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La diocesi di Elphin (in latino Dioecesis Elphinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Irlanda suffraganea dell'arcidiocesi di Tuam. Nel 2021 contava 82.320 battezzati su 91.450 abitanti. È retta dal vescovo Kevin Doran.
Diocesi di Elphin Dioecesis Elphinensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Tuam | ||
| |||
Vescovo | Kevin Doran | ||
Presbiteri | 83, di cui 59 secolari e 24 regolari 991 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 24 uomini, 54 donne | ||
Diaconi | 8 permanenti | ||
Abitanti | 91.450 | ||
Battezzati | 82.320 (90,0% del totale) | ||
Stato | Irlanda | ||
Superficie | 301 km² | ||
Parrocchie | 37 | ||
Erezione | V secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Immacolata Concezione | ||
Indirizzo | St. Mary's, Temple Street, Sligo, Co. Sligo, Ireland | ||
Sito web | www.elphindiocese.ie | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Irlanda | |||
La diocesi comprende parte delle contee irlandesi di Roscommon e Sligo, nonché porzioni minori delle contee di Weastmeath, Longford e Galway.
Sede vescovile è la città di Sligo, dove si trova la cattedrale dell'Immacolata Concezione.
Il territorio si estende su 301 km² ed è suddiviso in 37 parrocchie, raggruppate in 6 decanti. Sligo, Boyle, Strokestown, Castlerea, Roscommon e Athlone.
Il monastero di Ail-finn (Elphin) fu fondato verso la metà del V secolo da san Patrizio, che secondo la tradizione scelse come abate-vescovo il suo argentiere san Tassac. Nel primo millennio la Chiesa irlandese era strutturata in insediamenti monastici, ognuno con una propria giurisdizione che si estendeva sul monastero stesso, sul territorio circostante e sulle proprietà del demanio monastico. Anche Elphin era una sede monastica, dotata di una propria scuola e retta da un abate, che poteva anche non essere stato consacrato vescovo. San Patrizio aveva fondato altre chiese monastiche nel territorio attorno a Elphin, tra cui si ricordano Ardcarne, Cashel-Irra, Drumcliffe, Roscommon e Tighbohin, e altre ancora; Patrizio aveva affidato ciascuna di queste fondazioni ai suoi discepoli, alcuni consacrati vescovi, altri presbiteri, e altri ancora come semplici monaci.
Nel XII secolo la Chiesa irlandese fu riformata con l'istituzione delle diocesi, sul modello dell'organizzazione ecclesiastica continentale, in sostituzione dell'organizzazione monastica del territorio, tipico dell'Irlanda. Furono celebrati due sinodi di riforma.
Il sinodo di Rathbreasail del 1111 divise il Connacht in 5 diocesi, Tuam, Clonfert, Cong, Killala e Ardcarne o Ardagh, ma non menziona quella di Elphin. Il clero del Connacht era autorizzato a modificare il territorio di queste diocesi, ma senza oltrepassare il numero totale di 5 diocesi, stabilito dal sinodo.
Nel 1152 fu celebrato un secondo sinodo a Kells, dove appare la diocesi di Roscommon, la cui sede fu trasferita a Elphin nel 1156.[1] Il territorio di questa nuova diocesi, suffraganea dell'arcidiocesi di Tuam, comprendeva parte di territori che il sinodo del 1111 aveva assegnato a Tuam, a Ardcarne o Ardagh, e a Killala. Al sinodo di Kells era presente il vescovo Maelisa O'Conachtain, designato come vescovo del Connacht orientale. Si conosce tuttavia il nome di un altro vescovo, Domnald O'Dubhthai, morto verso il 1137, indicato dagli annali di Loch Cé come Elefinensis episcopus. Ciò lascerebbe intuire che la diocesi di Elphin fu istituita dopo il sinodo di Rathbreasail e che il sinodo di Kells non fece che riconoscere una divisione del territorio in diocesi stabilita dal clero del Connacht dopo il 1111.
Nei primi tempi di vita, la diocesi è nota nei documenti coevi con diversi nomi. Oltre a Elphin, Roscommon e Connacht orientale, è noto il nome di Siol Muireadhaigh, sede di cui era vescovo Flanagan O'Dubhthai, morto nel 1168, e che corrisponde probabilmente alla diocesi di Elphin.
Diversi vescovi di Elphin appartenevano alla famiglia reale degli O'Connor, mentre altri appartenevano a nobili famiglie locali quali i MacDermott e i Flanagan. Gli annali di Loch Cé fanno l'elogio del vescovo Donat O'Flanagan (1303-1308), già abate cistercense di Boyle, uomo di pietà e generoso, distintosi per la sua saggezza e chiaroveggenza. Gli annali ricordano anche il vescovo Thomas Barrett (1372-1404), versato nelle scienze sacre e profane, il cui sigillo in bronzo è conservato nel museo nazionale di Dublino. Thomas Colbi (1412-1414), laureatosi a Oxford e a Cambridge, fu autore di numerosi trattati di teologia e di carattere devozionale.
In più occasioni la sede di Elphin fu oggetto di lotte interne al capitolo dei canonici della cattedrale. È il caso per esempio del 1244, quando il capitolo si divise in tre fazioni, con la nomina di tre vescovi in competizione tra loro: la spuntò John O'Hughrain, eletto da una minoranza del capitolo, ma confermato dalla Santa Sede. Altra controversia nel 1260, ma la morte prematura di Milo MacThady O'Connor lasciò libera la strada a Thomas MacDermott. Ancora nel 1296 furono eletti due vescovi, Marianus O'Donnaver e Mellaghlin MacBrien; Marianus si recò a Roma ed ottenne la conferma dal papa, ma morì sulla strada di ritorno.[2] Altre difficoltà sorsero nel 1308 e nel 1354.
Dopo la Riforma protestante voluta da Enrico VIII d'Inghilterra nel 1534 la diocesi di Elphin riuscì a mantenere la sua successione episcopale, interrotta da due lunghi periodi di sede vacante, dal 1594 al 1625 e dal 1650 al 1671. Fu solo nel XVII secolo che la riforma anglicana poté introdursi con qualche successo nella diocesi di Elphin, anche se numericamente gli anglicani rimasero sempre una minoranza.[3] Anche i religiosi, benché ufficialmente soppressi, continuarono a risiedere in diocesi, o in piccole comunità, o come parroci di piccole parrocchie della campagna; diversi religiosi pagarono con la vita la loro fedeltà ai voti religiosi.
Nel gennaio 1637 il vescovo Boetius Egan inviò a Roma un rapporto sullo stato della diocesi, dove risulta che i cattolici sono la maggioranza, ma non nella città di Elphin, poiché la loro presenza è interdetta. I preti erano in tutto 42, 7 i decanati della diocesi, e i decreti del concilio di Trento venivano regolarmente osservati, nella misura del possibile. Il vescovo non aveva una residenza fissa, e spesso doveva fuggire in montagna o nascondersi nei boschi. Nel 1635 Egan aveva fatto esplicita richiesta di poter vivere fuori dalla sua diocesi a causa della persecuzione. Il vescovo aveva poi reintrodotto in diocesi i francescani e i domenicani, che vivevano nascosti nei boschi o nelle miniere in disuso. In un altro rapporto del 1631 si legge che, delle 65 chiese parrocchiali esistenti prima della riforma protestante, tutte erano state distrutte ad eccezione di 5, che comunque erano ora in mano agli anglicani, cattedrale compresa.
Dopo 21 anni di sede vacante, fu nominato il successore di Boetius Egan nella persona di Dominic de Burgo, che governò la diocesi dal 1671 al 1704. Sulla sua testa pendeva una taglia di 200 sterline, cosa che lo costrinse a vivere in esilio a Lovanio dal 1688 fino alla sua morte. Negli anni in cui risiedette in diocesi riuscì a convocare un sinodo nel 1672 e a consacrare parecchi nuovi sacerdoti. Il successore Ambrose MacDermott (1707-1717) fu arrestato e deportato, ma riuscì a fuggire e a rientrare segretamente nella sua diocesi.
Un rapporto del governo anglicano del 1731 riferisce che nella diocesi di Elphin esistevano 44 mass houses, capanne di paglia o di legno dove si celebrava di nascosto la messa, e 18 scuole gestite dai "papisti". Il rapporto riporta numero dei cattolici, numero dei preti e dei religiosi presenti in diocesi, e in molti casi anche i loro nomi: segno che i cattolici erano sottoposti a stretta sorveglianza da parte delle autorità. In molti casi le informazioni venivano estorte, come è il caso del domenicano Ambrose Gilligan, che, sottoposto a interrogatorio il 9 marzo 1744, fu costretto a riferire che in quel momento il vescovo di Elphin era Patrick French e che risiedeva a Cloonyquin, nella contea di Roscommon.
Solo con il XIX secolo i rapporti fra Chiesa irlandese e governo di Londra migliorarono e molte delle restrizioni nei confronti dei cattolici furono abolite. Nel 1841 la diocesi comprendeva 43 parrocchie e 72 chiese o cappelle; di queste 26 erano state costruite dopo il 1825. A quest'epoca esistevano tre conventi religiosi: i domenicani a Sligo, gli agostiniani a Athlone e i carmelitani a Toghergar.
Solo nel 1874 il vescovo Laurence Gillooly decise di trasferirne definitivamente la sede nella città di Sligo, facendovi costruire il nuovo palazzo episcopale e la nuova cattedrale, ultimata nel 1892 e consacrata nel 1897. Sempre a Sligo lo stesso vescovo Gillooly istituì nel 1892 il seminario diocesano, dedicato all'Immacolata Concezione, che in precedenza era stato eretto a Summerhill, presso Athlone.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 91.450 persone contava 82.320 battezzati, corrispondenti al 90,0% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 100.000 | 103.500 | 96,6 | 117 | 108 | 9 | 854 | 48 | 325 | 33 | |
1970 | 77.731 | 79.302 | 98,0 | 141 | 125 | 16 | 551 | 74 | 417 | 33 | |
1980 | 71.600 | 73.900 | 96,9 | 117 | 101 | 16 | 611 | 65 | 412 | 34 | |
1990 | 69.000 | 71.000 | 97,2 | 106 | 98 | 8 | 650 | 17 | 235 | 36 | |
1999 | 68.000 | 70.000 | 97,1 | 87 | 81 | 6 | 781 | 11 | 145 | 37 | |
2000 | 68.000 | 70.000 | 97,1 | 83 | 77 | 6 | 819 | 11 | 135 | 37 | |
2001 | 68.000 | 70.000 | 97,1 | 81 | 75 | 6 | 839 | 11 | 131 | 37 | |
2002 | 68.000 | 70.000 | 97,1 | 76 | 70 | 6 | 894 | 10 | 133 | 37 | |
2003 | 68.000 | 70.000 | 97,1 | 73 | 67 | 6 | 931 | 10 | 126 | 37 | |
2004 | 68.000 | 70.000 | 97,1 | 72 | 66 | 6 | 944 | 10 | 120 | 38 | |
2006 | 69.000 | 71.000 | 97,2 | 83 | 65 | 18 | 831 | 21 | 110 | 38 | |
2013 | 69.270 | 71.650 | 96,7 | 75 | 52 | 23 | 923 | 6 | 23 | 82 | 37 |
2016 | 81.105 | 90.105 | 90,0 | 80 | 63 | 17 | 1.013 | 6 | 18 | 72 | 37 |
2019 | 81.075 | 90.075 | 90,0 | 87 | 59 | 28 | 931 | 8 | 28 | 66 | 37 |
2021 | 82.320 | 91.450 | 90,0 | 83 | 59 | 24 | 991 | 8 | 24 | 54 | 37 |
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