Immagine |
Nome dell'edicola |
Anno |
Stile |
Architetto |
Scultore |
Descrizione |
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Edicola Sonzogno |
1874 -1963 |
Neoclassico |
Carlo Maciachini
Giovanni Crescini |
Felice Mina |
L'edicola disegnata dal Maciachini nel 1874-1875 per la nota famiglia di editori ricalca le forme di un tempio greco a quattro colonne di ordine corinzio con iscrizione, sul fregio, riportante la dicitura "Famiglia Sonzogno". La cappella venne colpita dai bombardamenti inglesi della Seconda guerra mondiale e ricostruita dall'architetto Giovanni Crescini. Sullo stilobate si erge un cippo in marmo di Carrara con altorilievo di Felice Mina raffigurante la Musica e la Poesia, dell'anno 1963[10]. |
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Edicola Casati |
1890-1891 |
Eclettismo, simbolismo |
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Enrico Butti |
L'edicola, composta di una scultura in bronzo a dimensioni reali, fu concepita dallo scultore Enrico Butti nel 1890-1891 per la giovane Isabella Airoldi Casati, morta ventiquattrenne di parto nel 1889. La scultura ritrae la donna distesa sul letto di morte coi seni nudi e il ventre ricoperto da un lenzuolo su cui è posto un grande crocifisso. Dietro al capo un grande disco popolato di schiere di angeli. Il monumento venne presentato alla Prima Esposizione Triennale del 1891 |
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Edicola Erba |
1898-1910 |
Eclettismo |
Giovan Battista Borsani
Angelo Savoldi |
Enrico Butti |
Quasi un mausoleo per dimensioni e stile, si sviluppa in un tronco di piramide che risente di influenze di stile rinascimentale, egizio, bizantino e greco. Il monumento è costruito in diversi tipi di granito, di marmo e di nembro. Una scultura di Enrico Butti è posta all'interno del sepolcro. Conserva le salme dell'imprenditore farmaceutico Carlo Erba e famiglia, tra cui quella della nipote Carla, madre di Luchino Visconti.[4] |
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Edicola Origgi |
1904-1905 |
Liberty |
Giuseppe Boni |
Orazio Costante Grossoni |
L'edicola, in chiaro stile Liberty, mostra una facciata decorata con un portale in bronzo con figura femminile di una Santa orante in bassorilievo circondata da decorazioni floreali, opera del Grossoni. La costruzione è in granito bianco di Montorfano, con semilunette marmoree decorate. |
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Edicola Michel |
1908-1909 |
Neoromanico |
Guido Sartirana |
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La grande edicola in pietra chiara di Moltrasio replica una chiesa a croce greca; la facciata è decorata con mosaici su fondo oro; due leoni accucciati sorreggono le due colonne che reggono il pronao; la cappella è completata da un tamburo ottagonale. |
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Edicola Mangili |
1911 |
Neoclassico |
Orsino Bongi |
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L'edicola, in stile neoclassico, mostra un tempietto a un solo ordine corinzio, con due colonne laterali, architrave e timpano, al di sopra del quale sono posti acroteri decorati. L'edicola è dell'architetto toscano Bongi, che ideò diverse costruzioni per l'Esposizione internazionale di Milano del 1906, di cui il senatore Cesare Mangili era stato Presidente. |
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Edicola Bocconi |
1913 |
Liberty |
Giuseppe Boni |
Orazio Grossoni
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Il grande gruppo scultoreo disegna un ideale triangolo nel cui vertice superiore spicca il Crocifisso, descrivendo un'allegoria a cui partecipano figurazioni di varie virtù cristiane e simboli del dolore. Il Grossoni innesca sul Liberty dell'edicola elementi neo-rococò. L'edicola accoglie i membri della famiglia del commerciante Ferdinando Bocconi, fondatore dell'Università che dedicò al figlio Luigi, disperso nella Battaglia di Adua, intrapresa da corrispondente di guerra, e mai più ritrovato.[11] Architetto del monumento è Giuseppe Boni. |
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Edicola Pirelli |
1919-1921 |
Neoromanico |
Luca Beltrami
ing. Giovanni Battista Casati |
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La cappella, come ricordato in una lapide sul fianco destro del monumento, fu eretta per accogliere le spoglie del tenente Giovanni Pirelli, ultimogenito[12] del fondatore della società Pirelli, giovane pilota morto negli Stati Uniti d'America nel 1919.[13] La cappella mostra fasce orizzontali di marmo e granito, in stile Neoromanico lombardo. |
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Edicola Palanti |
1928 |
Novecento |
Mario Palanti |
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Progettata dall'architetto Mario Palanti come tomba per la propria famiglia ed edificata fra il 1924 ed il 1928, il 4 febbraio 1981 viene denominata Civico Mausoleo Palanti, destinato ad ospitare milanesi benemeriti. Il perimetro del mausoleo riporta scolpiti, nella cornice superiore, diversi motti del Palanti di chiara ispirazione fascista. |
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Edicola Borletti |
1930-1931 |
Novecento |
Gio Ponti |
Libero Andreotti |
L'edicola, caratterizzata da uno stile cubico e succinto, fu commissionata a Gio Ponti dalla nota famiglia di industriali milanesi dei Borletti e realizzata fra il 1930 e il 1931. Il monumento è ricoperto di lastre di marmo di Valle Strona, il coronamento superiore in marmo di Anzola dell'Emilia, le decorazioni in bronzo patinato verde antico. Le sculture che decorano l'edicola sono di Libero Andreotti.[14] |
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Edicola Porcile |
1934 |
Novecento |
Enrico Agostino Griffini |
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Edicola in puro stile Novecento con facciata che tende, come nella tradizione di quel periodo, a riproporre una architettura rinnovata senza tuttavia distaccarsi dalla tradizione classica. L'edicola è costruita in sarizzo della Val Masino e della Valle Antigorio, marmo e diorite. |
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Edicola Antonio Bernocchi |
1926 |
Novecento |
Alessandro Minali |
Giannino Castiglioni |
Il monumento, eretto per ospitare le spoglie del senatore Antonio Bernocchi, uno tra i finanziatori del palazzo della Triennale di Milano, si sviluppa in un tronco di cono decorato da 176 sculture a tutto tondo in marmo di Musso, modellate da Giannino Castiglioni. La base, in pietra d'Orsera, vede Giuda come prima della lunga serie di figure che rappresentano la Via Crucis, al culmine della quale si erge la figura di un cavaliere vincitore. L'interno dell'edicola conserva mosaici dorati e un pavimento in marmo policromo. |
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Edicola Falck |
1939-1942 |
Novecento |
Mino Fiocchi |
Giannino Castiglioni
Arrigo Minerbi |
Il monumento ha forma di obelisco, è alto 19 metri e nelle intenzioni dell'architetto rimanda a una ciminiera, simbolo dell'attività siderurgica dei Falck. Alla base dell'obelisco spicca un gruppo scultoreo in marmo bianco di Carrara opera di Giannino Castiglioni, in cui vengono descritte l'Annunciazione e la Deposizione del Cristo. All'interno un bassorilievo in bronzo opera di Arrigo Minerbi, aggiunto nel 1955 in occasione della scomparsa della bambina Luisa, morta a 8 anni nel 1944. |
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Edicola Girola |
1941 |
Novecento |
Piero Portaluppi |
Giannino Castiglioni |
Il monumento, commissionato dal costruttore edile Umberto Girola, richiama gli edifici delle centrali elettriche progettate dal Portaluppi per il Girola stesso; sulla facciata testi in latino che richiamano l'acqua e le saette simbolo di energia elettrica; sui fianchi due bassorilievi raffiguranti un contadino e un minatore, simboli della terra. Le sculture sono del Castiglioni. |