Distretto (Francia)
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Il distretto è stato il primo livello di suddivisione del dipartimento francese dal 1790 al 1795. Nell'organizzazione del territorio proposta da Jean-Dominique Cassini, che mirava a rendere uniforme la struttura organizzativa del territorio francese, il dipartimento poteva essere diviso al massimo in nove distretti,[N 1] e ogni distretto aveva da tre[N 2] a trentadue cantoni.[N 3]
Nella Costituzione francese del 1795 il concetto di distretto scompare,[1][2] ed è sostituito dall'arrondissement il 17 febbraio 1800.
Istituzione dei distretti
Il 22 dicembre 1789, l'Assemblea Nazionale Costituente emise un «decreto sulla costituzione delle assemblee primarie e amministrative». Ricevuto con lettere patenti l'assenso reale da Luigi XVI, nel gennaio 1790, il decreto divenne la «legge del 22 dicembre 1789, relativa alla costituzione delle assemblee primarie e delle assemblee amministrative».[3] Il suo preambolo dispone una «nuova divisione del regno» in dipartimenti, sia per la rappresentanza, cioè l'elezione dell'Assemblea legislativa nazionale, sia per l'amministrazione; la suddivisione di ogni dipartimento in distretti; la suddivisione di ogni distretto in «cantoni di circa quattro leghe quadrate (lieues communes de France)» che uniscono uno o più comuni.
Organizzazione
Ogni distretto era amministrato da una amministrazione distrettuale di dodici membri eletti dall'assemblea degli elettori del capoluogo del distretto. Sotto il Regime del Terrore, i distretti costituivano un livello importante di organizzazione tra il potere centrale, costituito dal Comitato di Salute Pubblica, e i comuni, poiché le amministrazioni dipartimentali erano generalmente considerate sospette.[4]
Note
Voci correlate
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