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Dioptasio
minerale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il dioptasio o diottasio è un minerale appartenente alla sottoclasse dei ciclosilicati.
Fu scoperto dal tedesco Rudolph Farber, verso la fine del Settecento, che lo definì per errore una varietà di smeraldo.[4]
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Etimologia
Nel 1801 l'abate francese René Just Haüy determinò la sua vera natura e gli diede il nome dioptasio, che deriva dal greco διά (attraverso) e οράω, όψομαι (vedo)[4]. Ha diversi altri nomi, fra cui il più frequente è "achirite"[4].
Abito cristallino
Criptocristallino, cristalli grossolani, massivo,[1] prismatico tozzo, micro-criptocristalline, come incrostazioni,[2][3] o sotto forma di aghetti.[5] I cristalli spesso presentano delle striature[4]. Il catione rame nel reticolo cristallino è presente con lo stato di ossidazione Cu3+ ; ogni atomo di rame è circondato da tre atomi di ossigeno.
Origine e giacitura
Zone di ossidazione di giacimenti di rame[1][4] talvolta insieme a crisocolla[4]. Cristalli estratti dai giacimenti di Altyn-Tubé (Kazakistan Centrale) alla fine del XVIII secolo furono scambiati per smeraldi. Da segnalare anche le cristallizzazioni provenienti da Tsumeb, in Namibia.
Forma in cui si presenta in natura
Il minerale è di colore verde intenso con una sfumatura a volte bluastra. Il colore, in alcuni cristalli, può essere così marcato da renderli meno trasparenti.[4].
Sono rari i cristalli isolati. Generalmente, il dioptasio si rinviene in aggregati di cristalli anche grandi, ma possono formare anche delle croste o rivestire le pareti entro le cavità della roccia madre.[4]
La geminazione su {1011} non è comune.[3]
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Caratteristiche chimico-fisiche
Il minerale presenta un debole dicroismo.[2]
Il minerale è facilmente solubile negli acidi con formazione di gel.[5]
- Il minerale è composto dai seguenti elementi chimici[1]:
- Rame 40.31%
- Silicio 17.82%
- Idrogeno 1.28%
- Ossigeno 40.60%
- Mentre la composizione in ossidi è la seguente[1]:
- Ossido di rame 50.46 %
- Silice 38.11 %
- Acqua 11.43 %
- Indici di rifrazione[2]:
- ne=1.697-1.709;
- nw=1.644-1.658;
- (birifrangenza 0.0510-0.0530)
- Peso molecolare: 157,64 grammomolecole.[1]
- Densità di elettroni: 3,24 g/cm³[1]
- Indici quantici[1]:
- Indici di fotoelettricità[1]:
- PE: 18,11 barn/elettrone
- ρ: 58,65 barn/cm³
- Indici di radioattività: GRapi = 0 (Il minerale non è radioattivo)[1]
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Uso
Utilizzato per la creazione di gioielli fantasia e molto apprezzato dai collezionisti di minerali. Non deve mai essere trattato con apparecchi ad ultrasuoni per la sua pulizia, perché è fragile e si frantuma facilmente.
Il taglio
Anche se il dioptasio non è adatto alla sfaccettatura viene tagliato a forma di tavola o di gradini[4].
Gli aggregati microcristallini vengono tagliati a cabochon[4].
Per la loro scarsa durezza le pietre incastonate possono perdere la politura[4].
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Località di ritrovamento
- In Europa: Baita (Romania);[4]
- In Italia: è stato trovato insieme alla cianotrichite di Traversella; associato alla plancheite a Capo Calamita all'Isola d'Elba);[5]
- In Africa: Mindouli (Repubblica Popolare del Congo);[4][5] Tsumeb (Namibia); in Zambia;[4]
- In America: Copiapó (Cile); in varie miniere di rame del Perù; Atacama (Argentina);[4] in varie miniere dell'Arizona e della California (USA);[5]
- Resto del mondo: Althyn-Tube nella steppa di Kirghisi (Kazakistan).[4][5]
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Galleria d'immagini
- Dioptasio su crisocolla - Tsumeb, Namibia (xx1cm)
- Dioptasio - Renéville, Repubblica del Congo (13×12 cm)
- Dioptasio, Cerusite, Fornacite- Renéville, Repubblica del Congo (13×12 cm)
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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