, Linea d'ombra, Milano, 1991 ISBN 88-090-0670-4

Note

Collegamenti esterni

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